ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

di il
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ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

Un saluto a tutti.

La scelta riguarda mio nipote, che è di NAPOLI e quest'anno fa la terza media, pur con le difficoltà dovute al COVID.

È orientato a frequentare un ITIS, ma ancora molto indeciso.

Diciamo che è abbastanza bravo in matematica e nelle materie scientifiche in generale, ha anche una buona manualità: è il tipo che fin da.bimbo "smanettava" a riparare la bici da solo, a costruire modellini di auto, ma anche a riformattare PC e roba varia.

Le uniche cose certe che ha detto è che non vuole fare un liceo, perche non sa ora a 13 anni se vorrà o meno proseguire con l'iuniversità, ma vorrebbe un diploma gia spendibile nel mercato del lavoro; l'altra è che spera di non lasciare mai Napoli (anche con tutti i problemi di lavoro che ha questa città), e a quel punto vorrebbe una scuola che gli offra maggiori possibilità nella sua città.

A leggere dalle statistiche, il diploma di ragioneria, resta ancora il piu richiesto in termini assoluti.

Tra i vari parenti, prof, ecc, c'è chi gli consiglia un ITIS nel settore meccanico/meccatronico, dicendo che gli informatici stanno tutti a spasso, e i ragionieri son stati surclassati dai laureati, anche triennali in economia, e gli unici lavori che trovano sono quello di commesso di negozio o lavori di vendita a p. IVA (Agente immobiliare, assicurativo , ecc)...

Altri invece gli consigliano un buon ITC di "ragioniere programmatore" o un ITIS indirizzo perito informatico, dicendogli che sono diplomi maggiormente spendibili al centro sud, in città come Roma o Napoli, che campano di terziario, mentre con un ITIS meccanico/elettronico, sarebbe quasi sicuramente costretto ad andare al Nord (dove si sistemerebbe anche bene) perche la maggior parte del tessuto industriale italiano si trova là. A Napoli per carità abbiamo un buon distretto automobilistico e aeronautico, ma poca roba rispetto a Lombardia, Emilia, Veneto.

Voi che ne pensate?

14 Risposte

  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    Direi liceo solo per il fatto che li ci sono le ragazze.

    Se non ha la passione per la programmazione, è meglio che evita questa strada, soprattutto in Italia.

    Per farsi assumere dalle aziende metalmeccaniche del nord (seppur a 1500 euro) credo sia necessario completare in tempo con il massimo dei voti la laurea magistrale in ingegneria.
  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    Quanto è bravo in matematica e nelle materie scientifiche? E' normale che a 13 anni non abbia voglia di studiare, che voglia stare con gli amici e che trasferirsi non gli passi nemmeno per l'anticamera del cervello, ma a 18 anni le cose potrebbero cambiare.
  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    NuovoAdepto5 ha scritto:


    Direi liceo solo per il fatto che li ci sono le ragazze.

    Se non ha la passione per la programmazione, è meglio che evita questa strada, soprattutto in Italia.

    Per farsi assumere dalle aziende metalmeccaniche del nord (seppur a 1500 euro) credo sia necessario completare in tempo con il massimo dei voti la laurea magistrale in ingegneria.
    Per farsi assumere come operaio specializzato bisogna essere laureati magistrali col massimo dei voti in ingegneria?

    Weierstrass ha scritto:


    Quanto è bravo in matematica e nelle materie scientifiche? E' normale che a 13 anni non abbia voglia di studiare, che voglia stare con gli amici e che trasferirsi non gli passi nemmeno per l'anticamera del cervello, ma a 18 anni le cose potrebbero cambiare.
    Sicuramente, c'è un "però"....se ti diplomi in un indirizzo tecnico (che sia ragioneria o ITIS), all'università ci puoi sempre andare, se hai voglia di studiare e impegnarti, se no, qualcosa di spendibile in mano ce l'hai....diciamo che hai due strade davanti.

