URLO_MOLTO ha scritto:
Ho parlato con i miei genitori, e mi hanno detto di vedere come va la sessione, in caso di lasciare
Questa parte io non la condivido affatto.
Come spiegato per analogia sopra, devi ... nuotare.
Magari più a lungo di qualcuno che ha meno difficoltà, però puoi farcela.
Ed ora il consiglio per la matematica, analisi in particolare e algebra lineare.
Il "vero" problema, da quanto vedo, è che sono insegnate in modo asettico, privo di un qualsiasi aggancio con la realtà.
Come qualcosa da studiare oggi, per essere dimenticata 10 secondi dopo aver dato l'esame, per non essere mai più "ripensata" per tutta la vita.
Come una sorta di "pedaggio" da pagare.
Qui entra in gioco, invece, la capacità del docente (e sono pochissimi, io fui fortunato trovandomi il presidente del dipartimento di matematica di bologna) di "plasmare" e "inventare" sempre nuovi problemi, piccoli o grandi, in cui applicare concretamente quanto si sta studiando.
Mai visto il disinfettante?
Come si calcola il volume complessivo?
E' un esempio banale quanto si vuole, ma consente allo studente alle prime armi di farsi una (sia pur vaga) idea riguardo a cosa sta effettivamente studiando e, in teoria, perchè.