Si può lavorare come programmatori senza laurea?

di il
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22 Risposte - Pagina 2

  • Re: Si può lavorare come programmatori senza laurea?

    gian82 ha scritto:


    X +m2+ complimenti per il post
    Beh ho insegnato per 5 anni alle scuole serali, ho una certa consuetudine con gli "psicodrammi" studenteschi.

    Talvolta sono oggettivi (cioè è proprio questione di talento, di inclinazione. Ad esempio l'argomento musica per me è forse peggio ancora della cucina), spesso hanno una componente di approccio non molto efficiente ed efficace.

    Sun Tzu direbbe che bisogna conoscere se stessi ed il proprio nemico, per non essere mai sconfitti
  • Re: Si può lavorare come programmatori senza laurea?

    Mi associo a Gian82. Sei riuscito a farmi tornare la voglia di studiare.

    Ad ogni modo, il mio personalissimo consiglio a Universitario_Deluso: non mollare... Io a più di trent'anni ho capito che programmare dovrebbe essere il mio mestiere.
    A sedici avevo avuto la folgorazione ma poi, per pigrizia, ho ripiegato su altro. Spero davvero che ti riesca a trovare la spinta necessaria a superare questo momento complicato e a perseguire quel che davvero ti piace.
    Dal canto mio, sicuramente tenterò parecchio per cambiare mestiere (ho già adocchiato dei percorsi post diploma, ma son finito fuori graduatoria per 0.7 punti su 100 e parecchi santi mi sono venuti in assistenza ). Ritenterò la prossima sessione, se ne faranno una...

    In bocca al lupo!
  • Re: Si può lavorare come programmatori senza laurea?

    Universitario_deluso ha scritto:


    Per questo esame le mie sessioni di studio sono state alla pari di una giornata di lavoro cinese (anche 10/12ore)
    Questo è un grave errore
    Secondo te queste persone, si sarebbero potute laureare in ingegneria o fisica, o il meccanico stesso a fare il classico e poi Lettere o Filosofia? Credo di no.
    Io invece credo di sì, ma non allunghiamo troppo
    Se non devo sentirmi in grado di fare lo sviluppatore perche non riesco a passare un esame di fisica...
    In realtà no, il punto non è lo stesso, ma simile.
    Supponendo di voler essere un BUON sviluppatore (che è tutt'altra cosa rispetto a un qualsiasi webcosobimbominkia) la caratteristica della tenacia è fondamentale.
    Dato il problema X ci si può lavorare sopra anche per una settimana, o magari un mese, di fila, tutti i giorni.
    Con innumerevoli sconfitte.
    Tanti tentativi, per lo più a vuoto.
    In più di trent'anni mi sarà capitato di gettare la spugna una decina di volte.
    Le altre diecimila mai, sfida alla "morte"
    sull'impegno profuso...
    in realtà non ha rilevanza la fatica che fai, ha rilevanza il risultato.
    Se, per ottenerlo, devi faticare... fatica.
    Anzi imparerai che PIU' l'informatico è intelligente e bravo, MENO fatica fa.
    Perchè usa "le meningi" piuttosto che "le mani" (figurativamente).
    L'intero (o quasi) scopo dell'informatica è far fare MENO fatica agli essere umani.

    Versione breve: hai la stoffa per fare l'informatico?
    Provaci, potresti riuscire
  • Re: Si può lavorare come programmatori senza laurea?

    Alè metto una FAQ che mi arriva chiesta "dalla regia".

    Ovviamente le sessioni di studio hanno precedenza su tutto.
    Non c'è sabato, non c'è domenica, non ci sono i birrini con gli amici, non c'è Natale, non c'è Pasqua.
    Non si esce con gli amici facendo tardi: la mattina dopo bisogna essere al 100%.
    Certi mesi hanno 31 giorni, dunque un giorno in più, e va tenuto presente.

    Quando ci sono gli elaborati di fare il tempo raddoppia.
    30 giorni all'esame diventano 60, se lavori anche la notte (a quel tempo ero giovane, più resistente), fino a mezzanotte.
    Ma non oltre: il giorno dopo sveglia comunque verso le 8:30-9

    Dunque la fase di preparazione-esame è come il ritiro per un calciatore di serie A: il cazzeggiamento DOPO la "partita".

    Il carico di lavoro deve essere alto, ma SOSTENIBILE per lunghi periodi.
    Non puoi prendere un calciatore e farlo correre per 12 ore al giorno pensando che così migliorerà, è controproducente, fa più danni che altro.

    Lo studio NON deve essere un peso enorme, schiacciante: bisogna anche vivere nel frattempo, altrimenti diventa davvero insostenibile nel corso del tempo
  • Re: Si può lavorare come programmatori senza laurea?

    Intanto ti ringrazio per i tuoi preziosi consigli, avrei voluto avere te come prof!

    Sul punto delle inclinazioni personali, però continuo a trovarmi in disaccordo, anzi, anche a costo di allungarti, (sempre se tu ne abbia voglia ) mi farebbe piacere conoscere il tuo punto di vista.

    Secondo me le inclinazioni sono fondamentali. La voglia di stare sui libri anche.