    Se Ti diplomi a un liceo, sei "obbligato" a dover fare l'università., perchè per il mondo del lavoro è come se avessi la terza media....e se ti passa la voglia di studiare so ca@@i amari... Ne so qualcosa io, che ho vissuto l'università violentandomi il cervello. Hai presente quando studiare diventa una cosa contro la tua natura come se un eterosessuale fosse costretto ad avere un rapporto gay o viceversa? Ecco, l'università l'ho vissuta cosi. Non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico
  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    Sicuramente l'istituto tecnico ti permette di trovare lavoro immediatamente, però non aspettarti chissà cosa e con chissà quali prospettive future. Per entrare in multinazionali, e avere possibilità di fare carriera, essere ingegnere è d'obbligo.

    Per quanto riguarda l'università, quella italiana è molto teorica e più difficile rispetto a tutte le altre. Non per questo è la migliore, anzi.
  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    @SeaMan: gli operai specializzati si acquistano all'ingrosso!
    E poiche' l'offerta e' abbondante sia qui' cheall'estero, si e' facilmente rimpiazzabili, e questo tipo di lavori sono facilmente 'delocalizzabili'.
    Dal che si deduce che c'e' una ragionevole probabilita' di diventare disoccupati.


    Non fare l'universita' e' da MOOOOOLTO stupidi!
    Vuol dire BLOCCARSI A PRIORI TUTTE LE PROSPETTIVE DI CARRIERA e corrispondentemente stipendi ""ragionevoli"".
    SENZA una laurea, diciamo che ci si aggira sullo stipendio della donna delle pulizie.
    Se poi non si arriva a fine mese, uno non deve lamentarsi.

    Non fare la Magistrale, una volta completata la Triennale e' da STUPIDI!
    Vuol dire fare i lavori a meta', e BLOCCARSI TUTTE LE PROSPETTIVE DI CARRIERA e corrispodentemente stipendi ""ragionevoli".
    Una triennale e' AL PIU' un diplomato PLUS!

    NESSUNO impedisce ad un laureato con il dottorato di ricerca di andare a fare il manovale in un cantiere edile.
    Ma di sicuro un manovale di un cantiere edile SENZA una laurea ed un dottorato di ricerca non potra' aspirare che a fare il manovale!

    A leggere le statistiche i lavori piu' richiesti sono quelli di basso profilo! Ma va!

    Studiare e' UN LAVORO ed e' un INVESTIMENTO PER IL FUTURO.
    Ma NON PER il futuro fra un'ora o il prossimo anno, ma per il futuro FRA 10/20 ANNI!

    Se uno INVESTE BENE gli anni di studio, NON E' IMPENSABILE (non e' facile, ma NEMMENO dfficile) pensare a stipendi dell'ordine dei 10.000 euro al mese. NON in Italia, ma non serve nemmeno andare troppo lontano.

    E comunque i 2500 NETTI/mese sono tranquillamente raggiungibili anche in Italia, facendo semplicemente il proprio dovere, senza spaccarsi la schiena.

    Il motivo e' banale: il diagramma stipendio/richiesta di competenze e' una specie di montagnetta, con la cima verso i profili piu' bassi.
    Verso i profili alti, c'e' meno richiesta, MA C'E' ANCHE MENO OFFERTA, proprio perche' si predilge il ""lavoretto semplice"" che non puntare al lavoro ""difficile"".


    Quindi TUTTO si risolve al tipo di mentalita' che uno possiede ed al tipo di futuro che vuole crearsi.

    CI SONO DUE COSE DA FARE ASSOLUTAMENTE E SENZA DUBBI/INCERTEZZE:

    1) NON PENSARE AI SOLDI. Se uno pensa SOLO ai soldi che ha o che potrebbe avere o che non ha, non combinera' mai nulla
    2) FARE BENE E CON PASSIONE il proprio lavoro.

    I "grandi" di QUALUNQUE settore, che guadagnano "'camionate di soldi" NON LI GUADAGNANO perche' hanno pensato AI SOLDI, ma perche' hanno fatto con PASSIONE il loro lavoro, DIVENTANDO dei punti di riferimento. Al che hanno iniziato a ricevere ingaggi MEGLIO -> BEN -> STRA pagati!

