Memoria dei numeri lotto

di il
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Memoria dei numeri lotto

Mi riferisco al blog: https://www.iprogrammatori.it/forum-programmazione/programmatori/algoritmi-riduzione-utili-per-gioco-numerico-t18743.html#p8505497

C'è ancora chi sostiene che "i numeri non hanno memoria quindi puntare sui ritardi è pura follia".

Premetto che comunque è pura follia puntare cifre folli, ma non lo è se ci si vuole semplicemente divertire e si usano gli spiccioli (altrimenti diventa un lavoro che potrebbe essere produttivo se fatto seriamente e rispettando vincoli strettissimi, ma non certo per arricchirsi e che richiede una buona e certa base finanziaria).

Cercherò di utilizzare un linguaggio elementare, in modo che chiunque possa comprendere ciò che sto per scrivere, ed eventualmente contestare con altrettanta semplicità.

Sarebbe vero che i numeri non posseggono memoria SOLO se si parlasse di TUTTI gli infiniti numeri, che tuttavia devono soddisfare una regola elementare: con un numero infinito di estrazioni, tutti i numeri saranno usciti un numero di volte identico, cioè infinito.

Però restringendo gli ambiti le cose cambiano radicalmente: su cento estrazioni di cento numeri ad esempio, potrebbe esserci il numero mai uscito e quello sempre presente; qualcuno se la sente di affermare che alla 101-ma estrazione essi saranno ancora assente il primo e presente il secondo? potrebbe essere, ma è poco probabile e lo è sempre meno proseguendo con le estrazioni.

Di fatto, non sono i singoli numeri ad aver memoria, ma le loro uscite e le combinazioni; il massimo ritardo per un numero su ruota del lotto è di poco superiore a 200 estrazioni e tale limite, raggiunto alcuni anni fa, è ancora insuperato. Mi aggancio a questo e faccio un ulteriore esempio: il record dei cento metri piani è stato abbassato sotto i 9 secondi parecchi anni fa, e ce ne sono voluti moltissimi prima che ciò avvenisse. Quanto tempo ci vorrà per un nuovo record? ma soprattutto, si potrà mai arrivare ad un tempo zero (cioè partire ed arrivare nello stesso istante)? Quanto tempo ci vorrà per un nuovo massimo ritardo? Si potrà mai arrivare a che quel numero non esca mai più da qui all'eternità? Vale la pena ricordare che siamo in ambito "chiuso", di soli 90 numeri e non certo in un ambito molto vasto tantomeno infinito; a conferma, basta confrontare la tabella delle frequenze, dove la differenza tra il più ed il meno presente non è abissale e, calcolata la media di tali frequenze, lo scarto da essa per ciascun numero è assai limitato e va pure riducendosi nel tempo.

E' possibile trasformare tutto questo discorso in un linguaggio matematico-statistico che, pur rendendolo rigoroso solo per coloro che già lo sanno, avrebbe solo l'effetto di allontanare i lettori.

Vale la pena ripetere, fino alla noia, che l'unica certezza è quella che giocare per arricchirsi, per chi non ha capitali infiniti (cioè nessuno), porta alla rovina.

60 Risposte

  • Re: Memoria dei numeri lotto

    Un discorso che non ha né capo né coda ... ma si è liberi a questo mondo ... (Jno ?)
  • Re: Memoria dei numeri lotto

    Fanno sempre piacere le critiche intelligenti
  • Re: Memoria dei numeri lotto

    Beh, se uno paragona il ritardo di un numero in una serie di estrazioni indipendenti, al record di una corsa legata alle prestazioni muscolari di un essere umano, non può attendersi critiche intelligenti ...

    Se vuoi una critica intelligente, non leggere le mie risposte ma solo la mia firma e quello che diceva De Finetti ... altrimenti, buona fortuna (è il caso di dirlo ...).
  • Re: Memoria dei numeri lotto

    Pensavo di averla ricevuta, una risposta intelligente, almeno la rima.
  • Re: Memoria dei numeri lotto

    Ok ... ho detto la mia e chiudo qui il discorso per evitare lunghi e veramente inutili "flame" come quelli con Jno ...
  • Re: Memoria dei numeri lotto

    "Messaggioda oregon » 31 gen 2016, 17:27

    Ok ... ho detto la mia e chiudo qui il discorso per evitare lunghi e veramente inutili "flame" come quelli con Jno ... Spero che qualcuno ti dia migliori risposte.
    "

    ...

