Lavorare subito o andare all'università?

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Lavorare subito o andare all'università?

Ciao a tutti, ho 19 anni e tra qualche mese farò l'Esame di Stato, indirizzo Informatica. Fino a poco tempo fa ero fermamente convinto di voler andare all'università, ma ho un fratello più grande 5 anni in più di me diplomatosi con 100 che ha fatto il mio stesso percorso e quindi un'esperienza diretta da valutare. Lui mi consiglia di non farla, ma di fare in ogni caso come voglio, e vedendo effettivamente come si è evoluto lui mi vengono dei dubbi. In breve è partito con RAL 23k in azienda di consulenza specializzata in sviluppo di ERP, passato a 26k dopo un anno nella stessa azienda. Poi un cambio di azienda l'ha fatto passare a 30k con possibilità di full remote 4 giorni su 5 a settimana. Dopo un altro anno è passato a 35k senza grosse novità e dopo un altro anno ancora è arrivato a 40k facendo un altro salto di azienda. Adesso sta facendo colloqui per posizioni full remote di aziende estere, per ora senza grandi risultati, ma il suo obiettivo adesso è trovare un lavoro di quel tipo. Queste cose le ho scoperte adesso che ho iniziato ad interessarmi, perché prima sinceramente davo per scontato che andare all'università fosse LA scelta indubbiamente migliore. Per dire, adesso lui ha l'età di qualcuno che sta per finire la magistrale se tutto va bene (perché ho visto che in pochi finiscono nei tempi previsti), e paragonando le due scelte fatte ai tempi vedo che effettivamente qualcuno che entra nel mondo del lavoro adesso ha pochissime chance di ambire ad esempio a lavorare da casa per un'azienda estera, senza contare lo stipendio che sicuramente sarà più basso non avendo esperienza, gli anni di mancati guadagni, condizioni di vita (casa e macchina di proprietà, ecc.) e via dicendo. Mi interesserebbe molto sapere i vostri pareri, perché sono scelte importanti anche se so che ho solo 19 anni e ho tutta la vita davanti. Grazie a chiunque vorrà aiutarmi.

4 Risposte

  • Re: Lavorare subito o andare all'università?

    È una questione di probabilità. In passato era molto più facile fare carriera con il solo diploma, ma adesso molte aziende ti scartano a prescindere se non hai almeno la triennale. Magari ce la fai lo stesso, ma il rischio di rimanere a piedi se non hai la laurea è più grande di prima.

    Più avanti nella carriera (tipicamente almeno una decina di anni), se vorrai proseguire facendo cose più complesse e non accontentarti, avrai bisogno di conoscenze che tipicamente si acquisiscono all'università, cose che ovviamente potrai studiarti da solo, ma meglio farlo subito che in più hai anche il pezzo di carta spendibile sul mercato del lavoro.

    Più avanti con l'età diventerà anche improponibile continuare con i ritmi da burn-out tipici delle aziende di consulenza o straniere in full remote, ma comunque dopo tanti anni di lavoro il titolo di studio incide di meno quando si cambia.

  • Re: Lavorare subito o andare all'università?

    Non c'e' una risposta unica.

    La prima domanda a cui TU STESSO devi rispondere e': ma TU, nella vita, CHI VORRAI ESSERE? 

    Quali sono le tue aspirazioni? Chi sono i tuoi “eroi”? A chi vorresti assomigliare? 

    Spannometricamente: 

    l'incremento di stipendio per un diplomato sale velocemente nei primi tempi perche' ovviamente' e' molto basso, ma poi si stabilizza con incrementi mooolto modesti sul LUNGO PERIODO 

    un laureato inizia piu' tardi ma l'incremento di stipendio e' piu' ripido e continua per mooolto piu' tempo, con la conseguenza che sul LUNGO PERIODO il laureato guadagnera' SIGNIFICATIVAMENTE MOLTO DI PIU' di un diplomato.

    Se si ragiona in modo miope, e SOLO su tempi brevi, e' ovvio che le differenze non sono molto significative. Bisogna ragionare sul LUNGO PERIODO. E poiche la vita media non e' di 35 anni (come al tempo dei greci), ma piu' di 80, direi che non prendere in considerazione questo fatto e' da sciocchi.

    L'altro problema e' il tipo di lavori a cui si puo' accedere: un diplomato CERTAMENTE NON POTRA' MAI accedere a lavori “interessanti”.
    Un laureato, non necessariamente, ma POTENZIALMENTE potra' proporsi per attivita' interessanti e “remunerative” sul LUNGO PERIODO.

    Poi c'e' il problema delle “competenze”: i lavori di piu' bassa manovalanza andranno molto probabilmente a scomparire, sostituiti da tool sempre piu' sofisticati basati su quello che il marketting attuale chiama Intelligenza Artificiale ma che di intelligente non e' per niente.
    Quindi si prediligera' personale ALTAMENTE QUALIFICATO al posto del diplomato di turno che non e' in grado di sfruttare completamente questi tool che comunque avranno un costo significativo.