    Tutto questo e' ASSOLUTO?
    OVVIAMENTE NO!

    C'e' gente che ha avuto fortuna: pur senza ne arte ne parte, era nel posto giuso, al momento giusto, con le competenze giuste

    Ci sono artigiani che guadagnano MEGLIO di fior fiore di ingegneri, e ci sono ingegneri che non trovano lavoro.

    Fare il liutaio rende bene e non serve essere laureati con una laurea.
    Ma DI SICURO per conoscere il mestiere SERVE AVER LAVORATO presso un Liutaio per 5/10/15 anni!!!

    E cosa serve ad un Ingegnere per raggiungere buoni livelli di carriera? 5 di univ ed altri 5/10 anni.
    Ma guarda, SEMPRE i soliti 10/15 anni!!!

    Avere il soldino SUBITO ha come UNICA CONSEGUENZA che si continuera' a vedere SOLDINI!
    MAI SOLDI veri !!!!
  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    SeaMan81 ha scritto:


    Tra i vari parenti, prof, ecc, c'è chi gli consiglia un ITIS nel settore meccanico/meccatronico, dicendo che gli informatici stanno tutti a spasso
    Che mestiere fa questa gente? è nel settore dell'industria meccanica o nell'informatica? o nelle agenzie del lavoro?
    Oppure parla ed esprime pareri basati sul nulla?

    Poi cosa intende per informatici? sviluppatori, sistemisti, dba, analisti, Project manager, ..., ecc?
    Se c'è un settore lavorativo che non avrà battute d'arresto da qua ai prossimi anni è proprio quello informatico.
  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    migliorabile ha scritto:


    @SeaMan: gli operai specializzati si acquistano all'ingrosso!
    E poiche' l'offerta e' abbondante sia qui' cheall'estero, si e' facilmente rimpiazzabili, e questo tipo di lavori sono facilmente 'delocalizzabili'.
    Dal che si deduce che c'e' una ragionevole probabilita' di diventare disoccupati.


    Non fare l'universita' e' da MOOOOOLTO stupidi!
    Vuol dire BLOCCARSI A PRIORI TUTTE LE PROSPETTIVE DI CARRIERA e corrispondentemente stipendi ""ragionevoli"".
    SENZA una laurea, diciamo che ci si aggira sullo stipendio della donna delle pulizie.
    Se poi non si arriva a fine mese, uno non deve lamentarsi.

    Non fare la Magistrale, una volta completata la Triennale e' da STUPIDI!
    Vuol dire fare i lavori a meta', e BLOCCARSI TUTTE LE PROSPETTIVE DI CARRIERA e corrispodentemente stipendi ""ragionevoli".
    Una triennale e' AL PIU' un diplomato PLUS!

    NESSUNO impedisce ad un laureato con il dottorato di ricerca di andare a fare il manovale in un cantiere edile.
    Ma di sicuro un manovale di un cantiere edile SENZA una laurea ed un dottorato di ricerca non potra' aspirare che a fare il manovale!

    A leggere le statistiche i lavori piu' richiesti sono quelli di basso profilo! Ma va!

    Studiare e' UN LAVORO ed e' un INVESTIMENTO PER IL FUTURO.
    Ma NON PER il futuro fra un'ora o il prossimo anno, ma per il futuro FRA 10/20 ANNI!

    Se uno INVESTE BENE gli anni di studio, NON E' IMPENSABILE (non e' facile, ma NEMMENO dfficile) pensare a stipendi dell'ordine dei 10.000 euro al mese. NON in Italia, ma non serve nemmeno andare troppo lontano.

    E comunque i 2500 NETTI/mese sono tranquillamente raggiungibili anche in Italia, facendo semplicemente il proprio dovere, senza spaccarsi la schiena.

    Il motivo e' banale: il diagramma stipendio/richiesta di competenze e' una specie di montagnetta, con la cima verso i profili piu' bassi.
    Verso i profili alti, c'e' meno richiesta, MA C'E' ANCHE MENO OFFERTA, proprio perche' si predilge il ""lavoretto semplice"" che non puntare al lavoro ""difficile"".