    è probabile
  • Re: Memoria dei numeri lotto

    Ad essere educati e propositivi non ci si guadagna, date le risposte che si ottengono. Quindi ritieni ritirato quel mio augurio.
  • Re: Memoria dei numeri lotto

    Sgamo ha scritto:


    C'è ancora chi sostiene che "i numeri non hanno memoria quindi puntare sui ritardi è pura follia".
    Continuo a sostenerlo pure io (se il gioco è fair, ovviamente tralasciando "truccature" e roba simile)
    Però restringendo gli ambiti le cose cambiano radicalmente: su cento estrazioni di cento numeri ad esempio, potrebbe esserci il numero mai uscito e quello sempre presente; qualcuno se la sente di affermare che alla 101-ma estrazione essi saranno ancora assente il primo e presente il secondo?
    Io sì, me la sento di affermarlo. Anche alla 1.000esima o milionesima o quello che vuoi (sempre sotto l'ipotesi di fairness).

    Pensa che un sacco di matematici coi contricazzi ha passato una vita a studiare i giochi d'azzardo, anzi direi che la statistica nasce essenzialmente proprio a tal fine.

    Temo però che tu confonda statistica col calcolo delle probabilità, che sono due "cose" ben diverse (ai miei tempi anche due esami ben diversi)

    PS il record dei 100 non è sotto i 9, è poco sopra i 9.50
  • Re: Memoria dei numeri lotto

    La legge dei grandi numeri dice che proseguendo con le estrazioni, tutti i 90 numeri del lotto arriveranno ad avere un uguale numero di uscite, o comunque estremamente ravvicinato e che comunque tende all'identità raggiunta proprio, e con assoluta certezza, all'infinito.
    Cominciamo con introdurre un tanto semplice quanto efficace parametro che, assieme alla media, ha la capacità di rappresentare un fenomeno.
    Si tratta della "deviazione standard", molto simile (o uguale in determinate condizioni) allo "scarto quadratico medio" un po' più lungo da dire ma più facile da tenere a mente e comprendere cosa rappresenta, soprattutto per chi vi si imbatte per la prima volta: si tratta di determinare la media aritmetica (due polli mangiati da due persone fanno un pollo a testa, indipendentemente da chi si abbuffa e chi digiuna) di una serie di rilevamenti, quindi, determinato lo scarto da tale media di ciascuna rilevazione, elevata al quadrato (sia per eliminare l'eventuale segno negativo ma anche per esaltare le differenze che sono ciò che conta) sommata con tutte le altre e divisa per il numero delle rilevazioni stesse, si ottiene un parametro (senza segno) che indica quanto i singoli dati variano dalla media, cioè se si ha a che fare con un insieme abbastanza omogeneo o stiamo analizzando, papale papale, mele con pere.

    C'è già un buon numero di estrazioni nello storico (troppo poche ancora per poter parlare di grandi numeri ma sufficienti per intuire le tendenze) ed è possibile non solo estrarre una deviazione standard che riesce a dare molte informazioni a conferma di quanto già detto, ma ad ogni estrazione aggiunta è anche possibile vedere che la tendenza è quella attesa e va verso una inevitabile omogeneità.

    D'altronde basta una sola considerazione comprensibile da chicchessia anche senza alcuna preparazione statistica: per quanto non si possa mai escludere, su una stessa ruota, quante volte di seguitò può essere lecito supporre che vengano estratti gli stessi cinque numeri, e nell'identica posizione? una volta? due? mille? Tutto possibile, certo, ma con quale realistica probabilità?

    Ripeto, non è una singola estrazione ad aver memoria, ma una sequenza -ordinata temporalrmente- di una serie di estrazioni.

    E per sfidare il caso è sufficiente anche un solo euro, o nemmeno quello se basta la soddisfazione di averlo azzeccato, con l'aggiunta di un bel pernacchione verso ch spera di far soldi con la tassa, appunto e come cita il Saggio Oregon, sull'imbecillità.

    Tutto il mondo è sempre rappresentabile coi numeri, e giocare con essi è un bel divertimento; permettono di penetrare nei fenomeni ed insegna anche a non farsi gabbare da chi ne utilizza solo una parte.
  • Re: Memoria dei numeri lotto

    Semplicemente stai distorcendo il significato dei termini che citi al fine di giustificare la tua tesi.

