NetBeans

di il
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79 Risposte - Pagina 3

  • Re: NetBeans

    >>>avete altri consigli da darmi?????
    si,impara le basi della programmazione con il linguaggio che preferisci ,se proprio non ti trovi cambia,all'inizio avrai qualche difficoltà,è normale , nessuno nasce "imparato"
  • Re: NetBeans

    Crazy Electron ha scritto:


    Ok, quindi mi butto su Python?? libri in pdf gratuiti e legali credo che ne troverò a bizzeffe oltre a siti internet che parlano del linguaggio python...
    niente basic, niente pascal e niente delphi? ok
    ma non ricordo dove l'ho letto, qualcuno ancora ci lavora! ma forse mi sbaglio io.
    In un tuo post, Migliorabile, hai detto che a questo punto converrebbe buttarsi su Python sia per diletto che per eventuali futuri prospettive lavorative!!
    E QUINDI PYTHON SIA!!! avete altri consigli da darmi?????
    grazie a tutti ...
    Guarda che Python è tutt'altro che semplice (la sintassi è abbastanza 'potabile', ma non lo vedo molto come un linguaggio didattico). Secondo me faresti meglio a usare Lazarus (Pascal). Dopo aver imparato a fare programmi Pascal senza errori logici (e non è semplice), il passaggio successivo può anche essere Python.
  • Re: NetBeans

    Visto che NESSUNO ha risposto alla domanda su QUALI DOVREBBERO ESSERE LE CARATTERISTICHE che un linguaggio di programmazione dovrebbe avere per essere un buon linguaggio per uso DIDATTICO ("sentito dire" ?? )

    provo a riassumerle io:

    1) avere una sintassi semplice: meno sovvrastrutture il linguaggio introduce (Unit, Classi che contengono il "main", ...) e' MEGLIO e'

    1.1) supportare DIVERSI paradigmi di programmazione: da quelli piu' semplici (programmazione procedurale) a quelli piu' complessi (ad oggetti, funzionale, metaprogrammazione, ad attori, parallela, ...)

    2) essere un linguaggio tipato e' una STRA-OTTIMA cosa, ma introduce un livello di difficolta' che, all'inizio, uno si puo' anche risparmiare, visto che si puo' anche evitare. Quindi un linguaggio NON TIPATO e' MEGLIO

    3) avere il garbage collector: gestire la memoria direttamente (con i famigerati PUNTATORI) e' sempre stato un bagno di sangue, ed introduce un livello di complessita' nella comprensione di un linguaggio da non sottovalutare. Quindi NON DOVER gestire la memoria direttamente E' MEGLIO, se poi scompare anche il concetto di PUNTATORE, e' "PIU' MEGLIO"

    4) avere una ricca letteratura: pochi libri/pochi forum NON SONO una buona cosa. Tanti libri, magari aggiornati, E MEGLIO

    5) poter essere utilizzato in diversi contesti: dal semplice "Hello World" alle cose piu' fantascientifiche, cosi' a mano a mano che uno impara, puo' passare da "Hello World" ("Salve Mondo") al programmino che converte una foto in un quadro di Picasso (con Python si puo' fare: sono un centianio di righe di codice PIU' Tensorflow :- ) )

    6) avere una libraria ricca di funzionalita': sia la libreria fornita a corredo del linguaggio, sia come librerie di terze parti (per Python, la libreria e' STERMINATA)

    7) NON PARTIRE dall'interfaccia utente: per imparare a programmare si deve partire dalle stupidissime applicazioni da linea di comando, NON dall'interfaccia utente che richede conoscere/comprendere un paradigma di programmazione decisamente sofisticato

    un linguaggio interpretato e' piu' semplice da utilizzare, perche' non richiede il passo di compilazione, ALTRO concetto che chi si avvicina alla programmazione dovrebbe digerire, ma la cui cosa non e' neccessaria. Ma un linguaggio compilato per il quale il passo di compilazione e' automatico E' MEGLIO

    9) la "portatbilita'" di un linguaggio e' una comodita'/neccessita' di chi sviluppa codice per motivi professionali, NON per chi usa il computer personale per fare i suoi esercizi

    10) la presenza di un virtual machine (in Python, Java, .NET, ...) NON E' un problema ne' una limitazione: tutto dipende da che cosa uno ci deve fare. Per realizzare applicazioncine per uso didattico, non cambia assolutamente nulla

    Quindi, ad esempio, partire da "Lazzarus" rappresenta l'ESATTO OPPOSTO di quello che dice @nicolap a cui non piace Python perche' lo considera una schifezza di linguaggio.

