Si può diventare programmatori a 40 anni?

di il
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Si può diventare programmatori a 40 anni?

Un saluto a tutti! Andrea e vi scrivo da Napoli.

Immagino che stiate pensando, "ecco l'ennesimo sfigato che a 40 anni vuole diventare Bill Gates", dato che qualche altro topic del genere me lo son letto , ma non è proprio cosi...diciamo che vorrei solo raccogliere qualche vostro parere, a titolo di "vu parlè" (come se stessimo seduti davvero a un bar a sorseggiare un caffè) e per farlo bene, mi scuso per la lunghezza del messaggio, ma mi tocca necessariamente partire da "Adamo ed Eva", raccontandovi la mia storia professionale. Ringrazio chi avrà la pazienza di leggere.

Ho 38 anni (39 tra un paio di mesi), diplomato al liceo scientifico (dove in matematica andavo anche piuttosto bene), laureatomi a 25 anni in giurisprudenza: facoltà scelta solo perche, per motivi medici (ipotiroidismo) non ho potuto fare il concorso nelle forze dell'Ordine (che era il mio unico grande sogno) e all'epoca, studiare legge andava di moda tra gli "indecisi", ma senza tutta questa passione per il diritto. A dire il vero, complice la delusione del voto di maturità (83 quando aspiravo da un 90 in su), piu che il diritto in quanto tale, ho avuto una vera e propria crisi di rigetto per lo studio, proprio per lo stare sui libri, e la laurea me la so presa con la scoppola e un voto basso piu per accontentare i miei che per me stesso. Ne ho fatte di litigate che volevo andare a lavorare, ma ho fatto vincere la loro volontà sulla mia, e questo è stato un grave sbaglio.

Dopo la laurea, scartando la professione di avvocato, ho lavorato in ambito amminsitrativo per diversi anni (anche se forse facevo piu il "ragioniere" che il giurista, ma mi piaceva), poi, con la crisi del 2012, la mia azienda subì dei ridimensionamenti e mi salutò, sta di fatto che in quel settore non son piu riuscito a inserirmi. Mandai curricula per tutti i lavori, anche manuali (magazziniere, addetto alle pulizie, operaio generico), il nulla di nulla, gia a 31 anni ero uno scarto per il mondo del lavoro, non potevo (e non posso tuttora) andar via da Napoli per vari motivi familiari, e cosi l'unico settore che mi ha accolto è stato quello commerciale. Call center, agente assicurativo, agente immobiliare, me li son fatti tutti, tutti contratti a progetto o (come sto ora, settore prestiti) a partita IVA.

Spese, tante (tasse varie che l'IVA impone, e anche la benzina, a mio carico), guadagni, pochi, stress ai massimi livelli. Al netto delle spese se riesco ad arrivare a fine mese a 1000/1200 euro è grasso che cola. E tutto quello che c'è dietro (spronamento sul raggiungimento degli obiettivi e competizione tra colleghi che rasenta quasi il mobbing) piu il fatto che per vendere spesso non devi manco essere trasparente col client, son tutte cose che mi hanno fatto arrivare quasi al burnout.
Ora, chi mi prende a 40 anni? Nessuno se non di questo settore. C'è chi mi consiglia i concorsi, ma uno che gli ultimi esami li passava con 18, non può pretendere di rimettersi sui libri e sbaragliare una concorrenza di migliaia di persone, molto piu "fresche" di te.

Spulciando qua e là, come faccio sempre, su vari motori di ricerca di lavoro, quelli tipo infojobs, che cita anche il numero di candidati che si candidano per ogni offerta, mentre per lavori come "operaio" o "impiegato amminsitrativo" (che mi piacerebbe tornare a fare), specialmente nella mia città, ti vedi un posto e 300 candidati, quando mi capita di entrare su un'offerta tipo "sviluppatore Java - titolo richiesto: diploma" si e no 5/6 candidati, raramente sopra i 10, per 1/2 posti.

Se la statistica non è unì'opinione, si evince abbastanza bene che è un settore meno saturo di altri. E riprova ne è il fatto che, dei conoscenti che ho che hanno studiato informatica, fermandosi solo al diploma, a Napoli, lavorano tutti nel proprio settore.