    Quindi TUTTO si risolve al tipo di mentalita' che uno possiede ed al tipo di futuro che vuole crearsi.

    CI SONO DUE COSE DA FARE ASSOLUTAMENTE E SENZA DUBBI/INCERTEZZE:

    1) NON PENSARE AI SOLDI. Se uno pensa SOLO ai soldi che ha o che potrebbe avere o che non ha, non combinera' mai nulla
    2) FARE BENE E CON PASSIONE il proprio lavoro.

    I "grandi" di QUALUNQUE settore, che guadagnano "'camionate di soldi" NON LI GUADAGNANO perche' hanno pensato AI SOLDI, ma perche' hanno fatto con PASSIONE il loro lavoro, DIVENTANDO dei punti di riferimento. Al che hanno iniziato a ricevere ingaggi MEGLIO -> BEN -> STRA pagati!

    Tutto questo e' ASSOLUTO?
    OVVIAMENTE NO!

    C'e' gente che ha avuto fortuna: pur senza ne arte ne parte, era nel posto giuso, al momento giusto, con le competenze giuste

    Ci sono artigiani che guadagnano MEGLIO di fior fiore di ingegneri, e ci sono ingegneri che non trovano lavoro.

    Fare il liutaio rende bene e non serve essere laureati con una laurea.
    Ma DI SICURO per conoscere il mestiere SERVE AVER LAVORATO presso un Liutaio per 5/10/15 anni!!!

    E cosa serve ad un Ingegnere per raggiungere buoni livelli di carriera? 5 di univ ed altri 5/10 anni.
    Ma guarda, SEMPRE i soliti 10/15 anni!!!

    Avere il soldino SUBITO ha come UNICA CONSEGUENZA che si continuera' a vedere SOLDINI!
    MAI SOLDI veri !!!!
    Condivido in parte il tuo discorso, in parte no.

    Punto primo: è vero (e anche giusto) che chi si laurea abbia guadagni superiori a chi si ferma al diploma, ma non è sempre cosi. Dipende da laurea e dipende da diploma.

    Punto secondo: non te la prendere, ma ritengo ABERRANTE un discorso che non laurearsi sia da stupidi ... mi fa lo stesso effetto di quando qualche politico, in tempo di Covid, dice "eh ma tanto muoiono solo gli ultraottantenni"

    GLI STUDI UNIVERSITARI NON SONO ALLA PORTATA DI TUTTI...Fin dai tempi delle elementari, c'è chi arranca sui libri e chi va spedito come un treno, semplicemente per vari motivi....c'è chi ha un quoziente intellettivo superiore e chi no, c'è chi ama studiare e chi no...c'è chi soffre emotivamente agli esami e chi no. le motivazioni possono essere varie.

    Io posso riportarti il mio esempio (tempo fa ne parlai in un altro topic) di quello che potrebbe essere il riassunto della mia vita: 39enne, laureato in giurisprudenza, vuoi sapere quanto guadagno? 1000 euro al mese come consulente "venditore" di prestiti, cessioni del quinto, polizze assicurative, ecc. Lavoro che odio, peraltro. Il massimo che ho guadagnato sono stati 1200 euro come impiegato back office amministrativo (ovvero na specie di segretario mezzo ragioniere), stipendio bassino ma almeno quel lavoro nn mi aveva condotto al Burnout. Ma la dovrei prendere da molto piu lontano, se avrai voglia di leggere.

    Sono stato uno studente modello fino all'ultimo anno di liceo scientifico. Alle elementari il maestro mi portava nelle altre classi per far vedere quanto ero bravo con le tabelline e il dettato, alle superiori ero quasi sempre "caposquadra" nelle sfide con altre scuolee in matematica, e altre cose...poi il crollo....complice l'emotività che mi ha accompagnato all'esame di maturità, sono uscito con un misero 83/100. Delusione, pianto, E da lì avevo giurato a me stesso che non avrei mai piu aperto un libro. Provai il concorso nella Guardia di Finanza (il mio sogno erano le forze dell'ordine), ma fui scartato alle visite mediche per ipotiroidismo. Da lì capii che con la mia patologia dovevo dire addio anche a questo.

