Non c'e' una risposta unica.
La prima domanda a cui TU STESSO devi rispondere e': ma TU, nella vita, CHI VORRAI ESSERE?
Quali sono le tue aspirazioni? Chi sono i tuoi “eroi”? A chi vorresti assomigliare?
Spannometricamente:
l'incremento di stipendio per un diplomato sale velocemente nei primi tempi perche' ovviamente' e' molto basso, ma poi si stabilizza con incrementi mooolto modesti sul LUNGO PERIODO
un laureato inizia piu' tardi ma l'incremento di stipendio e' piu' ripido e continua per mooolto piu' tempo, con la conseguenza che sul LUNGO PERIODO il laureato guadagnera' SIGNIFICATIVAMENTE MOLTO DI PIU' di un diplomato.
Se si ragiona in modo miope, e SOLO su tempi brevi, e' ovvio che le differenze non sono molto significative. Bisogna ragionare sul LUNGO PERIODO. E poiche la vita media non e' di 35 anni (come al tempo dei greci), ma piu' di 80, direi che non prendere in considerazione questo fatto e' da sciocchi.
L'altro problema e' il tipo di lavori a cui si puo' accedere: un diplomato CERTAMENTE NON POTRA' MAI accedere a lavori “interessanti”.
Un laureato, non necessariamente, ma POTENZIALMENTE potra' proporsi per attivita' interessanti e “remunerative” sul LUNGO PERIODO.
Poi c'e' il problema delle “competenze”: i lavori di piu' bassa manovalanza andranno molto probabilmente a scomparire, sostituiti da tool sempre piu' sofisticati basati su quello che il marketting attuale chiama Intelligenza Artificiale ma che di intelligente non e' per niente.
Quindi si prediligera' personale ALTAMENTE QUALIFICATO al posto del diplomato di turno che non e' in grado di sfruttare completamente questi tool che comunque avranno un costo significativo.
Poi c'e' il problema della concorrenza: un diplomato non puo' essere usato per fare cose complicate, quindi puo' essere facilmente sostituito quando diventa, per l'azienda, economicamente troppo costoso (dovuto all'eta', quindi sei a rischio licenziamento con una scusa qualunque) . Inoltre all'inizio costa come un laureato MA con MOOOLTE meno competenze. Quindi l'azienda preferira' il laureato, se puo', e sceglierà il diplomato SOLO SE in quel momento non trova di meglio.
In conclusione, limitate competenze sono il preludio per un possibile fallimento professionale.
Non e' certo, ma non e' escluso.
Un buon curriculum scolastico riduce significativamente il primo e incrementa significativamente le possibilita' di carriera.
Poi e' ovvio, come si suol dire:
la fortuna e' cieca, ma la sfiga ci vede benissiomo.
Nota 0) Certe scelte sono DEFINITIVE, nel senso che una volta fatte, cambiarle diventa quasi IMPOSSIBILE.
A quel punto BISOGNA CONVIVERCI nel bene E nel male.
Quindi, e' ALTAMENTE POCO INTELLIGENTE darsi CONSAPEVOLMENTE le mazzate la dove non batte il sole.
Nota 1) Giusto un'aggiunta a quanto detto da Weiestrass: ha ragione ma anche torto.
E' vero che l'esperienza e' piu' importante del titolo di studio, MA e' stato il titolo di studio a permettere di fare certe esperienze.
L'uno non e' alternativo all'altro: i due vanno a braccetto.
Nota 2) ho cercato con Google “errore piu' grave fatto nella vita”. Tra i primi risultati ci trovi … rullo di tamburi … esattamente quello!
Nota 3) infine e' una questione di ‘orgoglio personale’, non e' che con una laurea devi necessariamente lavorare in ambito aerospaziale, puoi anche fare il ‘ciabattino’ (quello che aggiusta le scarpe) MA sei un ‘ciabattino laureato’. Ci sono ‘ciabattino’ che realizzano scarpe su misura che guadagnano in un mese quello che un diplomato guadagna in un anno. Ma stai tranquillo, se non sono laureati, ne sanno tanto quanto se non di più!