Ora, il punto è: avrebbe senso potersi mettere a fare un corso, buono quanto mai, magari anche con stage,magari anche con qualifica regionale, alla mia età da Matusalemme?


La conoscenza che ho del PC è quella da italiano medio, o mediocre che dir si voglia , a lavoro uso molto Word ed Excel, gia Access e PowerPoint li ho aperti solo quando ho preso la ECDL, una vita fa.

E' chiaro che prima di buttarmi in qualcosa del genere, magari mi comprerei un libro, per capire se mi appassiona o meno, se no è inutile, anche perche credo che programmare sia un qualcosa di veramente difficile e tanto di cappellio a chi fa questo mestiere e lo fa anche bene.

Da parte vostra, che conoscete il vostro settore lavorativo molto meglio di come possa conoscerlo io, vorrei capire se, in base alle vostre esperienze, se anche finissi il corso, un lavoro a questa età, da neofita, lo si possa trovare oppure no. Chiaramente non aspiro a grossi guadagni, i 1000 euro che sono abituato a prendere da una vita me li faccio bastare, nè pretendo di andare a programmare FIFA 2021. Diciamo un lavoro da "operaio informatico" (ho sentito definirli cosi, forse dispregiativamente alcuni programmatori che fanno sempre le stesse cose da parte di altri che sono molto piu avanti con studi e conoscenze), da dipendente, senza grosse pretese lo si troverebbe? Un contratto da dipendente da 1000 euro al mese, pe me che sto a partita IVA da un bel po', mi basterebbe.

Dal canto mio, so che il settore commerciale, coi miei 8 anni di esperienza, e col fatto che è un settore schifato da tutti, mi accoglierebbe sempre a braccia aperte (anche perche a partita IVA non costi nulla a nessuno ), quindi prendermi un anno sabbatico per provare a fare altro, non mi pregiudica nulla di cio che lascio. Vorrei solo capire, se ne valga davvero la spesa per lì'impresa.

Scusandomi nuovamente per la lunghezza e ringraziando chiunque abbia avuto la pazienza di leggere e voglia darmi un suo parere, mando un caro saluto a tutti voi!

8 Risposte

  • Re: Si può diventare programmatori a 40 anni?

    Risposta breve: no. Risposta lunga: ni.
    Facciamo due conti. Per fare il programmatore moderno non basta imparare un linguaggio di programmazione. Occorre avere le idee chiare su una vasta area di tecnologie hardware e software, nonché sui protocolli di rete. Diciamo che durante questo anno di studio fai una full immersion e ne esci con una discreta infarinatura sulle nozioni di base. Il primo problema che ti si pone di fronte è come trasferisci sul curriculum la tua formazione informatica. Se sei autodidatta, vale nulla. Se hai fatto un corso, vale poco, anche perché avrai dei concorrenti che hanno meno di 29 anni e possono scrivere "laurea magistrale in {informatica | ingegneria}", e che dovrebbero avere delle conoscenze di teoria molto più robuste delle tue.
    L'unico spiraglio che potresti avere, è il solito metodo all'italiana: una sana e robusta raccomandazione, che nel settore informatico consiste nell'attaccarsi ad una azienda abbastanza grande e fare del "training on job", partendo come bassa manovalanza. Il problema è che oggi trovare aziende disposte ad accollarsi un personaggio privo di accertate capacità è come fare un 6 al superenalotto.
    Dopo aver studiato, se riesci a valorizzare le tue nuove conoscenze, dovrai cominciare a cercare come entrare in qualche azienda senza passare per gli head hunter (che spesso dei curricula leggono solo età e tipo di laurea).
  • Re: Si può diventare programmatori a 40 anni?

    La risposta direi che è no, ma per un motivo diverso.
    Per diventare un programmatore dignitoso quei 5/10 anni ci vogliono.

    Dunque lo diventeresti a 50 anni (dignitoso) mentre a quell'età dovresti essere a livello quasi top.
    Gli stipendi sono modesti, e dunque penso sia completamente errato come obiettivo.

    Leggo che sei più ferrato nell'ambito commerciale?
    Ecco, QUELLO è un ambito in cui puoi fare molta meno fatica, guadagnare molti più soldi, anche come dipendente di un'azienda, perfino informatica.