    I miei poi insistettero almeno a "provare" l'università, e senza una reale convinzione mi iscrissi a quella che all'epoca era la facoltà dei parcheggiati e gli indecisi, tanto per tenerli contenti, ovvero giurisprudenza. Ero sicuro che l'avrei lasciata da lì a breve, poi ne nacque una guerra vra e propria con frasi proferite da parte loro che risuonano simili a quelle che tu hai scritto nel tuo post...."E' DA STUPIDI NON LAUREARSI, DOVE VUOI ANDARE SENZA LAUREA, A FARE IL FALLITO, PROPRIO A NOI DOVEVA CAPITARE UN FIGLIO COSI"...dopo tutte le soddisfazioni che ho dato loro a scuola, ma va beh....purtroppo quando uno è sempre stato un primo della classe, deve sempre correre, come un cavallo, non si accettano sconfitte.

    Mosso da queste manipolazioni psicologiche, ho continuato a violentarmi il cervello (perche come dicevo prima, se uno NON HA PIU VOGLIA DI STUDIARE NON CI SONO SANTI, diventa difficilissimo concentrarsi e superare un esame per immagazzinamento forzato dei concetti), e alla fine mi sono laureato...a 25 anni (vecchio ordinamento), ovvero 2 anni fuori corso, con un voto ridicolo (86/110) e al prezzo di un bell'esaurimento nervoso, che mi ha visto andare in terapia per oltre un anno. Del resto, se violenti il cervello a fare una cosa controvoglia, alla fine, complice anche l'emotività che mi accompagnava a ogni fottuto esame, ti presenta sempre il conto.

    Quanto credi che abbia potuto giovarmi il mio percorso universitario, una laurea "strazzata" presa in questo modo? Nulla.

    Sai che ha fatto il mio primo coinquilino all'università? (Faceva legge anche lui, proveniva dal classico, "maturato" con la scoppola, 65/100). Segato 4 volte a privato, dopo aver dato solo 3 esami del primo anno, ha mollato tutto, e si è dedicato a fare quello che faceva per mantenersi agli studi, ovvero il cameriere. ORa è Maitre, gia da tanti anni, e gia da tanti anni guadagna tra i 2000 e i 2500 al mese (quando era piu giovane e si faceva le stagioni arrivava anche a 3000, ora si è scocciato e lavora fisso nell'alta Hotelleria di Napoli).

    Chi ha fatto la scelta migliore?

    Questo non vuol essere un messaggio, sia chiaro "NON LAUREATEVI"...lungi da me....la laurea è importante ma presa a certe condizioni...la prima è che bisogna volerla e amare cio che si studia. La seconda è che purtroppo non tutte le lauree dànno le stesse aspettative di realizzazione lavorativa. Sono almeno 20 anni che le uniche lauree con cui "sicuramente lavori" per cio che hai studiato sono quelle STEM (Science, Technology, Engineering and MAthematics). Io in Italia vedo ben inserito solo chi si laurea nel ramo sanitario, o ingegnersitico. Di colleghi "morti di fame" che si prendono 4/5 bestemmie al giorno dai clienti, come me, laureati in legge, economia, scienze politiche, scienze della comunicazione, filosofia, non ti dico quanti ne so passati.

    Ad oggi credo che un perito informatico sia molto piu valido sul mercato del lavoro di un laureato in filosofia. MA se a un ragazzo, proveniente dal classico, piace filosofia, non lo si puo obbligare a studiare ingegneria, perche il mercato ha bisogno di ingegneri validi, non di ingegneri che si laureano come io mi so laureato in legge. E chi non ama una materia scientifica, probabilemtne non supera manco Analisi 1.

    Chi non ama studiare, è giusto che non vada all'università escelga lo "stipendiuccio" (che potrebbe essere anche piu che dignitoso) senza essere considerato uno stupido, un fallito o un mentecatto.

