Master I livello vs Magistrale

di il
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67 Risposte - Pagina 3

  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Se vuol fare il programmatore si.
    Avrà inquadramento e stipendio dignitoso.
    Nulla più di un operaio o commesso o magari professore scuola.
    Con la magistrale non avrà stipendio maggiore.
    Nulla di male ma basta saperlo
    La svolta avviene con inquadramento dirigenziale
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Già me la immagino la scena al colloquio
    "Ma come mai ha abbandonato dopo la triennale nonostante i buoni risultati?"
    "Perché la laurea magistrale non insegna quasi niente di utile"
    "E come fa a dirlo senza aver frequentato?"
    "Me l'ha detto un mio amico dottore magistrale!"
    "Capisco. Guardi io non posso valutare, però tenga presente che l'azienda che mi ha dato l'incarico ha indicato espressamente una laurea magistrale - come quella del suo amico - come requisito preferenziale"
    "Io punto a un inquadramento dirigenziale"
    "Sì ma noi stiamo cercando una figura junior"
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Ragazzi io comunque quando parlavo di stipendi ovviamente non intendevo da neolaureato, ma dopo un po di esperienza. Però perdonatemi una riflessione, io quando ho parlato di lavoro e di stipendi ho dato per scontato il fatto che cmq questo lavoro rappresenta prima di tutto una passione ecc, ma ovviamente ad un certo punto della propria vita.. ok la passione però insomma è necessario monetizzare. Voi mi dite che indipendentemente dal titolo di studio che sia magistrale o triennale per guadagnare qualcosa di interessante l'unico modo è ricoprire un ruolo dirigenziale?
    Siamo destinati a stipendi da fame?
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Qualcuno dovrà pur fare il quadro o il dirigente per meriti e non perché si è sposato la figlia del capo, altrimenti le aziende collasserebbero...
    Per guadagnare subito quelle cifre devi andare all'estero, ad esempio Canton Ticino.
    Comunque l'artefice del tuo destino sei tu
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Weierstrass ha scritto:


    Qualcuno dovrà pur fare il quadro o il dirigente per meriti e non perché si è sposato la figlia del capo, altrimenti le aziende collasserebbero...
    Per guadagnare subito quelle cifre devi andare all'estero, ad esempio Canton Ticino.
    Comunque l'artefice del tuo destino sei tu
    Ripeto che non ho mai pensato minimamente di guadagnare quelle cifre, ma semplicemente di guadagnarle nel corso della mia carriera.

    Beh comunque ci sono migliaia di variabili che influenzano una carriera. Sicuramente non moriremo di fame in questo settore, anche perché abbiamo parlato solo di posti aziendali/consulenza, ma non dimentichiamo anche del lavoro in proprio, oppure sfruttare le proprie competenze per avviare un attività online tipo shop ecc, insomma ci sono varie strada da poter intraprendere .
    Spero solo di capitare al posto giusto al momento giusto e di farmi valere in qualsiasi contesto.

    Non mi è tanto chiaro quando si parla di quadro.
    Cosa cambia dal dirigente?
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Il quadro è l'ultimo livello del dipendente. È autonomo su tutto ma deve rispettare le direttive dei dirigenti. Spannometricamente è il livello in cui si inizia a guadagnare le cifre nette di cui parli
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    +m2+ ha scritto:


