Magistrale

di il
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34 Risposte - Pagina 2

  • Re: Magistrale

    @Acid anche tu fai l'errore che fa il 99.99999% della gente.

    NON E" COMPITO DELL"UNIVERSITA' insegnare a LAVORARE!
    Perche'?
    Banale, perche' NON ESISTE UN UNICO LAVORO, ma ne esistono INFINITI.

    Compito dell'universita' e' quello di fornirti delle basi che ti permettono di affrontare QUALUNQUE LAVORO.
    Il suo compito e' fornire quei concetti se sono COMPLICATI da imparare da soli.
    A partire da questi concetti, tu poi andare a fare

    - il muratore
    - il web developer
    - il programmatore di sistemi di controllo
    - software per satellity
    - il data scientist
    - il ricercatore
    - ecc

    Non solo, ma puoi passare da un tipo di lavoro ad un'altro SENZA PARTICOLARI DIFFICOLTA', se non la necessita' di aggiornare le conoscenze in base al nuovo settore.

    Tu che sei Webdesigner ti sara' capitato piu' di una volta di dover creare una form con un sacco di campi che possono essere inizializzati o meno e che devono essere convertiti in una query SQL.

    Se se in gamba, ma VERAMENTE IN GAMBA, con un bel bagaglio di conoscenze TEORICHE, sai che puoi usare un'algebra a tre valori per creare una rappresentazione ad albero della query, quindi semplificarla in base ai campi popolati dall'utente, e generare la corrispondente query SQL IN BASE al database che stai utilizzando (SQLServer, Oracle, DB2, MySQL, ...)

    Se sei il classico webdeveloper, avrai scritto il classico codice mediante "concatenazione di stringhe", orrendo/orrido/orripilante e complicato da gestire (oltre che fonte del classico SQLInjection)

    IN TUTTO IL MONDO CONTA aver frequentato una buona universita', se vuoi fare LAVORI SERI/COMPLESSI, ed essere assunto da aziende SERIE.

    NESSUNO assume uno che non possiede l'adeguato bagaglio di conoscenze CERTIFICATO da una qualche entita' terza.

    NON perche' una persona che non ha frequentato l'univ sia stupida, ma perche' per controllare se tale persona ha le competenze necessarie servirebbe una sessione di test di GIORNI, non un'intervista di un'oretta.

    Mentre il FOGLIO DI CARTA emesso da un'universita'/facolta', assicura la controparte che il candidato COME MINIMO ha le competenze che quella facolta' insegna, e quindi l'intervista serve solo per valutare il carattere e aspetti secondari.

    Per fare i lavoretti, non servono nemmeno le superiori!

    E' ovvio che se all'azienda serve uno che abbia la competenza A, assume quello che possiede la competenza A e non quello che possiede la competenza B.
    MA possedere solo la coimpetenza A vuol dire fare per tutta la vita lo stesso lavoro!
    Perche' in quell'azienda non avrai mai la necessita' di imparare la competenza B.

    Pero' dopo 10 anni che fai lo stesso lavoro, ti sarai anche 'stufato'!
    Come potresti fare per cambiare SE NON POSSIEDI NEMMENO LE BASI per poter acquisire la competenza B?

    E' questa la FONDAMENTALE DIFFERENZA tra chi ha fatto l'universita' e l'autodidatta: chi ha fatto l'univ, ed e' ragionevolmente 'smart', puo'
    cambiare settore con una certa facilita'.

    L'autodidatta, in generale, NO!
  • Re: Magistrale

    migliorabile ha scritto:


    @Acid anche tu fai l'errore che fa il 99.99999% della gente.

    NON E" COMPITO DELL"UNIVERSITA' insegnare a LAVORARE!
    Bhè, diciamo che è "questionabile".
    Ad esempio ritieni che un medico non debba imparare a lavorare, nel suo campo, durante gli studi?
    O un ingegnere?
    O un piastrellista?
    Compito dell'universita' e' quello di fornirti delle basi che ti permettono di affrontare QUALUNQUE LAVORO.
    Ahemmm... ricordami di non farmi visitare da uno che la pensa così'
    IN TUTTO IL MONDO CONTA aver frequentato una buona universita', se vuoi fare LAVORI SERI/COMPLESSI, ed essere assunto da aziende SERIE...
    Mi sembra un pochino esagerato.
    Se vuoi farti assumere in Google, Microsoft, Facebook, Oracle, nessuno, ma proprio nessuno, ti chiederà quale università hai frequentato.

