[università] scelte del futuro

di il
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  • Re: [università] scelte del futuro

    Gincum ha scritto:


    Ma che fate a gara???
    Una precisazione, "relativa" perchè non la só tutta: l'albo è stato suddiviso per macro aree e informatica insieme ad elettronica, telecomunicazioni e se non erro elettrica, fa parte di ingegneria dell'informazione e quindi l'ingegnere inscritto in questo albo non puó mettere la "firma" per un ponte!!!! Per farlo devi essere nell'albo giusto che è edile se non erro e forse qualcosa puó firmare chi è nell'albo di industriale. Ah ovviamente è suddiviso , all'interno della macro area relatvia , in ingengnere junior e boh non ricordo la dicitura per chi ha fatto anche gli altri 2 anni. Ma questo è in più!

    Ma insomma ti iscrivi o no??
    Facci sapere!!

    Ciao buona domenica.
    L'albo degli ingegneri è diviso in due sezioni e 3 settori.
    C'è la sezione per laurea breve, e per laurea "lunga".
    I 3 settori sono a (civile e ambientale), b (industriale), c (informatica).
    Gli ingegneri pre-riforma sono iscritti a tutti i settori della sezione A (laurea lunga).

    In sostanza un ingegnere elettronico "vecchio" può firmare il progetto di un ponte, così come un ingegnere idraulico risulta perfettamente abilitato per l'area informatica. Analogamente che so un urologo può "leggere" un elettrocardiogramma, e viceversa.

    Gli ingegneri "post riforma" possono iscriversi a nessuno, 1, 2 o 3 settori (passando i relativi esami di abilitazione).

    I laureati in informatica (e scienze dell'informazione), dopo una battaglia durata una decina d'anni, possono sostenere l'esame di stato per l'iscrizione al settore c (informatica) dell'albo degli ingegnerei. Non ho seguito bene la questione, ci sono stati ricorsi e sentenze varie
  • Re: [università] scelte del futuro

    +m+
    A prescindere dalla laurea se presa in Italia o all'estero...pensi che abbia senso iscriversi all'albo per un ing informatico?
    Ti dico subito che io non lo so. Lavoro in un campo in cui la firma che metto ha un significato diverso da quello che si intende in questo contesto!
    Pura curiosità!
  • Re: [università] scelte del futuro

    Gincum ha scritto:


    +m+
    A prescindere dalla laurea se presa in Italia o all'estero...pensi che abbia senso iscriversi all'albo per un ing informatico?
    Ti dico subito che io non lo so. Lavoro in un campo in cui la firma che metto ha un significato diverso da quello che si intende in questo contesto!
    Pura curiosità!
    Non c'è nessuna firma nell'ambito dell'informatica.

    Iscriversi all'albo, per un ingegnere informatico, ha tantissimo senso, per la cassa degli ingegneri, cioè una pensione dignitosa.
    Se sei femmina ti danno pure qualcosa per la maternità, puoi avere (adesso non so) un aiuto per i mutui etc.
    Serve quindi a fini pensionistici, non per "firmare".

    Cani e porci e ornitorinchi possono "firmare" prodotti e progetti informatici

    C'è anche un altro vantaggio, per chi è interessato, ovvero la facilità di essere iscritti agli albi dei CTU e dei PU, cosa praticamente automatica per gli ingegneri iscritti, molto meno automatico per gli informatici
  • Re: [università] scelte del futuro

    Capito.
    Thanks
  • Re: [università] scelte del futuro

    Bah: grandi elucubrazioni mentali!

    L'universita' insegna? Si, no, forse!
    I docenti sono capaci? Si, no, forse!
    L'Italia fa schifo? Si, no, forse!

    Ci sono altri luoghi in cui si perseguono le VERITA' ASSOLUTE, ma dalle voci di corridoio, sembra che quelli che non la pensano alla stessa maniera non se la passino molto bene!

    Non c'e' mega universita' galattica, o iper-mega-docente universitario con tanto di Premio Nobel, che possano rendere capace uno che capace non lo voglia diventare!

    ATTENZIONE!!!! NON HO SCRITTO che non lo e'. Questa e' tutta un'altra questione!!!!

    Il problema invece e':

    - a me interessa quello che insegna? Si, no, forse!
    - si imparano cose interessati? Si, o, forse!
    - mi servira'? Si, no, forse!

    C'e' tutto e il contrario di tutto.