    E' MOLTO ma MOLTO più prezioso un buon commerciale, di un buon programmatore.
    Versione breve: se proprio ti piace l'ambito informatico, unisci l'utile al dilettevole.
    Cioè cerca impiego come commerciale per una software house, una ditta di consulenza etc.

    ---
    Sui curriculum da programmatore lascerei stare, durante i colloqui bastano tipicamente 5 minuti e 5 domande per comprendere il livello, qualsiasi cosa ci sia scritta sopra.
    Esempini di domandine:
    * voglio archiviare le fatture elettroniche. Come faresti?
    * devo creare dei buoni pasto per i dipendenti. Come faresti?
    * produco biciclette.voglio fare il configuratore tecnico/commerciale per le bici. Come faresti?
    * vendo biciclette su internet. nel mio sito di ecommerce devo aggiornare i prezzi presi dal mio fornitore. Come faresti?
    * spedisco le biciclette comprate. Il corriere X vuole per ogni spedizione un file in formato particolare. Come faresti?


    PS complimenti se pensi di vivere a 40 anni con 1.000 euro al mese.
  • Re: Si può diventare programmatori a 40 anni?

    Grazie anzitutto per le risposte.

    a 40 anni con 1000 euro al mese non ci fai una gran vita, ma una vita di rinunce....comunque campi, almeno an NApoli ci campi. Tenete conto che un monolocale lo puoi pagare pure 30.000 euro o meno, una pizza a portafoglio, che ti sazia per una giornata 1 euro, e cosi vi....e comunque sono single...non ho famiglia a carico....Campare una famiglia con gli attuali 1000 euro è impresa impossibile, non sono piu i "due milioni al mese" che prendeva la generazione precedente e una famiglia la campava eccome.

    Comunque credo che l'investimento sbagliato oggi come oggi sia proprio laurearsi, se non in pochissime branche: ingegneria, informatica, settore sanitario. Appartengo a una generazione a cui è stato detto "ma dove vai senza laurea?"

    Tranne, come ripeto, chi ha intrapreso suddette lauree, ha vinto invece chi si è fermato a un diploma tecnico finito, o meglio ancora ha imparato un mestiere.

    Quando son rimasto col sedere a terra per lavoro, e mi son dovuto avventurare in questo marasma del settore commerciale, di laureati ne ho visti a iosa....ma mai un pizzaiolo, un cameriere, un saldatore, un idraulico, e cosi via. C'è tanto da riflettere sul valore di una laurea in Italia.
  • Re: Si può diventare programmatori a 40 anni?

    In base a quanto hai scritto io ti consiglio di restare nel settore commerciale.
    Hai esperienza, hai una laurea in giurisprudenza e puoi valutare di arricchire e migliorare le tue competenze con corsi di formazioni specifici e relativi alla tua professione.

    A 40 anni non si inizia un percorso di studio per diventare sviluppatori, perchè non ha senso e ti andresti a confrontare con:
    - diplomati (es periti informatici) della tua età che hanno 20 anni di esperienza come sviluppatori
    - laureati che hanno 10 - 15 anni di esperienza.
    Io ho qualche anno in più di te ma a 13 anni ho letto il primo manuale di programmazione.... sono quasi 30 anni che sono sul pezzo.

    Inoltre oggi le aziende cercano:
    - diplomati / laureati giovanissimi da inserire in percorsi di formazione e successivo apprendistato
    - diplomati / laureati giovani (sotto i 30 anni) con 2 - 3 anni di esperienza per la tecnologia da coprire
    - diplomati / laureati (sotto i 35 - 38 anni) con tanta esperienza e poliedrici

    Dopo i 40 anni:
    - tanti sviluppatori cercano di scalare a posizioni manageriali (project manager, CTO, altro)
    - tanti sviluppatori cercano di passare a posizioni commerciali (es presales)
  • Re: Si può diventare programmatori a 40 anni?

    Toki ha scritto:


    In base a quanto hai scritto io ti consiglio di restare nel settore commerciale.
    Hai esperienza, hai una laurea in giurisprudenza e puoi valutare di arricchire e migliorare le tue competenze con corsi di formazioni specifici e relativi alla tua professione.

    A 40 anni non si inizia un percorso di studio per diventare sviluppatori, perchè non ha senso e ti andresti a confrontare con:
    - diplomati (es periti informatici) della tua età che hanno 20 anni di esperienza come sviluppatori
    - laureati che hanno 10 - 15 anni di esperienza.
    Io ho qualche anno in più di te ma a 13 anni ho letto il primo manuale di programmazione.... sono quasi 30 anni che sono sul pezzo.