    NESSUNO assume uno che non possiede l'adeguato bagaglio di conoscenze CERTIFICATO da una qualche entita' terza.
    Si chiamano "interview".
    NESSUNO, per quanti ne conosco io, assumerebbe chiunque certificato da chiunque altro.
    Senza prima averlo almeno visto e saggiato.
    Più volte.

    ---
    Forse, e dico forse, non si ha una chiara idea di come funzioni il mondo delle assunzioni negli USA (è il mercato che conosco meglio), che è DEL TUTTO DIVERSO da come lo si immagina.
    Il "pezzo di carta" non solo non ha valore legale, in USA.
    Ma neppure esiste (in concreto), a parte medici e (a memoria) gli ingegneri elettrici che hanno un loro albo.

    La "piccola" differenza è che una intervista (in generale ce ne sono da 3 a 7, a seconda dell'impiego) è più simile a un esame universitario italiano, così come lo si intende oggi, rispetto a portare 4 cavolate su un foglietto (il curriculum).

    A nessuno frega nulla se sei il legittimo discendente della Scuola di Hokuto, ma se lì, sui due piedi, sai fare quello che ti chiedono.

    Anche se vieni dalla Tanzania, ma sei in grado di fare quanto ti chiedono, ti assumeranno.
    Altrimenti no, nonostante 10000 lauree 10 master e 5 dottorati.

    Purtroppo in Italia il valore legale del pezzo di carta ha "drogato" il mondo del lavoro, e soprattutto la mente delle persone.

    In Germania è diverso, ma come detto conosco pochissimo il mondo non-USA
  • Re: Magistrale

    @+m2+ va bene che non la pensiamo allo stesso modo, MA sei abbastanza intelligente da capire che cosa voglio dire!

    Non avro' le tue conoscenze nel mondo USA, ma conosco alcuni laureati USA: le loro conoscenze sono ridicole!

    Ho avuto occasione di parlare con un ragazzo italiano che lavora in NVIDIA: li se non hai un dottorato di ricerca in un'universita' seria, collaborazioni con mezzo mondo, ed un certo numero di pubblicazioni SERIE, manco ti prendono in considerazione!

    E comunque il discorso e' sempre lo stesso:

    1) c'e' il meccanico che AGGIUSTA il motore
    2) c'e il progettista che PROGETTA il motore

    O, se vuoi:

    1) c'e' quello che USA gli strumenti per fare qualcosa
    2) che quello che PROGETTA gli strumenti che verranno usati da qualcun altro.

    Le tue considerazioni vanno bene per il punto 1)
    Le mie per il punto 2)
  • Re: Magistrale

    migliorabile ha scritto:


    @+m2+ va bene che non la pensiamo allo stesso modo, MA sei abbastanza intelligente da capire che cosa voglio dire!...
    Penso che tu stia scambiando "mezzi" con "fini".
    Il "mezzo" (l'università) serve (dovrebbe servire) per imparare a fare qualcosa ("fine"), in particolare dove - tutto il mondo anglosassone - il pezzo di carta non ha valore legale.
    Non troverai nessun concorso pubblico, neppure nei centri di armi nucleari (se sei curioso prova, sono aperti al pubblico!), dove viene chiesto un "qualcosa" (tranne per l'ambito ingegneristico-impiantistico-elettricistico).

    Puoi essere assunto per progettare armi nucleari, in USA, CON LA TERZA ELEMENTARE.
    Vedrai che ti mettono dei "caveat" per le posizioni "scientist" (tipo aver svolto per X anni mansioni simili eccetera).
    Però dovrai dimostrare in concreto, di saper fare le cose per i quali ti proponi.
    Perchè se non hai le conoscenze, verrai "fired" in meno tempo di quanto si impiega in Italia a non rinnovare un contratto a termine.

    Questi sono fatti.

