mydb ha scritto:
te lo spiego subito:
All'universita ci sono diversi esami ritenuti poco utili e che appunto servono a dare questa forma mentis.
Un esempio di esame é Analisi Matematica 1-2
Per tale esame si richiede (tra le altre cose) la conoscenza di dimostrazioni di teoremi anche in alcuni casi abbastanza complessi.
Le dimostrazioni partono da una ipotesi e lo studente deve dimostrare la tesi attraverso passaggi RIGOROSI.
Lo studente si troverá per forza di cose a ragionare scomponendo il problema in sottoproblemi e a seguire un rigore logico ben preciso.
Per l'esame sono richiesti molti teoremi e tutti rigidi, va da se che lo studente a forza di fare questo tipo di esercizi svilupperá questa elasticita mentale e questo rigore logico (la Forma Mentis appunto).
Non farai fatica a comprendere che nella progettazione di un algoritmo complesso tale forma mentis serve e non poco
--CVD--
Bhè per ordine.
Analisi 1, 2 e 3 (perchè c'è pure III) avevano corsi pari agli odierni analisi 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10 (duravano da settembre a giugno).
Però mai e poi mai lo studente faceva qualcosa di più di imparare, grosso modo a memoria, le dimostrazioni [la situazione era diversa per Fisica, molto diversa]
Quindi non scomponeva il problema in niente: leggeva e rileggeva le dimostrazioni ricopiandole fino a saperle fare a memoria.
Nel mio caso, per Analisi 1, erano circa 120 (* rammento che il programma esame e la durata era come 3 esami di analisi 1 odierni, per chi è troppo giovane per conoscere il mondo pre-riforma)
Quindi l'unica elasticità mentale che si imparava, e penso accada ancor oggi, era quella di studiare argomenti che venivano immediatamente (o quasi) "formattati" lo stesso pomeriggio della verbalizzazione.
Non so quale algoritmo complesso poi venga "progettato" (qualsiasi cosa ciò significhi) all'università, soprattutto odierna, dagli studenti.
Sono esercizietti banali cui applicano, al massimo, qualche algoritmino GIA' studiato ed ampiamente rodato.
Una sorta di "copia-incolla" stile google; neppure nella "tesina" - del tutto inutile - si fa più qualcosa di ricerca [tranne rarissime eccezioni]
Vorrei proprio vedere uno studente qualsiasi, diciamo dopo 6 mesi dalla laurea (quindi non dopo 100 anni), se riesce a dimostrare anche solo il teorema fondamentale del calcolo integrale.
O magari anche solo un Ford Fulkerson.
Ovviamente avendo a disposizione un foglio di carta, una matita e la mitica "forma mentale".
Secondo te dovrebbe farcela senza il minimo problema.
Io dubito.
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Riassumendo: la forma mentale che si acquisisce in una tipica università italiana, da quanto scrivi, è la Xerox,
ma non mi sembra un granchè.
Nei tempi "eroici" non è che fosse molto diversa, la base era sempre quella. Però c'era molto meno "pappa fatta", e gli esercizi e gli elaborati erano spaventosi, rispetto agli standard odierni.
Ma del tipo che davvero richiedevano una "forma mentale evoluta", come il mio esame di Fisica I (giusto ieri ho visto il film 2012 su un qualche canale e mi è venuto in mente...)
- dato un satellite artificiale in orbita intorno alla Terra calcolare il decadimento dell'orbita (N.B. esame di Fisica I, le equazioni differenziali non fanno parte del programma, si facevano in Analisi II e quindi per Fisica II. Bisogna quindi "inventarsele". Non so se mi spiego...)
- dato un meteorite lanciato verso la Terra con determinate caratteristiche calcolare se sarebbe riuscito a colpire la superficie oppure no
- data una persona con pelle di superficie 1,5mq che corre lungo la spiaggia per un tot di tempo ad una certa temperatura, stimare
la quantità di acqua che deve bere
all'orale invece domande del genere
"ti trovi vestito al centro di un lago ghiacciato privo di attrito. stai congelando. come ti salvi?"
oppure
(lancio di una moneta verso di te che la prendi al volo)
"calcola, stima o determina l'integrale della superficie sottesa dal moto della moneta"
L'idea era quindi (poi non è che ci si riuscisse sempre, intendiamoci!)
"applica ai casi concreti quello che hai studiato, esattamente quello che dovresti fare nella vita reale, non basta sapere le dimostrazioni, non servono a una ceppa, sono banali, basta leggerle e rileggerle, le diamo per scontate come pre-requisito".
La triade
- elaborato
- scritto
- orale
con la variazione
- elaborato
- scritto
- prova teorica scritta (sì, per Analisi 1 ad esempio c'era pure l'orale scritto, così da evidenziare ogni minima sbavatura)
- orale
mirava a questo.
Non credo che oggi accada qualcosa del genere.