Qual'è l'argomento di stagione? Sai, sono curioso. Come insegnante devo essere una bomba, in tutti e due i sensi. Mi chiamano quando c'è un altro in malattia, quando ci sono delle scadenze che non possono rimandare. Vado lì e continuo, senza nemmeno preparami, come se niente fosse. Improvvisamente poi si dis-ammalano gli allievi, cioè da un giorno all'altro, e così devo rinunciare a un posto in mezzo alla classe. Infatti credo che un insegnante dovrebbe sempre trovarsi in mezzo alla folla ed essere abbastanza rimbambito per lanciare aeroplanini di carta ai gruppi poco interessati
Cioè qualche volta. Per la maggioranza del tempo me ne frego e se necessario parlo anche con me stesso o con il muro (letteralmente). Quindi qualcuno si sveglierà e lo trova divertente. E quindi raggiungo nuovamente l'audience...
Di solito mi trovo davanti a cuna classe che non ha imparato nulla, ma che deve sostenere in poco tempo l'esame. Per farli passare, non passo ai manuali ed elenchi telefonici, ma gli insegno le basi, ad esempio con il microprocessore (MPU) ad <b>uova</b>.
Questa MPU è composta da scatole di 6 o 12 posti, che rappresentano un singolo Byte. Già il fatto che chiedo a tutti di portare la prossima volta una scatola piena di uova, li incuriosisce, e non se lo dimenticano. Si raggruppano poi i tavoli e si allineano tutte le scatole al bordo, ciascuna con il suo operatore, l'allievo. Io poi mi metto in mezzo fra i tavoli e rappresento la MPU, mentre le scatole sono la RAM e i registri, più precisamente. Poi insegno come funziona lo shift, il rotate, l'addizione e sottrazione, a livello hardware, e dal casino che regna con queste uova, spesso si fa una bella frittata.
Comunque, quel che conta, è che non si dimenticano la frittata, e si ricordano molto bene come funzionano i meccanismi nel piccolo. Quindi è anche molto più facile comprendere che bisogna istruire la MPU per effettuare un'operazione valida ed efficiente. Ad esempio, soltanto pochissimi sanno che un processore può fare solo operazioni di shift, rotate, negazione e addizione. Tutte le altre operazioni, come sottrazione, moltiplicazione e divisione sono operazioni derivate. Ad esempio, la sottrazione si fa con la negazione del sottraendo e poi si fa la somma. Lo sapevi?
L'insieme di queste operazioni si chiama micro-operation, oppure yOp (dove la y sta per la lettera greca: micro), e la parola d'associazione è 'miope', che poi non è tanta sbagliata ... bisogna infatti guardare molto da vicino per capire come funziona.
E così via andando, non si fa altro che distrarsi con delle cose davvero interessanti. Giunti all'esame, non hanno fatto altro che studiare per conto proprio, senza solleciti e senza obblighi, compiti o altro. Sono semplicemente venuti al corso, e hanno trovato passione per qualcosa di estrema semplicità. Non c'era mai nessuno che è stato bocciato, e qualche volta, durante un controllo dalle 'autorità', hanno stupito sia me che il 'controllore', quanto bene conoscevano l'informatica. Il fatto è che dicevo: chiedi qualsiasi cosa che ti salta in mente, e mi mettevo da parte, in mezzo a loro, ovviamente.
Chi fa i controlli, normalmente trova tutti in difficoltà, di imbarazzo, non con la naturalezza e scioltezza, e questo comportamento li disarma completamente. Questo riguarda anche gli esami (orali). Se te ne freghi di ciò che potresti sbagliare, ma spari delle spiegazioni molto dettagliate, e se ti interrompono, continui comunque, sorridendo, non possono fare a meno di darti un voto superiore alla media, se non ottimo.
Così avevo fatto agli esami di matematica alle scuole superiori. Durante l'anno scolastico ero al limite inferiore, ma all'esame scritto ho avuto voti superiori alla media, per cui seguiva l'orale (+2 voti di differenza della media, sistema 6/6). A parte che avevo la fortuna di essere interrogato in una materia che conoscevo molto bene, avevo la sfortuna di vedere 3 maestri di pessima reputazione, tre contro uno. Sai, tipo: vogliamo proprio vedere se te la cavi. E hanno tirato fuori delle domande supplementari, che potevano mettere in crisi chiunque. Alla luce di oggi direi proprio che erano dispettosi ed arroganti, chiedere queste cose a un ragazzo di 16 anni.
Comunque gli ho sparato delle spiegazioni di cui non sapevano nulla o troppo poco, giusto per averlo sentito dire, e per fermare la mia lingua sciolta hanno quasi dovuto scacciarmi. Perché non mi sono limitato a rispondere, ma li ho chiesto anche delle cose, come: mi potreste dare un esempio pratico di ciò che sto spiegando? Ehrm. Continua (non sappiamo nulla). Poi ho tirato fuori dalla scatola della fantasia la traiettoria di un sasso lanciato nello spazio per spiegare come funziona una parabola, e che nel caso ideale funzionerà come disegnato, in pratica però ci sono troppi fattori che fanno sì che si introduce una certa distorsione, ed è poco probabile che si possa calcolare la distanza esatta del punto di arrivo. Quali fattori? Beh', ad esempio il vento solare, fu mia risposta. Poi si sono distratti un po' da parte loro, e hanno chiesto cos'è, e l'ho spiegato. Sai, in fisica/chimica ero sempre il primo, e non si aspettavano di dover esaminare un caso così difficile
Il tempo d'esame era stabilito a 20 minuti, ma dopo un'ora ero ancora lì. Avevo detto, per ultimo, che potevo calcolare la radice quadrata di un qualsiasi numero in testa, e quindi lo provavano, con il calcolatore. Dopo l'esperimento, con successo, mi hanno lasciato andare. Non si erano accorti che non avevo risposto ad alcuna domanda Tuttavia mi avevano confermato il voto dell'esame scritto, e aggiunto un puntino, di cui vado molto fiero.
Anche perché in matematica ero sempre una frana totale! Sono migliorato un po', ma non molto...
Giovanni
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