    Così come sono fatti che nelle principali aziende (FB, Google, M$ eccetera) non è richiesto alcun titolo di studio (anche perchè, giusto per dirne una, i rispettivi proprietari spesso NON CE L'HANNO. Quindi diciamo che starebbe abbastanza male non assumere tizio, perchè non ha un pezzo di carta che il multimiliardario proprietario non ha).
    Non esiste, nel mondo anglosassone, nessuna particolare gerarchia di professori universitari, laureati e così via.
    Il buon Marchionne, per citare uno assai famoso oggi, è laureato in filosofia.

    Bene, tornando al punto, è assai difficile estendere "a qualsiasi parte del mondo" (anche solo dell'Italia) le nostre abitudini.

    Proprio ora sto corrispondendo con due ucraini veri e propri guru delle firme digitali, laureati in matematica nelle università ucraine (che valgono addirittura meno di quelle italiane).
    Eppure fanno lavori di livello mondiale (la loro società è stata comprata man mano da altre, sempre più grandi, fino ad arrivare ora agli USA, ma continuano ad avvalersi dei vari "guru", anche se hanno "anglicizzato" i nomi ).

    Ecco quindi che sarei molto, ma molto, restio a proiettare su scala planetaria le proprie esperienze (comprese le mie, come detto mi dicono che in Germania la situazione è peggio che quella italiana, ma il tedesco non lo so).
  • Re: Magistrale

    Diciamo che la laurea serve in alcuni ambiti e serve meno in altri.

    Ad esempio, non credo ti farebbero entrare neanche come lava pavimenti al CERN di Ginevra se non ha almeno un dottorato in materie tecnico/Scientifiche.

    Non potresti mai lavorare in un laboratorio scientifico in generale se non hai una laurea magistrale, prendiamo ad esempio aziende tipo: la Bayer, (giusto il primo nome a caso che mi viene in mente).

    Il diploma basta giusto per lavorare come assistente di laboratorio negli Istituti scolastici, mentre se vuoi insegnare serve la laurea magistrale, ad essere sincero in molti istituti di scuole medie, per insegnare materie tecniche basta anche la laurea triennale.

    E comunque la laurea serve assolutamente se si vuole approfondire la propria conoscenza per un argomento che si ama.
    Faccio un ultimo esempio: personalmente mi sono sempre interessato allo studio dell'Universo in generale. Ho letto libri, avevo un telescopio semiprofessionale con cui di notte osservavo il cielo, e fantasticavo su cose che spesso mi venivano in mente riguardo proprio questo argomento.
    Non ho mai avuto l'opportunità di laurearmi fino all'età di 40 anni per motivi personali... ma proprio a 40 anni compiuti, appena avuta occasione, mi sono iscritto alla facoltà di Fisica e ho studiato laureandomi alla triennale...
    ... non certo per trovare lavoro in tale ambito, ma solo e sopratutto per cultura personale.
    La formazione che la triennale mi ha dato in questi anni di studio, non avrei mai e poi mai potuta raggiungerla da solo studiando da autodidatta.

    Oggi di anni ne ho 48, e me ne vanto, anche perchè il lavoro non mi manca di certo, e la laurea che ho mi offre l'opportunità di capire in maniera più agile e semplice, argomenti che prima mi erano un pochino ostici, inoltre oggi, il mio cervello rimane sempre allenato allo studio, e questo anche grazie alla laurea che ho conseguito...

    Dare a 40 anni esami di Analisi 1 e 2, Geometria e Algebra lineare, Elettronica, Meccanica, Termodinamica, ecc. ecc., con una media del 26, ricevere al secondo anno di studi, dal proprio professore di Informatica la proposta di andare 15 giorni all' MIT di Boston, per elaborare dati sugli Uragani... e infine vincere la borsa di studio in Fisica sia al primo che al secondo anno, direi che ti da forse qualche chance in più, anche solo come soddisfazione personale.