    Inoltre oggi le aziende cercano:
    - diplomati / laureati giovanissimi da inserire in percorsi di formazione e successivo apprendistato
    - diplomati / laureati giovani (sotto i 30 anni) con 2 - 3 anni di esperienza per la tecnologia da coprire
    - diplomati / laureati (sotto i 35 - 38 anni) con tanta esperienza e poliedrici

    Dopo i 40 anni:
    - tanti sviluppatori cercano di scalare a posizioni manageriali (project manager, CTO, altro)
    - tanti sviluppatori cercanano di passare a posizioni commerciali (es presales)
    Nel commerciale posso essere bravo quanto mai,nel rapporto con le persone, ma è proprio il settore in quanto tale che mi sta dando il burnout....il fatto che il mio rendimento (e anche il mio guadagno) debbano dipendere dalla scelta di terze persone di aderire o meno a una mia proposta contrattuale, è una cosa che va fuori dalla mia portata mentale.
    Quindi posso temporeggiare un altro po' ma mi tocca cambiarlo....posso provare a cambiare azienda, magari inizialmente. Ma credo sia proprio una questione non di azienda ma di tipologia di lavoro.

    Prima del Covid ho addirrittura pensato di rimettermi a fare il cameriere, fatto qualche volta all'università. e per scegliere un settore cosi sacrificato come la ristorazione vi lascio immaginare quanto mi abbia gonfiato le palle il mio....ma è questione di gusti

    La frase da te scritta che ho lasciato in neretto infatti mi lascia allibito. O i commerciali nel settore IT son pagati profumatamente bene, o il mestiere di sviluppatore è ancora piu stressante rispetto a quello di vendere. O altrimenti non me lo spiego
  • Re: Si può diventare programmatori a 40 anni?

    A 40 anni puoi diventare anche astronauta se lo desideri e ti impegni..poi magari non andrai sulla luna ma avrai le competenze per dire la tua in materia.
    Ti hanno dato già dato tante risposte ed osservazioni valide io aggiungo che magari puoi intanto aprire questa porta e poi guardare oltre.
    Potresti iniziare ad entrare in punta di piedi in questo mondo e poi strada facendo rivederlo in chiave diversa unendo le tue attuali competenze/esperienze a quello che andrai man mano apprendendo..ed ora mi spieghero' un po' meglio.
    Si è sempre in tempo per reinventarsi in qualcosa, sopratutto quando quello che attualmente fai non ti soddisfa ed hai la determinazione/voglia per rimetterti in gioco..o per lo meno il gioco deve valere il salto nel buio che stai per compiere.
    E' un po' il film della mia vita..lavoro poco soddisfacente ma molto redditizio, posto fisso, etc etc ma quando uscivo di casa per andare al lavoro ed accendevo la macchina la gastrite mi iniziava a divorare dentro e le volte che dovevo rientrare in casa di corsa erano veramente tante.
    Sono sempre stato appassionato di informatica e di programmazione, avevo 15 anni (oggi 34) quando ho iniziato a sperimentare in html..sciocchezze fatte senza avere basi di nessun tipo..anzi confesso che nemmeno mi ricordo da dove scopiazzavo il codice.
    A 18 anni partecipai ad un corso post diploma di programmazione html e da allora ho partecipato a tantissimi corsi sia in aula che in distance learning su linguaggi, architetture, etc etc..non ho mai smesso di studiare studiare e studiare perchè in questo mondo devi sempre restare sul pezzo e dovevo riuscire a fuggire da quel lavoro.
    La difficoltà grande stava nell'unire lavoro e studio, la mia carriera avanzava e le competenze aumentavano..insomma studiavo da una parte e dall'altra..aggiungi che nel frattempo sono arrivati moglie, figli e pure un gatto ed il pacchetto era completo.
    6 anni fa la svolta della mia vita è arrivata..sviluppavo applicazioni per amici e parenti nel tempo libero, un giorno passai a trovare una mia amica titolare di un negozio e la trovai che urlava al telefono come una "fuadde" (in siciliano significa "pazza") e mi spiego' che aveva acquistato - e pagato a caro prezzo - un gestionale che le dava problemi e che aveva troppe funzioni per lei inutili mentre le funzioni a lei utili erano, a detta sua, "troppo complicate da raggiungere" (troppi sotto menu); La cosa grave per lei era la poca assistenza, ed i prezzi esorbitanti, che le chiesero quando un paio di volte chiese delle modifiche aggiuntive.
    La rincuorai e mi proposi per sviluppare un prodotto "ad hoc" per lei completamente a gratis (a detta di qualche invidioso fu poco professionale ma invece fu la scelta vincente perchè di fatto acquistai il tempo che mi serviva per lo sviluppo e la pazienza che ebbe con me utilizzando due gestionali parallelamente e fu il mio veicolo di passaparola)..adesso te la faccio breve...2 anni fra studio, realizzazione, test, modifiche ed entrata in produzione (era diventato il mio secondo lavoro, addio tempo libero e calcetto con gli amici)...oggi questo prodotto è commercializzato ed è molto apprezzato sulla piazza.