    Quando lavoravo come cameriere extra, io lo prendevo come un modo per far qualche soldino, ma altri colleghi, usciti dall'alberghiero, non dico che godessero a farsi 10 ore di matrimonio, sotto al sole, d'estate, a volte anche col cantante neomelodico di turno ad "allietare" le orecchie di commensali e personale (va beh, ma siamo a Napoli, non devi stupirti ), ma di sicuro svolgevano quel lavoro con molto piu sorriso rispetto a me.

    A risolvere un problema informatico o a studiare una serie di Fourier, non ce li vedo, credo che chiuderebbero il libro non dopo la prima pagina, ma dopo la prima "formula" o spegnerebbero il pc dopo il primo codice.

    E non lo dico con discriminazione, anzi, l'arte e la classe che avevano nel caricarsi anche di 4/5 piatti, io me la sognavo, al massimo ne portavo 3, e in modo un po' goffo....e per fortuna nessun ristoratore mi ha mai fatto spinare il pesce, perchè i gamberi quando io stesso li mangio, levo la crosticina con le mani, e se qualche cliente mangiasse un pesce spinato da me, credo si ritroverebbe al pronto soccorso

    Non si spiegherebbe altrimenti perchè c'è chi sceglie informaticachi fisica, chi filosofia, chi giurisprudenza, chi decide di fermarsi al diploma, chi alla licenza medi, e tra questi chi va a fare l'estetista, la parrucchiera, l'apprendista meccanico, e potrei continuare a iosa.
  • Re: Si può lavorare come programmatori senza laurea?

    Ho scritto "non siamo tutti uguali".
    E' vero e innegabile.
    Non sono e non sarò mai un musicista nè un cantante nè uno chef.

    Certi lavori li potrei fare come e meglio dei relativi professionisti (avvocato, magistrato, magari radiologo, farmacista, ingegnere edile,storico, militare), altri no, non sarei proprio all'altezza (chirurgo, ma anche meccanico, non parliamo poi di artista o critico d'arte).
    Altri potrei,ma a pessimo livello (architetto)

    Non devi quindi convincermi su questo, lo ritengo un assioma.

    ====
    MA
    ritengo che praticamente tutti, anche il pizzaiolo sottocasa, potrebbero
    laurearsi nelle facoltà di infimo livello tipiche italiane.

    perchè? perchè sono facili, se sai come affrontarle, ed hai abbastanza tempo da dedicare e denaro da spendere.

    Che POI diventino informatici-ingegneri-avvocati-commercialisti-medici-quello-che-vuoi bravi, in gamba, è tutt'altro discorso.

    conosco legioni di ingegneri incapaci (... a dir la verità praticamente tutti, ne salverò uno su 50, forse).
    legioni di medici somari (90%)
    professori di materie economiche (90%)
    moltitudini di avvocati del tutto incapaci (qui ne salvo meno di uno su 100).
    ====
    Dunque distinguiamo
    "riesco a laureami" da "riesco a fare un certo lavoro a buon livello".
    Il primo praticamente sì per tutti.
    Il secondo no, dipende dai singoli talenti.
    Anche se mi mettessi a studiare per 15 anni in Conservatorio, non riuscirei a diventare un musicista.
    Neanche scarso. Proprio zero.

    E, come più volte detto, non serve la laurea per fare l'informatico.

    Se fossi, per dire, laureato in scienza del tortellino, potendo dunque scrivere comunque dott. nei miei lavori, farei esattamente le stesse cose che faccio, nè più, nè meno.
    All'università avrò imparato forse il 3% del bagaglio utile, il restante 97% no.
    Non è che il giorno prima di laurearmi fossi un coglione, e il giorno dopo un Jenio.
    Il giorno prima ero bravo tanto quanto il giorno dopo

    Beh magari ero un coglione prima e dopo
  • Re: Si può lavorare come programmatori senza laurea?

    Chiosa:
    "ma se è così facile come dici, perchè ho tante difficoltà? Perchè non tutti riescono?"

    risposta:
    perchè non hanno un piano, vanno avanti alla "sperindio"
  • Re: Si può lavorare come programmatori senza laurea?

    Universitario_deluso ha scritto:


    ...credo che chiuderebbero il libro non dopo la prima pagina, ma dopo la prima "formula"
    Qui c'è da aggiungere un ulteriore punto, cioè perchè le cose oggettivamente facili (tipo il tuo esame di fisica) sembrano difficili.

    Perchè non si conosce la lingua

    Questo è un elemento importantissimo nelle materie scientifiche, ma quasi nessuno ci riflette, e praticamente nessuno lo insegna.

    Quanto è difficile leggere una filastrocca per bambini di poche righe?
    Dipende.

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    Dunque una filastrocca per bambini, ma difficilissima, perchè non conosci la lingua in cui è scritta.

    Analogamente per fisica, matematica, informatica etc, al livello elementare, il 70% è dato dall'uso di una
    "lingua" ignota.
    Se la conoscessi sarebbe evidente la semplicità dei problemi.
    Ecco un frammentino di quando ero più ggiovane
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