    La laurea, qualsiasi sia la materia che si decide di studiare, serve eccome... solo che non deve essere considerata come scopo ultimo per essere assunti nella ditta X, ma piuttosto deve essere conseguita a titolo di cultura personale, e utilizzarla non per il pezzo di carta (che ad essere sincero oggi ti ci pulisci solo il culo), ma utilizzarla per capire come funzionano le cose perchè serve ad aprire la mente, punto.
  • Re: Magistrale

    Stai mischiando argomenti diversi su campi diversi.
    se non sei un medico non puoi neppure toccare un paziente.
    giustamente, aggiungo.

    Ma qui si parla di informatica.
    do you know bill Gates? Zuckerberg? Larry ellison? Michael dell?
    Quante lauree hanno? E dottorati?
    Quanti miliardi di dollari? Dipendenti?
  • Re: Magistrale

    I personaggi che stai citando fanno parte di quella storia dell'informatica dove anche con il diploma potevi insegnare nelle scuole, erano tempi diversi... loro erano persone diverse... e inoltre hanno comunque frequentato l'università, solo che poi l'hanno mollata...

    Io potrei allora citarti Larry Page & Sergey Brin che si sono uniti proprio all'Università per fondare successivamente Google, Pavel Durov laureato in Filosofia, creatore e fondatore di Telegram e WK...
    Sono i primi nomi venuti in mente...

    Cosa significa tutto questo ?

    Ho solo detto che la laurea serve per cultura personale e che comunque apre sempre più porte di un diploma o peggio ancora di una licenza media...

    Immagino tu sia laureato ?
    Allora perchè sconsigliarla ad altri ?

    Immedesimati in un genitore che debba consigliare al proprio figlio se conseguire la laurea oppure no... cosa faresti ?
    Sii sincero...

    Ps. Naturalmente intendo sempre un figlio che dimostri reale interesse per lo studio...
  • Re: Magistrale

    ramcrack ha scritto:


    I personaggi che stai citando fanno parte di quella storia dell'informatica ...
    Ti rendo noto che Zuckerberg è ben più giovane di te, e di me
    Io potrei allora citarti Larry Page & Sergey Brin che si sono uniti proprio all'Università per fondare successivamente Google...
    Qui partirebbe il pippone su Google, ma lasciamolo stare.
    Cosa significa tutto questo ?
    Che per l'INFORMATICA una laurea, soprattutto di una facoltà pressochè del terzo mondo come quelle italiane, è tra l'inutile e l'inutile.
    Ho solo detto che la laurea serve per cultura personale e che comunque apre sempre più porte di un diploma o peggio ancora di una licenza media...
    Per cultura personale studio il russo, e in passato il giapponese.
    Il latino. E l'inglese antico.
    Ma non è che questo abbia attinenza con il programmare.
    Immagino tu sia laureato ?
    Sì, nella tua stessa facoltà (cdl diverso), in una università ritenuta migliore, con esami più difficili (VO), con una media più alta.
    Per iscrivermi ho dovuto dare un concorso internazionale per titoli e merito (parliamo anni '90, non esistevano le quote)

    Ma non è che abbia qualche particolare "merito"
    Allora perchè sconsigliarla ad altri ?
    Parliamo sempre di INFORMATICA
    Immedesimati in un genitore che debba consigliare al proprio figlio se conseguire la laurea oppure no... cosa faresti ?
    Sii sincero...
    Gli direi di studiare scienze politiche.
    Perchè è la più facile, che apre però maggiori possibilità nei concorsi pubblici.
    Nella fascia dirigenziale, dall'agenzia delle entrate alla polizia.
    Al corpo diplomatico.
    La laurea del nulla, che però "pesa" più di fisica o informatica.
    Ps. Naturalmente intendo sempre un figlio che dimostri reale interesse per lo studio...
    E' talmente facile, l'università odierna, che è praticamente impossibile non riuscirvi
    ---
    Torniamo quindi al punto: data una laureetta triennale in informatica, data l'attività di sviluppatore-programmatore, HA SENSO la specialistica?

    No.

    Se mi chiedessi "voglio fare il farmacista".
    Risponderei "è obbligatoria la laurea e l'iscrizione al relativo albo, quindi vai".

    Ci vuole il "mezzo giusto" per il "fine che si vuole ottenere".

    Francamente mi fanno sorridere i commenti tipo "apre la mente", "insegna a imparare", "dà una forma mentale".

