Urgente

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  inginfoaria

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  Re: Urgente

  16 mar 2005, 19:09

  . quale delle seguenti può essere una definizione di "scalabilità" di un programma che
  
  informatizza un attività ?
  
  x - il lavoro svolto dal programma è uguale alla dimensione del problema da affrontare
  
  y - il lavoro svolto dal programma è indipendente dalla dimensione del problema da affrontare
  
  z - il lavoro svolto dal programma cresce in maniera proporzionale alla dimensione del problema da affrontare
  
  qui secondo me è la seconda poichè scalabilità significa che con il mutamento e la crescita dei dati io nn devo ogni volta riscrivere il programma ma il programma è esegiubile lo stesso
  
  
  
  
  Eleonora
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  y2ksw

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  Re: Urgente

  16 mar 2005, 21:29

  <BLOCKQUOTE id=quote><!--<font size= face="" id=quote>-->quote:<hr height=1 noshade id=quote>
  qualcuno mi sa dire qual'è la risp esatta? tratta di prog ad ogg, seondo me l'ultima
  
  Da cosa deriva la distinzione tempo-spazio nella computazione?
  
  dalla struttura fisica della materia e quindi dall'hardware
  dall'architettura di von neumann
  dalle architetture ad oggetti
  
  
  anche qui secondo me l'ultima
  
  Quale dei seguenti è un obiettivo fondamentale delle metodologie ad oggetti?
  
  poter affrontare problemi complessi con strumenti informatici
  poter scrivere programmi che realizzano algoritmi complessi
  poter integrare assieme programmi molto complessi
  
  <hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote><!--</font id=quote><font face="" size= id=quote>-->
  
  Senza volermi mettere nei pasticci direi che la distinzione tempo-spazio è data dal hardware e non dal software, in qualnto si spazio che tempo viene comandato dal sistema su cui gira quel software. Però oggi la questione è più complessa, perché un software ben scritto può superare il limite dato da hardware.
  
  La seconda domanda invece non lascia spazio alla filosofia, 3a risposta.
  
  Giovanni
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• Y

  y2ksw

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  Re: Urgente

  16 mar 2005, 21:49

  Un programma scalabile si addatta facilmente a nuove problematiche ma non significa che le sa risolvere senza alcuna modifica. Prendiamo un componente che mostra del testo in rosso. Se è scalabile, la modifica per mostrare testo anche in verde richiede l'aggiunta di (simbolicamente) due o tre righe di codice, se non lo è, si deve rifare un componente identico con questa piccola modifica, sprecando sia spazio (hardware) che tempo (programmazione). Inoltre, una modifica delle caratteristiche di uno di questi componenti richiede la modifica di entrambi, mentre un componente scalabile viene modificato, idealmente, in un solo posto.
  
  Dico idealmente, in quanto non è mai così semplice e non esiste finora un linguaggio pienamente scalabile.
  
  Però non saprei dire che voce scegliere, a me suonano ambigui le ultime due, e finché non si offrirà un corso di apprendimento delle frasi ambigue studiate per confondere il 'manto insegnanti' compreso il 'corpo studenti', da personale che dalla mattina fino alla sera non fa altro che inventarsi un motivo per bocciare ingiustamente qualcuno che ha una visione superiore alla loro, e che non siano in grado di comprendere che purtroppo solo loro stessi non superano mai la propria logica di pensare ed agire (mentre gli altri lo fanno sempre ed ovunque per esigenze vitali), mi rifiuto a rispondere quali di queste domande potrebbe essere giusta. Spero soltanto che la selezione naturale estingua questa specie di burocrati al più presto, possibilmente senza alcuna sostituzione, perché si sa che dopo uno cattivo viene uno peggiore...
  
  Giovanni
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