Weierstrass ha scritto:
+m2+ ha scritto:
Facciamo qualche esempio concreto?
Gli esempi concreti te li si era anche fatti, il problema è che non li vuoi accettare perché sai tutto tu.
Non è capitato nel mio percorso professionale => non serve a nessuno.
Ragionamento che fa il paio con il teorema Bocelli: non conosco nessun ammalato di Covid => il Covid non esiste.
Ognuno ha la sua esperienza.
Ci sono quelli per i quali l'università è stata una sofferenza, quelli che lo facevano nel tempo libero.
Il ragionamento però è banale: non essendo una professione regolamentata (ordine/albo) il FATTO è che non serve alcun titolo.
Se volessi certificare un impianto elettrico, non potrei farlo.
Men che meno fare la revisione a una caldaia
Il ragioniere/perito diventato guru l'abbiamo conosciuto tutti.
Beh non proprio tutti.
...Ma il mondo è cambiato e probabilmente quelle figure non esisteranno più...
Non so davvero perchè non dovrebbero esistere.
Nei colloqui si guarda il CV (5 secondi), la laurea (2 secondi), il voto di laurea (0.5 secondi).
Poi si comincia con le domande.
Non so quali ambienti frequenta, ma non ho mai e poi mai visto nessuno commosso davanti a un CV con una laurea, inginocchiarsi e baciare il foglio ammirato.
Ma proprio nessuno.
Il massimo che mi è capitato "ah, ha studiato con Tizio? Pure io. Come sta? E' morto 10 anni fa. Vabbè sono i casi della vita, era una carogna/era in gamba".
Comunque relax, non devo convincere nessuno.
Ci pensa già il mondo del lavoro.
Studiate fino a 40 anni, prendete 20 lauree, dottorati, master e sticazzi.
Poi andate a lavorare per 1/3 meno delle segretarie di mia sorella (per dire)