    Segnalo che il mitico Carlo Azeglio Ciampi era laureato in lettere classiche e giurisprudenza.
    Eppure fu "spacciato" come un economista.
  • Re: Magistrale

    A parte che sei esageratamente puntiglioso sulle domande e risposte, riferendomi a Zuckerberg che, comunque, se non era per l'Università probabilmente non sarebbe diventato quello che oggi è... Anche se non laureato...

    A parte l'altro punto che metti immediatamente davanti, dove affermi che l'Università da te frequentata sia ritenuta migliore di quella da me frequentata... (non sapendo neanche dove tu hai studiato purtroppo non posso dire niente a riguardo, ma posso assicurare che la mia Università proprio qualche giorno fa, su radio24 è stata classificata come tra le 10 migliori in Italia).

    A parte che anch'io per entrare in Università ho dovuto superare un esame abbastanza duro che si divideva in due fasi distinte perchè il dipartimento di Fisica accettava solo 75 iscritti in tutto, (sono arrivato 13esimo senza dover entrare successivamente per surroga e inoltre vorrei informarti che oggi come avrai ben letto sopra si definisce con il termine di dipartimento e non di facoltà di Fisica)...

    Ad una persone che mi chiede, se a 26 anni sarebbe meglio laurearsi alla magistrale dopo aver già conseguito la triennale in Infomatica perchè vuole fare il programmatore, io gli rispondo categoricamente "SI", perchè:
    1) stiamo parlando di informatico, quindi studi inerenti l'informatica pura e la matematica oltre che la logica (si dovrebbe studiare per tutta una vita questa materia, tanto è bella)...
    2) la laurea e quindi lo studio in Università, se portato avanti con desiderio, apre ancor di più la mente e non fa invecchiare mai il cervello...

    E francamente a me fa sorridere la persona con cui interloquisco e che dice di sorridere per quello che dico io, e evidente che dal mio punto di vista non ritengo sia abbastanza aperta di mente da poter continuare a discutere, almeno su un argomento in cui io ho ragione e lui ha torto.
  • Re: Magistrale

    ramcrack ha scritto:


    A parte che sei esageratamente puntiglioso sulle domande e risposte,...
    Bhè per un informatico è normale, è un tratto caratteriale
    riferendomi a Zuckerberg che, comunque, se non era per l'Università probabilmente non sarebbe diventato quello che oggi è... Anche se non laureato...
    Resta il fatto che ha tutto è partito con un sitarello PHP che poteva scrivere anche una delle mie segretarie.
    A parte l'altro punto che metti immediatamente davanti, dove affermi che l'Università da te frequentata sia ritenuta migliore di quella da me frequentata... (non sapendo neanche dove tu hai studiato purtroppo non posso dire niente a riguardo, ma posso assicurare che la mia Università proprio qualche giorno fa, su radio24 è stata classificata come tra le 10 migliori in Italia)...
    La mia era la numero 1 in Italia (nelle classifiche mondiali di quel tempo, ora francamente non ho più controllato)
    A parte che anch'io per entrare in Università ho dovuto superare un esame abbastanza duro che si divideva in due fasi distinte perchè il dipartimento di Fisica accettava solo 75 iscritti in tutto, (sono arrivato 13esimo senza dover entrare successivamente per surroga e inoltre vorrei informarti che oggi come avrai ben letto sopra si definisce con il termine di dipartimento e non di facoltà di Fisica)...
    La facoltà è Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, lo so anche troppo bene.
    La mia matricola ha 3 cifre, tanto per dare un'idea del livello di competizione del tempo
    Ad una persone che mi chiede, se a 26 anni sarebbe meglio laurearsi alla magistrale dopo aver già conseguito la triennale in Infomatica perchè vuole fare il programmatore, io gli rispondo categoricamente "SI", perchè:
    1) stiamo parlando di informatico, quindi studi inerenti l'informatica pura e la matematica oltre che la logica (si dovrebbe studiare per tutta una vita questa materia, tanto è bella)...
    Ok, fammi un esempio concreto di come si utilizzerebbero queste nozioni nel lavoro.
    Indica, per cortesia, il corso, le nozioni, l'applicazione pratica.
    2) la laurea e quindi lo studio in Università, se portato avanti con desiderio, apre ancor di più la mente e non fa invecchiare mai il cervello...
    Fammi un esempio concreto di "apertura della mente", cagionata dall'università.
    Al massimo ... apre ... le... natiche
    E francamente a me fa sorridere la persona con cui interloquisco e che dice di sorridere per quello che dico io, e evidente che dal mio punto di vista non ritengo sia abbastanza aperta di mente da poter continuare a discutere, almeno su un argomento in cui io ho ragione e lui ha torto.
    Vedi ci sono i fatti, e le opinioni, o le leggende metropolitane.
    Io aspetto sempre i fatti, non le pubblicità delle varie università che cercano di vendersi