    Quindi Andrea...il mio consiglio personale è non mollare e non ti abbattere e trova il tuo "pensiero felice" perchè sicuramente l'occasione della tua vita arriverà e devi farti trovare pronto.

    Ah dimenticavo..mi sono dimesso dal mio posto fisso ed ho aperto la mia "putia" (leggasi negozio/bottega). Oggi ho 3 ragazzi laureati che fanno parte del mio team di sviluppo - che ne sanno piu' di me ovviamente - un addetto commerciale, un addetto alla consulenza di marketing digitale/seo/social marketing etc etc. Ed io? Io faccio la segretaria e nel tempo libero continuo a scrivere programmini per amici e parenti (a gratis) e chiedere help a questa fantastica community che ho incontrato.
    Ma continuerò' a seguire la mia filosofia e politica aziendale (che fortuna mi ha portato) che un buon software è come un abito su misura..varia da chi lo indossa e per questo motivo realizziamo tutto personalizzato.

    A presto!
  • Re: Si può diventare programmatori a 40 anni?

    @tatino
    bisogna distinguere tra ""programmatore professionista"" impiegabile in azienda e ""programmatore amatoriale"" per interesse personale.

    Per il primo, fonte di reddito, e' stato gia' detto molto e la risposta fondamentale e': NO NON NE VALE LA PENA. Mooolto meglio mettere a frutto le competenze gia' acquisite. Anche se il lavoro fa schifo, il ritorno economico e' DECISAMENTE superiore.

    Questo non toglie il fatto che uno puo' imparare a programmare in modo ""amatoriale"", nel qual caso puo' tranquillamente saltare a ""pie' pari"" TUTTA una serie di competenze NECESSARIE a livello professionale. Inoltre puo' accedere a teconologie che possono essere molto piu' semplici e soddisfacenti.

    Tanto per fare un esempio: Python e' un linguaggio di programmazione MOOOLTO piu' semplice di Java&C# (equivalenti dal punto di vista espressiovo e di complessita') ed INFINITAMENTE piu' semplice di C e C++ (chi pensa che il C sia semplice, non ha capito molto di programmazione ).
    In ambito ""professionale"" Python e' usato in contesti ESTREMAMENTE specialistici (Machine Learning, ad esempio), questo non toglie che uno, con un pos di pazienza, non riesca a giocare in questo ambito con risultati anche ragionevolmente soddisfacenti.

    A livello professionale, il MAchine Learning e' un ambito decisamente complesso. MA se fatto in modo amatoriale, uno si puo' divertire ad USARE delle librerie gia' pronte facendo semplici e divertenti esperimenti.
  • Re: Si può diventare programmatori a 40 anni?

    SeaMan81 ha scritto:


    Ma credo sia proprio una questione non di azienda ma di tipologia di lavoro.
    Il problema è che lavori a partita iva in una zona depressa economicamente, perché da dipendente il tuo settore sarebbe molto meno stressante di quello della programmazione. Confermo anch'io che alcuni passano al presales

    Dovresti trasferirti, è brutto da dire ma è così. Non hai famiglia, quindi potresti farlo. Se il problema sono i genitori o la compagna, secondo me è meglio se uno si sistema economicamente prima di occuparsi degli altri, altrimenti la situazione può solo peggiorare
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