    Di sicuro:
    - una conoscenza a livello universitario ti permette di sapere un epsilon di piu' di quanto uno sa con le sole scuole superiori
    - per i lavori piu' interessanti, una laurea ed un dottorato sono fondamentali.

    Per i lavori di bassa manovalanza l'offerta non manca.
    Dove manca e' nei lavori di concetto come dice mio nonno che ha lavorato nei Cantieri Navali!

    Poi, se uno non ci mette passione, interesse personale, e pensa che tutto gli sia solo dovuto perche' ha pagato le tasse, va bene che stia dove sta.

    Se uno ci mette passione, interesse personale, impegno, non e' detto che ottenga qualcosa, ma se si trova nel posto giusto al momento giusto, di sicuro fa la differenza!

    E' una scommessa? Certo che lo e'!
  • Re: [università] scelte del futuro

    migliorabile ha scritto:


    Bah: grandi elucubrazioni mentali!

    L'universita' insegna? Si, no, forse!
    Voto no per la stragrande maggioranza
    I docenti sono capaci? Si, no, forse!
    Voto no per la stragrande maggioranza
    L'Italia fa schifo? Si, no, forse!
    Voto no per la stragrande maggioranza
    Ci sono altri luoghi in cui si perseguono le VERITA' ASSOLUTE,...
    Sì, si chiamano "università italiote"
    Non c'e' mega universita' galattic...
    Quindi mi stai dando ragione: se vale per una "mega università", che dà una preparazione che è un sovrainsieme proprio di un'università italiota.
    Il problema invece e':
    - a me interessa quello che insegna? Si, no, forse!
    - si imparano cose interessati? Si, o, forse!
    - mi servira'? Si, no, forse!
    Diciamo che (1) e (2) sono irrilevanti.
    (3) è la mia tesi
    C'e' tutto e il contrario di tutto.
    Francamente non mi pare
    Di sicuro:
    - una conoscenza a livello universitario ti permette di sapere un epsilon di piu' di quanto uno sa con le sole scuole superiori
    - per i lavori piu' interessanti, una laurea ed un dottorato sono fondamentali.
    Mi fai un esempio di lavoro per cui serve un dottorato, in Italia?
    Perchè l'unico che mi viene in mente è la carriera universitaria.
    A suo tempo, quando me lo proposero, calcolai che con la borsa del dottorato ci avrei pagato 0,8 segretarie.
    E le altre 2,2?
    Per i lavori di bassa manovalanza l'offerta non manca.
    Hai ragione: il 99% delle offerte di questo sito, ad esempio, riguardano manovalanza informatica
    Il restante 1% posizioni superspecialistiche, evidentemente difficili da ricoprire in ogni caso.

    Temo che tu confonda "lauretta-inutile-ingegneria-o-informatica-generica" con qualcosa di diverso da "bassa manovalanza, 'operai' informatici"

    Resto comunque in attesa dell'elenco dei lavori (non per la carriera accademica) dove è richiesto il dottorato di ricerca (a parliamo dell'Italia)
  • Re: [università] scelte del futuro

    [quote="+m+"][/quote]
    direi che possiamo dire solo:
    t2.jpg
    t2.jpg

  • Re: [università] scelte del futuro

    Bomberdini ha scritto:


    +m+ ha scritto:


    direi che possiamo dire solo:
    t2.jpg
    t2.jpg

    Vuoi dire quindi che non dovresti essere seguito?
    Tranquillo, anche se propali apodittiche opinioni del tutto slegate dalla realtà, fai sempre apparire un sorriso nel leggerle.

  • Re: [università] scelte del futuro

    @+m+: non occorre che confermi quanto dici da quando ti sei iscritto: lo abbiamo abbondantemente capito che sei TOTALMENTE NEGATIVO rispetto a qualunque cosa che abbia a che fare con l'informatica (mi domando che ci stai a fare qui!).

    Siamo tutti italioti, l'universita' e' italiota, i docenti sono italioti, gli studenti sono italioti, studiare informatica e' da italiota, chi lavora in questo settore e' un italiota, chi vorrebbe lavorare in questo settore e' un italiota, ecc ...

    Il perche', sono affari tuoi, anche se delle ipotesi si possono fare

    Ma il tuo NON E' IL VERBO ne' LA VERITA" ASSOLUTA e' solo il TUO punto di vista: sbagliato, cinico, inutile, contrproducente, e chi piu' ne ha, piu' ne metta.