    Cioè che tu mi mostri in concreto a COSA serve studiare analisi I, II, equazioni differenziali, fisica I, fisica II, elettronica, fisica numerica e chi più ne ha ne metta, per un programmatore (gli ingegneri ai miei tempi avevano pure chimica, credo sia stata tolta, ancora ricordo gli amici col Chiorboli sotto braccio )

    "Apre la mente", "mantiene giovane il cervello", o "dà una forma mentale" a me, personalmente, fa sorridere è pubblicità.
    Alibi per dire "uscirai con un pezzo di carta, ma non saprai fare praticamente niente, dovrai essere ancora per anni un peso per chi ti vorrà assumere, dovendo prima formarti". Nel frattempo pagandoti una ciotola di riso o un tozzo di pane.
    Cioè per il fallimento conclamato dell'università italiana

    Se uno vuole "aprire la mente" può benissimo fare un corso di tango, manterrà giovane il fisico e il cervello (e altre parti anatomiche )

    ---
    Quindi, ricapitolando, vorrei esempi CONCRETI di questa asserita fantomatica "apertura mentale".
    Poi qualche altro esempio CONCRETO di cosa si imparerebbe alla specialistica di utile per un programmatore.
    A quel punto si può instaurare una discussione, ad esempio di costi \ benefici, altrimenti si permane nell'empireo, nelle leggende metropolitane, nel "piscio più lontano", nel "io-ciòòò-la-mmeente-appperrtaaaaa"
  • Re: Magistrale

    +m2+ ha scritto:


    gli ingegneri ai miei tempi avevano pure chimica, credo sia stata tolta
    C'è ancora.
  • Re: Magistrale

    dvaosta ha scritto:


    +m2+ ha scritto:


    gli ingegneri ai miei tempi avevano pure chimica, credo sia stata tolta
    C'è ancora.
    che culo, mi vien da dire
  • Re: Magistrale

    Secondo il tuo modo di ragionare, basterebbe la licenza elementare... tanto alla fine oggi con la quinta elementare sei in grado di leggere e scrivere, fare le tabelline e le operazioni aritmetiche di base, impari l'inglese e le fondamenta d'informatica, sai la storia e la geografia, ed educazione tecnica...

    In pratica sai già tutto.

    Guarda che nella vita non si finisce mai d'imparare qualcosa se si studia, e mi pare che di studio non sia mai morto nessuno... forse impazzito qualcuno si, ma purtroppo credo abbastanza fermamente che la pazzia non dipenda dallo studio, ma piuttosto da una forma congenita dovuta magari a qualche gene ereditario non andato proprio a buon fine...

    Comunque:

    - Zuckerberg ha scritto quel programmello in PhP perchè magari era bravo a studiare e programmare, ma dubito fortemente che la tua segretaria riesca a scrivere un programmello anche basilare in PhP, e il fatto che sia diventato Facebook alla fine è dipeso solo ed esclusivamente dal luogo in cui è nato il programmello, dalle persone che lo hanno notato, dal momento particolare inteso come periodo... tutte variabili che hanno permesso la svolta a Zuckerberg, e che sono dipese al 99,9% periodico dal fatto che era in Università.

    Sarà un caso, ma le occasioni migliori nella vita arrivano quasi sempre nel momento in cui ci si trova in Università, poi certo che con il tempo arrivano altre occasioni, ci si forma, si diventa maggiormente concreti, ma il tassello Università non dovrebbe mancare durante il corso della vita.
    E qui mi collego alla forma mentis di cui tu dubiti...