    L'università andrebbe presa seriamente e possibilmente andrebbe terminata in tempi ragionevoli (possibilmente con buoni risultati).
    Mah, una cdl del tutto inutile, nel senso non richiesto per fare un certo lavoro, ha una utilità assolutamente modesta, attenuata addirittura.
    Insegna pochissimo di quello utile, riempie di nozioni perfettamente abbandonate il giorno dopo, non dà nessuna "forma mentale" (buzzword che non significa nulla, a parte non so cosa dire e sparo a casaccio).
    Quasi sempre è fatta con docenti modestissimi su progettini banali che un liceale intraprendente ben potrebbe fare in piena autonomia.
    Non avendola frequentata non ho elementi per giudicare il livello delle università italiane e posso credere a quello che affermi anche se mi risulta difficile pensare che siano tutte uguali, mi sembra anche sbagliato affermare così categoricamente che non servano a nulla. A questo punto allora con un bel diploma in informatica, con la conoscenza di: un paio di linguaggi di programmazione, di SQL, dell'algebra booleana e avendo una qualche idea di come funziona un PC sei a posto (scusa sto estremizzando ma è per illustrare meglio il mio pensiero).
    Ma la mia frase citata ha anche questo significato: hai deciso di proseguire? Bene, però sii serio e coerente con te stesso. Oltre che naturalmente verso chi ti sostiene in questa avventura, devi dimostrare a te stesso in primis che sei in grado di prenderti un impegno e di portarlo a termine nel modo migliore. In altre parole devi diventare un professionista, cioè uno che ha abbastanza maturità e carattere per affrontare il mondo del lavoro ad un certo livello.
    Magari fosse così.
    Una fetta grande assai è semplicemente... fortuna/sfortuna.
    Ricopre un ruolo fondamentale nella vita in generale, e nella vita lavorativa in particolare.
    Certo, come ho accennato anch'io il fattore C aiuta però non è tutto. Io non so quanti anni hai ed il tuo percorso lavorativo quindi non ti voglio certo convincere, però ti posso dire che sono più di 40 anni che lavoro ed ho collaborato con molti giovani diplomati e laureati, in diversi casi li ho anche formati.
    Bene, sono d'accordo con te nell'affermare che chi ha appena finito le scuole ha solo una vaga idea di cosa sia realmente il mondo del lavoro, però ho notato una certa differenza nel modo di approcciare le situazioni lavorative da parte di chi aveva un background culturale di un certo tipo e chi no.
    I migliori con i quali ho avuto a che fare sono quelli che, semplifico naturalmente, hanno adottato la strategia:
    Ok, ho studiato, ho tante nozioni in testa, adesso per favore aiutami tu ad estrarle dal mio cervello per metterle in pratica e vedrai che qualcosa di buono ne uscirà.
    Forse la "forma mentis", espressione che mi sembra di aver capito ti sta un po' indigesta consiste proprio in questo.
    Poi naturalmente ci sono le "capre" ma questa è una categoria trasversale al titolo di studio...
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Lavoro da 34,5 anni, ma davvero questi magici vantaggi dovuti alla formazione universitaria italiana non li ho mai avuti.
    saró stato sfortunato, può darsi.
    Certo parlando per lavoro con professori di ogni genere, compresi presidi di facoltà e dipartimenti, le valutazioni di chi ci lavora nelle università sono DECISAMENTE più severe delle mie.

    Quando va bene i nuovi laureati sono ritenuti una manica di cretini.
    Quando va bene.

    Forma mentis è sinonimo di snake oil.
    Infatti se chiedi a qualcuno di spiegare esattamente cosa sia, come si acquisisca, e cosa consenta, le risposte diventano zoppicanti.
    Quando va bene
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    +m2+ ha scritto:


    Lavoro da 34,5 anni, ma davvero questi magici vantaggi dovuti alla formazione universitaria italiana non li ho mai avuti.
    saró stato sfortunato, può darsi.
    Certo parlando per lavoro con professori di ogni genere, compresi presidi di facoltà e dipartimenti, le valutazioni di chi ci lavora nelle università sono DECISAMENTE più severe delle mie.

    Quando va bene i nuovi laureati sono ritenuti una manica di cretini.
    Quando va bene.