    In ogni caso sta' a chi ti legge valutare se i tuoi consigli sono validi oppure no

    C'e' un detto che si adatta alla situazione: se vuoi fare il Bastian Contrario, urla, e se qualcuno non ti crede, urla piu' forte

    Vedi, lamentarsi, non impegnarsi, non rischiare, essere negativi, e' INFINITAMENTE piu' facile che non:

    - essere positivi e ottenere risultati negativi
    - impegnarsi e non raggiungere l'obiettivo
    - rischiare e sbagliare,
    - provare e non riusirci

    Ma e' anche valido il detto: chi non risica, non rosica La sofferenza rintempra lo spirito
    In ogni caso, sbagliare insegna qualcosa che puo' essere usato al prossimo tentativo.
    Non provare non insegna nulla!

    L'unico consiglio che IO posso dare e': un lavoro e' bello se piace.
    Se possibile, uno dovrebbe fare il lavoro che gli piace.
    Se uno punta ai soldi e non ad un lavoro che lo soddisfi, non otterra' mai nulla.
  • Re: [università] scelte del futuro

    migliorabile ha scritto:


    @+m+: non occorre che confermi quanto dici da quando ti sei iscritto: lo abbiamo abbondantemente capito che sei TOTALMENTE NEGATIVO rispetto a qualunque cosa che abbia a che fare con l'informatica (mi domando che ci stai a fare qui!)

    Siamo tutti italioti, l'universita' e' italiota, i docenti sono italioti, gli studenti sono italioti, studiare informatica e' da italiota,chi vorrebbe lavorare in questo settore e' un italiota, ecc ...
    Dove avrei affermato ciò?
    Il perche', sono affari tuoi, anche se delle ipotesi si possono fare
    Considerando certe carenze in filologia, forse, saranno pure sbagliate, ste iptesi
    Ma il tuo NON E' IL VERBO ne' LA VERITA" ASSOLUTA e' solo il TUO punto di vista: sbagliato, cinico, inutile, contrproducente, e chi piu' ne ha, piu' ne metta.
    Certo che non è il verbo.
    Noto però, così en passant, che, sia pure a mali(n)quore (con la Q), a fronte delle mie osservazioni precise e puntuali le risposte variano tra "sono sostanzialmente d'accordo" a "non so nulla, sono un essere inutile (è sempre una citazione di altro forum"
    C'e' un detto che si adatta alla situazione: se vuoi fare il Bastian Contrario, urla, e se qualcuno non ti crede, urla piu' forte
    Non so cosa e perchè dovrei urlare.
    Nè mi è chiaro in cosa mi dovrebbe fregar qualcosa se mi si crede oppure no.
    Usualmente (cioè sempre, tranne i forum) mi faccio pagare mooolto ma mooolto care, le "verità assolute" che dispenso.
    Sarò un ottimo marketting
    Vedi, lamentarsi, non impegnarsi, non rischiare, essere negativi, e' INFINITAMENTE piu' facile che non:

    - essere positivi e ottenere risultati negativi
    - impegnarsi e non raggiungere l'obiettivo
    - rischiare e sbagliare,
    - provare e non riusirci
    Boh, non so cosa c'entri quanto scrivi, mi pare completamente OT, per non dire del tipo moralistico-barettistico (cioè da bar)
    L'unico consiglio che IO posso dare e': un lavoro e' bello se piace.
    Se possibile, uno dovrebbe fare il lavoro che gli piace.
    Se uno punta ai soldi e non ad un lavoro che lo soddisfi, non otterra' mai nulla.
    Stranamente (non poi così tanto) mi stai dando pienamente ragione.
    Il problema è che non ti rendi neppure conto di farlo.
    Vabbè.

    Giusto per tornare un pochino in tema, i famosi lavori per cui è richiesto in Italia il dottorato, quali sono?
    Perchè sai, io ho (avrei) un punto di vista sbagliato blablabla.

    Chiediti se quanto affermo è giusto o sbagliato. POI ti dorrai se ti piace oppure no.
    E se lo ritieni sbagliato, dimostralo, se ci riesci.

    PS non ci sono più le mezze stagioni. Solo chi cade si può alzare. Essere coraggiosi è bene, essere furbi è meglio
    Lo preciso perchè vedo che le frasi fatte ti piacciono assai.
  • Re: [università] scelte del futuro

    Chiudo il thread in quanto si è esaurito nei contenuti ed è proseguito nel flaming.
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