    Un conto è dire che una lunga sequenza di estrazioni uguali ha meno probabilità di verificarsi rispetto ad una sequenza più corta, un altro conto è dire che una sequenza lunga ha meno probabilità di "allungarsi" rispetto ad una breve.

    Prendi ad esempio il lancio di una moneta. Su un lancio, la probabilità che esca testa è 1/2, su due è (1/2)*(1/2)=1/4, su 8 lanci è 1/256. Quindi la probabilità che escano 8 teste di seguito è molto più bassa della probabilità che ne escano 2 o 3 di seguito.

    Tuttavia, data una sequenza di 8 teste, qual è la probabilità che esca di nuovo testa? 1/2.

    E qual è la probabilità che su 2 lanci di moneta, esca almeno una volta croce? Basandosi sul teorema della probabilità totale () si può affermare che è (1/2)+(1/2)-(1/4)=3/4, e aumenta all'aumentare del numero di lanci, ma senza mai arrivare a 1.

    Quindi, tornando al gioco del lotto, si può affermare che se punti 100 volte sullo stesso numero hai una probabilità che esca almeno una volta maggiore che nel caso in cui ci punti 10 volte, tuttavia, data una assenza di un dato numero per 100 estrazioni, la probabilità che alla 101-esima estrazione esca proprio quel numero è esattamente la stessa che ha qualsiasi altro numero.
  • Re: Memoria dei numeri lotto

    Alè ecco uno dei soliti discorsi.
    confusione tra statistica e calcolo delle probabilità.
    qual'è la probabilità che esca una sequenza ordinata, ad esempio 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10? la stessa di qualsiasi altra.
    qual'è la probabilità che essendo uscito per 1000 volte di fila il numero 1, esca ancora 1?
    Risposta: sempre quella, 1/90
    Qual'è la probabilità che esca per 1000 volte di fila il numero 1?
    lo lascio per esercizio: come diceva uno dei miei miti "è banale"

    PS invito a cercare di cogliere la differenza tra le domande (e risposte). sembrano analoghe, ma non lo sono.
  • Re: Memoria dei numeri lotto

    +m+ ha scritto:


    alè ecco uno dei soliti discorsi.
    confusione tra statistica e calcolo delle probabilità.
    qual'è la probabilità che esca una sequenza ordinata, ad esempio 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10? la stessa di qualsiasi altra.
    qual'è la probabilità che essendo uscito per 1000 volte di fila il numero 1, esca ancora 1?
    Risposta: sempre quella, 1/90
    Qual'è la probabilità che esca per 1000 volte di fila il numero 1?
    lo lascio per esercizio: come diceva uno dei miei miti "è banale"

    PS invito a cercare di cogliere la differenza tra le domande (e risposte). sembrano analoghe, ma non lo sono.
    A chi volevi rispondere? Non sono le stesse cose che ho scritto io?
  • Re: Memoria dei numeri lotto

    Il dato sotto esame non è il numero che uscirà, ma il suo ritardo o la sua frequenza.

    E questa, guarda caso, fa proprio uso della memoria, eccome!
  • Re: Memoria dei numeri lotto

    Sgamo ha scritto:


    Il dato sotto esame non è il numero che uscirà, ma il suo ritardo o la sua frequenza.
    E questa, guarda caso, fa proprio uso della memoria, eccome!
    Assolutamente no. Il singolo tempo di attesa è impredicibile per definizione: ritenere il contrario implica unicamente una grossolana incomprensione sia dei concetti essenziali di fenomeno stocastico e probabilità soggettivistica (concettualizzata appunto da quel Bruno de Finetti che Oregon cita nella sua tagline) che delle capacità e applicabilità dei metodi probabilistici in statistica predittiva, ovvero la sorella debole della banale statistichetta descrittiva.

    Francamente però temo che questi concetti e la matematica sottesa siano totalmente fuori portata di chi fa discorsi del genere, e certo io non ho tempo per colmare le lacune di chi non ha sostenuto neppure uno straccio di esamino di probabilità e statistica all'Università. Per cassare definitivamente tali vaneggiamenti, perché di questo si tratta, non occorre certo scomodare uno specialista: basterà una trasmissione per ragazzi con tre giovanissimi ricercatori di Tor Vergata, che usano un linguaggio sicuramente più comprensibile ed elementare.
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