    Un esempio per tutti, quando nel secondo semestre del primo anno studiai "Geometria e Algebra Lineare", dopo diversi anni che iniziavano a mancarmi alcune basi matematiche per la realizzazione di software 3D ( più precisamente sviluppo di game ), ho compreso moooolto più facilmente l'uso dei quaternioni in tale ambito...

    Ancora un altro esempio: IMS primo semestre del primo anno, e chi lo aveva mai visto un microscopio elettronico dal vivo ? Oggi so anche come utilizzarlo per vedere i singoli atomi costituenti alcuni tipi di materiali che maggiormente si adattano a questo tipo di sperimentazione, mediante l'uso di campi elettrici... E siccome proprio in questo periodo nella mia Università hanno quasi terminato una struttura grande quasi quanto un campo da calcio, e che scende sottoterra e che è l'unica dotata di cannone di elettroni per lo studio delle particelle, io dico che molte delle materie studiate potrebbero forse servirmi per un eventuale lavoro di ricerca all'interno della struttura stessa.
    Guarda si chiama "Progetto Materia", non ho difficoltà a dirti queste cose, e non capisco perchè tu invece ancora non mi ha detto la tua Università.

    Opss, scusa, mi chiedevi dell'apertura mentale... giusto... giusto...

    Primo caso:
    - Prendi un muratore che ha la licenza elementare e che ha sempre fatto il muratore, se è portato a fare questo mestiere, negli anni diventerà un bravissimo muratore, sarà un maestro per i giovani muratori che arriveranno negli anni a seguire, e morirà lasciando come ricordo il fatto che era una brava persona dedita al lavoro, e instancabile.

    Secondo caso:
    - Prendi un muratore che per sua personale cultura ha conseguito la laurea Magistrale (magari in Ingegneria), se portato a fare questo mestiere, negli anni diventerà un artista e sarà per tutti il genio che magari ha costruito il ponte sullo stretto di Messina, proprio perchè i suoi studi lo hanno abituato a ricercare sempre la bellezza delle forme matematiche e geometriche delle costruzioni, oltre che la robustezza. Morirà ricordato nei secoli a venire magari con una scultura che lo rappresenta da vedere all'inizio del ponte, LOL !!!

    Per quanto riguarda i costi/benefici/ ecc. ecc. "ma decheeee", ti direi in romanesco...
    Se giochi al golf e non ti alleni tutti i giorni, sai quante volte dovrai andare a recuperare la pallina in qualche bunker ?

    Magari se l'amico di cui sopra, che ha iniziato questo thread iniziasse con il frequentare la magistrale in informatica, potrebbe anche essere preso a lavorare come progettista software all'interno di "Materia", sarebbe una bella soddisfazione, oppure durante il corso di due anni, svegliarsi una notte e concretizzare quell'idea a cui pensava da bambino e che lo renderà un uomo di successo...

    Tanto alla fine esistono anche i corsi per lavoratori. Testè potrebbe dare anche un solo esame all'anno se proprio è impegnatissimo con il lavoro attuale... sempre meglio che lavorare di giorno e andare a rubare di notte direbbe il mio bisnonno...
  • Re: Magistrale

    ramcrack ha scritto:


    Secondo il tuo modo di ragionare, basterebbe la licenza elementare... In pratica sai già tutto...
    Nel mio caso... sì Diciamo che sui 20 anni, per programmare, sapevo già praticamente tutto quello che avrei poi fatto nel corso universitario
    - Zuckerberg ha scritto quel programmello in PhP ...dubito fortemente che la tua segretaria riesca a scrivere un programmello anche basilare in PhP...
    Dubiti male, sono le mitiche Ragioniere Programmatrici (esistevano, oggi non so)
    Il punto è: a cosa è servito a Zuckerberg studiare? Oggi un "webcoso" sui 18 anni programma benissimo in PHP
    Sarà un caso, ma le occasioni migliori nella vita arrivano quasi sempre nel momento in cui ci si trova in Università...
    Mah... mi sembra un'affermazione un pochino eccessiva
    Un esempio per tutti, quando nel secondo semestre del primo anno studiai "Geometria e Algebra Lineare", dopo diversi anni che iniziavano a mancarmi alcune basi matematiche per la realizzazione di software 3D ( più precisamente sviluppo di game ), ho compreso moooolto più facilmente l'uso dei quaternioni in tale ambito...
    Tempo necessario: 4 giorni (per il livello necessario)
    Ancora un altro esempio: IMS ...
    Che attinenza ha col programmare?
    non capisco perchè tu invece ancora non mi ha detto la tua Università.
    Unibo
    Primo caso:
    ...
    Secondo caso:
    Non vedo esempi attinenti al tema
    Per quanto riguarda i costi/benefici/ ecc. ecc. "ma decheeee", ti direi in romanesco...
    Se giochi al golf e non ti alleni tutti i giorni, sai quante volte dovrai andare a recuperare la pallina in qualche bunker ?
    Mi sa che hai difficoltà a comprendere che esistono fini (cioè lavorare, guadagnare in concreto) per i quali si utilizzano mezzi (lavorare), per i quali a loro volta servono dei mezzi (conoscenze).

    Se per aumentare il mio stipendio di 10 euro all'anno, dovessi spendere 4.000 euro, più anni di lavoro (quindi vista l'equivalenza tempo\denaro 50.000 euro, o più), vedi bene che il rapporto costi \benefici è indispensabile.

    Almeno se poi ci si vuole realizzare nella vita, secondo un progetto, e non "a casaccio", sperando in un colpo di fortuna che, di solito, capita quando si va all'università.
    Magari se l'amico di cui sopra, che ha iniziato questo thread iniziasse con il frequentare la magistrale in informatica, potrebbe anche essere preso a lavorare come progettista software all'interno di "Materia", sarebbe una bella soddisfazione, oppure durante il corso di due anni, svegliarsi una notte e concretizzare quell'idea a cui pensava da bambino e che lo renderà un uomo di successo...
    Sto ancora aspettando la presentazione di esempi concreti di cosa, magicamente, potrebbe imparare durante questi due anni di studio.

    Ancora più curioso su cosa è un PROGETTISTA DI SOFTWARE, perchè devo darti una grossa delusione.
    Nonostante tutto quello che cercano di spacciare all'università (sempre leggende metropolitane), non esiste l'INGEGNERIA DEL SOFTWARE.

    Esiste l'ARTE DI PROGRAMMARE I COMPUTER (qui si aprirebbe un bel pippone, ma qualcuno coglierà la citazione).

    Tanto alla fine esistono anche i corsi per lavoratori. Testè potrebbe dare anche un solo esame all'anno se proprio è impegnatissimo con il lavoro attuale... sempre meglio che lavorare di giorno e andare a rubare di notte direbbe il mio bisnonno...
    Certo, poi però tra tasse universitarie, spese etc, il costo diventa astronomico.

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    Davvero rimango sempre basito, e lo dico senza ironia, per chi non progetta la sua vita come progetterebbe un software.
    Cioè andando allo sbaraglio: forse mi sveglierò una notte.
    Forse mi assumerà non so chi (ahahahahah neolaureato con capacità zero? ahahahahah qui rido invece di sorridere).

    Svegliaaaaaaaaaa!!!!!
    Ci vogliono idee chiare, chiarissime, su quello che si vorrebbe fare. Quello che si può fare. Quello che NON si vuole fare.

    E quanto costa (perchè l'unica vera moneta che decresce monotonicamente è il tempo, quindi è il bene più prezioso in assoluto).

    Costa DI SICURO 100 ma renderà (forse) 10 ?
    Non un grandissimo investimento, posso dirtelo anche senza rispolverare gli esamini di economia.

    Qui si parla di LAVORO, quindi STIPENDI, non di hobby, cose che mi piacerebbe fare, eccetera eccetera.
  • Re: Magistrale

    Ahahahah!!!

    Rido perchè da stamattina siamo qui ad azzuffarci e personalmente non stò concludendo molto al lavoro...
    Quindi ora passo ai saluti.

    Cià.
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34 risposte