In ordine di importanza e completezza:
- Sommerville, "Ingegneria del software", Pearson
- Bertand Meyer, "Object Oriented Software Construction, 2nd ed.", Prentice-Hall
- Pressman, "Principi di ingegneria del software", McGraw-Hill
- Mandrioli & Ghezzi, "Fundamentals of Software Engineering", Prentice-Hall
Opzionalmente:
- Bohm & Damiani, "UML Pratico Con elementi di ingegneria del software", Pearson
- Zuser, "Ingegneria del software con UML e Unified Process", McGraw-Hill
I testi su UML sono comunque troppi, e quasi tutti inerentemente poco utili, inclusi quelli scritti dai "tres amigos", trattandosi in ultima analisi di una mera collezione di metodi e contributi semiformali specificati in modo piuttosto blando, con la possibile parziale eccezione dei diagrammi di Harel.
Pablo Picasso ha scritto che le cose più importanti, nella vita, non si possono insegnare. Il software engineering rientra senz'altro appieno in tale definizione. Progettare software complessi ed estesi, affidabili e ben modularizzati, efficienti e ben manutenibili non può ricondursi a banali regolette e ricette di facile applicazione: è una vera e propria arte, alla quale gran parte del mondo mainstream ha semplicemente rinunciato da tempo, con tutto ciò che ne consegue.