    Forma mentis è sinonimo di snake oil.
    Infatti se chiedi a qualcuno di spiegare esattamente cosa sia, come si acquisisca, e cosa consenta, le risposte diventano zoppicanti.
    Quando va bene
    Dal punto di vista della carriera il foglio ti è servito? (fogli = laurea / magistrale)
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Weierstrass ha scritto:


    Già me la immagino la scena al colloquio
    "Ma come mai ha abbandonato dopo la triennale nonostante i buoni risultati?"
    "Perché la laurea magistrale non insegna quasi niente di utile"
    "E come fa a dirlo senza aver frequentato?"
    "Me l'ha detto un mio amico dottore magistrale!"
    "Capisco. Guardi io non posso valutare, però tenga presente che l'azienda che mi ha dato l'incarico ha indicato espressamente una laurea magistrale - come quella del suo amico - come requisito preferenziale"
    "Io punto a un inquadramento dirigenziale"
    "Sì ma noi stiamo cercando una figura junior"
    Bellissima
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    DrBeat1926 ha scritto:


    Siamo destinati a stipendi da fame?
    Con 20 anni di esperienza, un Dottorato e lavoro all'estero, NO. I 100.000+ all'anno sono tranquillamente raggiungibili.
    Con una triennale, lavoro in Italia, SI.
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    Il fattore C funziona sempre, MA c'e un MA.

    Sai che fregatura essere al posto giusto, al momento giusto e non poter sfruttare l'occasione per una scelta (sbagliata? ) fatta in precedenza?

    L'univ non e' la panacea di tutto. Puo' non servire a niente. Ma uno impara qualcosa che mette nella sua cassetta degli attrezzi.
    Magari non la userà mai o magari si.

    MA SE c'è la puoi usare, se NON c'è NON la puoi usare.
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    @DrBeat: NON ESISTE LA RISPOSTA DEFINITIVA.

    Ad alcuni non è servita, ad altri si.
    Caso mai il problema si pone se ti dovesse servire e non c'e' l'hai
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    DrBeat1926 ha scritto:


    Dal punto di vista della carriera il foglio ti è servito? (fogli = laurea / magistrale)
    Per nulla.
    Il titolo di "dottore" era per me indispensabile, avendo una sorella maggiore ingegnere.
    Come nella F1 il primo "avversario" è... il compagno di squadra (o i fratelli)

    L'unico informatico che ritengo al mio livello, tra quelli che ho conosciuto (non tutto il mondo), comprendendo comunque professori universitari ordinari, vicepresidenti ordini ingegneri, presidi facoltà ingegneria,
    ingegneri a capo del PCT, docenti politecnico con cattedra al MIT (sì, anche uno di questi)... è ... un ragioniere programmatore.

    "Scommetterei" senza battere ciglio su di lui contro ogni singolo ordinario di informatica o ingegneria italiano (nell'area di sua competenza).
    Così come farei per un (ex, ormai il tempo passa) "ex" bimbominkia uzbeco e così via.

    Versione breve: non è il pezzo di carta che certifica l'informatico.

    Ecco perchè, paradossalmente, per tornare alla domanda del thread, avendone i soldi opterei... per il master, invece che per la specialistica (fossi proprio costretto a scegliere).

    Perchè anche se identici (stessi docenti, stessi luoghi, stessi metodi) con la seconda ci saranno una 20ina di esami sulla "qualunque", mentre per il primo una mezza dozzina ma - almeno - mirati a un certo ambito.

    Ovviamente le stesse cose si possono imparare nello stesso tempo, a costo praticamente zero, ma questo è altro discorso.
  • Re: Master I livello vs Magistrale

    migliorabile ha scritto:


    Ma uno impara qualcosa che mette nella sua cassetta degli attrezzi.
    Magari non la userà mai o magari si.

    MA SE c'è la puoi usare, se NON c'è NON la puoi usare.
    Facciamo qualche esempio concreto?
    Pigliamo qualche cdl specialistico, menzioniamo i relativi esamini, relativi programmini di studio, e poi si discute?

    Sennò è utile anche imparare a cucinare (per me sarebbe fondamentale), ballare e così via.
    Magari anche qualche lingua straniera (dannazione il mio russo sta arrugginendo)
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