    Quindi, come si posiziona Python nei confronti di Pascal/Object Pascal/Free Pascal?

    Python e' 10/10 (manco Java o C# arrivano a tanto )

    Pascal/Object Pascal/Free Pascal ha le seguenti limitazioni:

    1) presenta sovvrastrutture (la Unit, ad esempio)
    2) e' un linguaggio tipato, COSA OTTIMA, ma non necessaria
    3) si porta dietro ancora il concetto di puntatore (concetto caro al tempo dei dinosauri )
    4) la bibliografia e' infinitesima rispetto a quella di Python
    5) con Python uno puo' giocare anche con le reti neurali, basta scaricare la libreria (Tensorflow) e leggere qualche libro
    6) non ha un libreria molto ricca (quella di python e' sterminata)
    7) l'IDE Lazarus parte dall'interfaccia utente (e' un RAD - Rapid Application Development), fatto che e' stato abbandonato da TUTTI gli IDE di ultima generazione, perche' induce il programmatore a ragionare in termini di "cosa faccio quando premo il bottone" invece di "che cosa deve fare il programma e come lo visualizzo" (la classica architettua "Model View Controller")

    Quindi, mi arrischierei a dire che SO ESATTAMENTE come dovrebbe essere un linguaggio di programmazione PER USO DIDATTICO

    Ovviamente, ben vengano le osservazioni contrarie
    Ma affermazioni del tipo "Pinco e' una schifezza" sono d'effetto, anche condivisibili, ma non spiegano PERCHE" e' una schifezza
  • Re: NetBeans

    Trovo interessante il tuo riassunto ,per quanto riguarda il punto 2 secondo me è utile che chi si accinge ad imparare a programmare conosca il concetto di tipo di dato da subito,almeno quelli primitivi , anche solo interi e stringhe per iniziare
  • Re: NetBeans

    Buongiorno a tutti...
    ...e la ruota giraaa....
    mi sembrava di aver capito di dovermi buttare direttamente su Python per ottimizzare i tempi di studio e tentare in tempi "rapidi" l'entrata nel mondo del lavoro! ovviamente come assemblatore, perché come programmer ci vuole tempo! , ma sto leggendo che non è così!!! io avevo programmato di tentare di imparare un qualche linguaggio appetibile sia per uso didattico (imparare a programmare) e sia per tentare di lavorare, entro la fine di Giugno/Luglio più o meno!
    Ma da quello che mi state scrivendo voi, credo che abbia fatto male i conti. giusto??
    1) devo iniziare con basic, o addirittura con assembler???
    2) dopo passo a Pascal(delphi gratuito), o parto direttamente dal Pascal (e sue varianti), lasciando perdere 1 ???
    oppure ha ragione gian82 ne scelgo uno tra quelli menzionati tra questi post, basta che inizio a programmare??
    però devo tener conto dei linguaggi didattici, io son crudo della materia...
    allora cosa dite basic o assembler????
    grazie
  • Re: NetBeans

    >>>sia per uso didattico (imparare a programmare) e sia per tentare di lavorare
    prova a cercare in un sito di offerte di lavoro( indeed od altri ) "programmatore pascal" oppure "programmatore c#" oppure "programmatore python" oppure "programmatore altrolinguaggio" così ti fai un idea di cosa chiede il mercato
  • Re: NetBeans

    migliorabile ha scritto:


    Visto che NESSUNO ha risposto alla domanda su QUALI DOVREBBERO ESSERE LE CARATTERISTICHE che un linguaggio di programmazione dovrebbe avere per essere un buon linguaggio per uso DIDATTICO ("sentito dire" ?? )
    Per forza, sarebbe un po' OT: la richiesta era un'altra.
    2) essere un linguaggio tipato e' una STRA-OTTIMA cosa, ma introduce un livello di difficolta' che, all'inizio, uno si puo' anche risparmiare, visto che si puo' anche evitare. Quindi un linguaggio NON TIPATO e' MEGLIO
    A parte l'uso sballato dei termini (da un programmatore si richiede un po' di precisione...), la tua è un'opinione. Non la condivido per niente.
    3) avere il garbage collector: gestire la memoria direttamente (con i famigerati PUNTATORI) e' sempre stato un bagno di sangue, ed introduce un livello di complessita' nella comprensione di un linguaggio da non sottovalutare. Quindi NON DOVER gestire la memoria direttamente E' MEGLIO, se poi scompare anche il concetto di PUNTATORE, e' "PIU' MEGLIO"
    Ma tu con che linguaggi lavori (cioè ti pagano...)???
    6) avere una libraria ricca di funzionalita': sia la libreria fornita a corredo del linguaggio, sia come librerie di terze parti (per Python, la libreria e' STERMINATA)
    Quantità vs qualità... sei un pollo!
    7) NON PARTIRE dall'interfaccia utente: per imparare a programmare si deve partire dalle stupidissime applicazioni da linea di comando, NON dall'interfaccia utente che richede conoscere/comprendere un paradigma di programmazione decisamente sofisticato
    Indubbiamente capire le complessità dietro una qualsiasi GUI richiede uno sforzo notevole ma se si va per passi non si diventa matti. D'altra parte bisogna pur arrivarci!
    un linguaggio interpretato e' piu' semplice da utilizzare, perche' non richiede il passo di compilazione, ALTRO concetto che chi si avvicina alla programmazione dovrebbe digerire, ma la cui cosa non e' neccessaria. Ma un linguaggio compilato per il quale il passo di compilazione e' automatico E' MEGLIO
    Altra boiata fenomenale! Con un ambiente decente non c'è alcun problema, fa tutto "lui".
    Quindi, ad esempio, partire da "Lazzarus" rappresenta l'ESATTO OPPOSTO di quello che dice @nicolap a cui non piace Python perche' lo considera una schifezza di linguaggio.
    Questa proprio te la potevi risparmiare. Secondo me Lazarus rappresenta un buon inizio, se si usa Linux o OS-X. Altrimenti ritengo che la versione 6 o 7 di Delphi rappresenti una scelta migliore perché l'ambiente è più semplice rispetto alle versioni più recenti e contiene tutto quello che serve per un principiante.
    Pascal/Object Pascal/Free Pascal ha le seguenti limitazioni:

    1) presenta sovvrastrutture (la Unit, ad esempio)
    2) e' un linguaggio tipato, COSA OTTIMA, ma non necessaria
    3) si porta dietro ancora il concetto di puntatore (concetto caro al tempo dei dinosauri )
    4) la bibliografia e' infinitesima rispetto a quella di Python
    5) con Python uno puo' giocare anche con le reti neurali, basta scaricare la libreria (Tensorflow) e leggere qualche libro
    6) non ha un libreria molto ricca (quella di python e' sterminata)
    7) l'IDE Lazarus parte dall'interfaccia utente (e' un RAD - Rapid Application Development), fatto che e' stato abbandonato da TUTTI gli IDE di ultima generazione, perche' induce il programmatore a ragionare in termini di "cosa faccio quando premo il bottone" invece di "che cosa deve fare il programma e come lo visualizzo" (la classica architettua "Model View Controller")
    1) Sbagliato. Le unit sono strumenti di partizionamento del codice (come le librerie) e, una volta capite, sono uno strumento semplice ed efficiente.
    2) Si dice "tipizzato"; cosa, secondo molti insegnanti, indispensabile per imparare a programmare in maniera decente.
    3) Finché ci sarà la memoria ci saranno i puntatori! In realtà non è indispensabile usarli ma "fa bene" sapere che ci sono e a cosa servono. Il fatto che poi il compilatore e il linguaggio li nascondano non significa che puoi rimanere un asino...
    5) Ma quanti anni hai??? Se vuoi fare il tifo per un linguaggio hai sbagliato forum.
    6) Evidente non sai di cosa parli. Oltre al fatto che questi sono aspetti più marginali, dal punto di vista didattico.
    7) È ufficiale: sei pazzo!
    Ma affermazioni del tipo "Pinco e' una schifezza" sono d'effetto, anche condivisibili, ma non spiegano PERCHE" e' una schifezza
    Non sempre c'è il tempo/vale la pena di rispondere per esteso. La sintesi è una qualità ancora sottostimata
    N
  • Re: NetBeans

    Crazy Electron ha scritto:


    Buongiorno a tutti...
    ...e la ruota giraaa....
    mi sembrava di aver capito di dovermi buttare direttamente su Python per ottimizzare i tempi di studio e tentare in tempi "rapidi" l'entrata nel mondo del lavoro! ovviamente come assemblatore, perché come programmer ci vuole tempo! , ma sto leggendo che non è così!!! io avevo programmato di tentare di imparare un qualche linguaggio appetibile sia per uso didattico (imparare a programmare) e sia per tentare di lavorare, entro la fine di Giugno/Luglio più o meno!
    Ma da quello che mi state scrivendo voi, credo che abbia fatto male i conti. giusto??
    1) devo iniziare con basic, o addirittura con assembler???
    2) dopo passo a Pascal(delphi gratuito), o parto direttamente dal Pascal (e sue varianti), lasciando perdere 1 ???
    oppure ha ragione gian82 ne scelgo uno tra quelli menzionati tra questi post, basta che inizio a programmare??
    però devo tener conto dei linguaggi didattici, io son crudo della materia...
    allora cosa dite basic o assembler????
    grazie
    Lascia perdere: imparare a programmare richiede tempo e fatica.
    Dimentica "assembler" (il termine corretto sarebbe "assembly"): è un altro pianeta!

    Rileggiti con cura tutti i post precedenti e cerca di capire quale sia il consiglio più decente.
  • Re: NetBeans

    Non ho capito nicolap devo lasciar perdere a priori lo studio del linguaggio di programmazione????
  • Re: NetBeans

    Nicolap credo che mi debba buttare sul basic...
  • Re: NetBeans

    L'acronimo BASIC significa : "Beginner's All purpose Symbolic Instruction Code" letteralemte "codice di istruzioni simboliche generali per principianti" dice wikipedia ,

    >>>"credo che mi debba buttare sul basic" ,
    senza un manuale ti butti veramente :

    http://vbscuola.it/VB2010/A_Scuola_con_VB2010.pd per te i capitoli più importanti sono 1,2 e da 13 a 22 ,è un manuale gratuito,più di mille pagine e ci sono anche degli esercizi , forse ci sono altri manuali gratis ed in italiano sul basic ,prova a cercare anche un pò tu su google e poi eventualmente chiedi un opinione su quanto hai trovato
  • Re: NetBeans

    Crazy Electron ha scritto:


    Non ho capito nicolap devo lasciar perdere a priori lo studio del linguaggio di programmazione????
    No, mi spiego meglio. Stai facendo un gran casino, leggi in maniera approssimativa quello che ti scriviamo e tiri delle conclusioni sbagliate.
    Intanto sei TU che devi decidere, non noi.
    Poi, ti sono stati dati dei link, li hai guardati? Se si, riporta le tue prime impressioni (si chiama "feedback" ed è un concetto centrale, non solo dell'informatica). Se non li hai ancora guardati, FALLO!
  • Re: NetBeans

    F28 Ho capito ragazzi
    grazie a tutti
  • Re: NetBeans

    Se hai qualche problema operativo prova a scrivere al forum
  • Re: NetBeans

    @ Crazy Electron

    Dal tuo ultimo post si intuisce la tua confusione piu' totale.
    Sinceramente se pensi d'imparare anche a programmare in Basic in 5 mesi per un uso lavorativo, sei completamente fuori strada.

    Poi non ho capito bene una tua frase dove dici che vuoi imparare a programmare non per fare il programmatore ma per fare l'assemblatore !!!
    Ti potresti spiegare meglio ?

    Per un uso esclusivamente didattico, oggi, il Pascal potrebbe rimanere ancora un validissimo linguaggio, ma se intendi sfruttare successivamente quello che vorresti imparare anche per il lavoro, allora devi orientarti verso:

    sviluppo software
    - Python
    - C++
    - C sharp
    - Java

    sviluppo internet
    - HTML
    - CSS
    - Javascript
    - PHP

    Poi a tutto questo devi aggiungere, anni e anni di studio vero anche di altre materie attinenti l'informatica, maggiormente dovresti avere una buona infarinatura di solide basi matematiche.
    Possedere una forte capacita' logica/intuitiva, sopratutto orientata verso il problem solving.
    Tanta, ma tanta pazienza... metti in conto di dover studiare anche la notte.
    Tanta, ma tanta curiosita' per il mondo informatico in genere e per la sulozione di problemi logici.

    In ultimo ma di non meno importanza, perche' utilissimo per lo sviluppo della logica:
    - approfondita conoscenza dell'algebra di Boole
    - conoscenza dei diagrammi di flusso e loro utilizzo a livello didattico

    Con queste cose inizi appena a capire e intuire come si sviluppa e lavora nel nostro ambiente, perche' sono proprio le basi, le fondamenta su cui poi tu decidi cosa sei in grado di fare in futuro.

    E credimi, sono stato molto sintetico nella spiegazione
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