    Poi c'e' il problema della concorrenza: un diplomato non puo' essere usato per fare cose complicate, quindi puo' essere facilmente sostituito quando diventa, per l'azienda, economicamente troppo costoso (dovuto all'eta', quindi sei a rischio licenziamento con una scusa qualunque) . Inoltre all'inizio costa come un laureato MA con MOOOLTE meno competenze. Quindi l'azienda preferira' il laureato, se puo', e sceglierà il diplomato SOLO SE in quel momento non trova di meglio. 

    In conclusione, limitate competenze sono il preludio per un possibile fallimento professionale.
    Non e' certo, ma non e' escluso.

    Un buon curriculum scolastico riduce significativamente il primo e incrementa significativamente le possibilita' di carriera.

    Poi e' ovvio, come si suol dire:

    la fortuna e' cieca, ma la sfiga ci vede benissiomo.

    Nota 0) Certe scelte sono DEFINITIVE, nel senso che una volta fatte, cambiarle diventa quasi IMPOSSIBILE.
    A quel punto BISOGNA CONVIVERCI nel bene E nel male.
    Quindi, e' ALTAMENTE POCO INTELLIGENTE darsi CONSAPEVOLMENTE le mazzate la dove non batte il sole.

    Nota 1) Giusto un'aggiunta a quanto detto da Weiestrass: ha ragione ma anche torto. 
    E' vero che l'esperienza e' piu' importante del titolo di studio, MA e' stato il titolo di studio a permettere di fare certe esperienze.
    L'uno non e' alternativo all'altro: i due vanno a braccetto.

    Nota 2) ho cercato con Google “errore piu' grave fatto nella vita”. Tra i primi risultati ci trovi … rullo di tamburi … esattamente quello!

    Nota 3) infine e' una questione di ‘orgoglio personale’, non e' che con una laurea devi necessariamente lavorare in ambito aerospaziale, puoi anche fare il ‘ciabattino’ (quello che aggiusta le scarpe) MA sei un ‘ciabattino laureato’. Ci sono ‘ciabattino’ che realizzano scarpe su misura che guadagnano in un mese quello che un diplomato guadagna in un anno. Ma stai tranquillo, se non sono laureati, ne sanno tanto quanto se non di più! 

  • Re: Lavorare subito o andare all'università?

    Uhm…

    Se aspiri ad un pezzo di carta prendi la laurea.

    Se aspiri alla conoscenza, puoi cominciare a lavorare. La fame di sapere ti permette di arrivare lontano MA se hai anche il pezzo di carta andrai lontanissimo.

    Il ciabattino? Beh, considera che anche gli operai fanno corsi di aggiornamento. Magari con la laurea diventi quello che spiega agli operai perché si usa una colla rispetto all'altra, perché usi un materiale rispetto ad un altro, o magari puoi progettarne il design… tutto dipende, come ti e stato detto, cosa o chi vuoi diventare.

    Personalmente conosco diplomati che si mettono in tasca laureati, ma parliamo di quei laureati che aspiravano al pezzo di carta. Se sei ambizioso, prendi la laurea (l'ambizione ti farà laureare in tempi brevi).

    Ovviamente ho trascurato il lato economico: ci sono persone che non hanno potuto continuare gli studi.

    Considera che in ogni azienda c'è un laureato (biologo, ingegnere, commercialista, legale, ecc…).

    Puoi passare la vita a leggere un disegno per mettere su un pilastro impastando cemento e calce o capire perché quel pilastro è stato progettato in quel modo e con quei materiali.

    In ogni caso, ti auguro di trovare la tua realizzazione nella vita (almeno quella lavorativa).

  • Re: Lavorare subito o andare all'università?

    Io mi sono diplomato in informatica nel 1990 poi ho iniziato a cercare lavoro e ad ogni colloqui mi chiedevano: hai esperienza lavorativa? Il che mi lasciava cadere le braccia perchè ero dell'idea che se non ti assumono come fai ad avere esperienze lavorative? Tralascio le situazioni grottesche in cui mi sono venuto a trovare in seguito che mi hanno portato a fare l'Università, in un settore inutile e lontano dal mondo dei PC e dei software.

    Poco prima di laurearmi sono entrato. a lavorare un una pubblica amministrazione dove mi trovo tuttora. Soddisfazioni ZERO, solo soldi e niente di più.

    Spesso mi domando: non era meglio che prendevo una laurea in ingegneria, fisica, matematica o comunque un settore tecnico?

    Beh, la risposta non la potrò mai avere. E come dice Sihsandrea ma anche Weierstrass, ci sono un sacco di fattori interni (volontà di fare ciò che ti senti di fare oppure accontentarsi di ciò che passa il convento) ed esterni (qui entra la probabilità: se sei bravo e hai esperienza da vendere ti acchiappano e ti ricoprono d'oro o ti lasciano andare via perchè non fai al loro caso).

    Un pò come nel calcio: se sei un fenomeno arrivi in serie A, se sei mediocre, fai un lavoro adeguato e ti accontenti.

    Pertanto devi essere tu a decidere cosa fare. Io direi di non fare il mio errore, quello di ascoltare i consigli degli altri. Ascolta solo te stesso e decidi! Se decidi subito, bene, la scelta è ottima.

    Facci sapere. E tantissimi auguri qualunque sia la tua scelta.

    In gamba ragazzo!

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