    Scusa per la lunghezza, ma è un argomento che mi tocca molto da vicino, e tuttìoggi dopo 20 anni, resta un "nervo scoperto".
  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    SeaMan81 ha scritto:


    1): è vero (e anche giusto) che chi si laurea abbia guadagni superiori a chi si ferma al diploma, ma non è sempre cosi. Dipende da laurea e dipende da diploma.

    2) non te la prendere, ma ritengo ABERRANTE un discorso che non laurearsi sia da stupidi

    3) GLI STUDI UNIVERSITARI NON SONO ALLA PORTATA DI TUTTI...

    4) 1000 euro al mese come consulente "venditore" di prestiti, ...

    5) ... vicissitudini ...

    6) ... la facoltà dei parcheggiati e gli indecisi, tanto per tenerli contenti, ovvero giurisprudenza. ...

    7) ... vicissitudini ...

    8 ) purtroppo non tutte le lauree dànno le stesse aspettative di realizzazione lavorativa ...

    9) un perito informatico sia molto piu valido sul mercato del lavoro di un laureato in filosofia ...

    10) Chi non ama studiare, è giusto che non vada all'università escelga lo "stipendiuccio" ... senza essere considerato uno stupido, un fallito o un mentecatto.
    1) nessuno assicura niente. Una laurea NON IMPLICA AUTOMATICAMENTE guadagni & lavoro & donne & soldi & ... La laurea ti da la possibilita' di avere ...

    2) e' da STUPIDI non pensare che una cultura di alto profilo non sia importante, A PRESCINDERE, anche se poi non la si usa nel proprio lavoro, ma e' solo per CULTURA PERSONALE.
    Vabbe' ci sono quelli che pensano che la cultura sia una perdita di tempo e che non dia da mangiare, e quindi non valga la pena coltivarla.
    Sono STUPIDI!
    L'ignoranza NON PAGA!

    3) stupidaggini. Non e' alla portata di una persona con GRAVI deficienze mentali. Ma in quel caso non avrebbe fatto nemmeno le elementari. CHIUNQUE sia in grado di completare agevolmente le scuole superiori puo' TRANQUILLAMENTE affrontare gli studi universitari.
    NON C'E' NULLA di stratosferico o per i quali serva avere caratteristiche fisico/mentali SUPERIORI.
    Solo POCHISSIME PERSONE AL MONDO sono in gado di superare i 100m in meno di 10 secondi, ANCHE SUPPONENDO CHE TUTTI 7 miliardi si allenino per tale fine. Bisogna avere PRIMA DI TUTTO i geni giusti. E questi non si decino a tavolino, ma sono cosi' come Madre Natura ha deciso che siano.
    Studiare e' una scelta CONSAPEVOLE, l'odio/amore per lo studio E' CULTURALE, NON GENETICO.
    Al piu', la predilezione per un argomento piuttosto che per un'altro e' una questione di interesse personale/culturale.
    Al piu' (2) si puo' essere ""portati"" per argomenti scentifici piuttosto che umanistici. O magari per qualcosa altro.
    Ma dire di ""non essere portati per lo studio"" e' una STUPIDAGGINE!

    Non avere voglia di studiare E' EQUIVALENTE al non avere voglia di lavorare!
    Mettiamola in questo modo: lo studio e' il primo esempio di lavoro che si affronta nella vita e che SI E' OBBLIGATI a fare, almeno per il ciclo delle scuole dell'obbligo. Lavorare e' fatica, impegno, fallimenti e successi.

    Pensare 'non mi piace studiare, preferisco lavorare' vuol dire semplicemente NON RENDERSI CONTO che nella vita CI SARA' SEMPRE DA STUDIARE, oltre che lavorare, ci saranno fatica, impegno, fallimenti e successi.

    Se un ragazzino di 13 anni questo non lo capisce, e' ABBERRANTE (;-) ) che non lo capisca uno di 30+ anni.

    4) cifra normale per lavori di ""basso profilo"". Come gia' detto, nessuno vieta ad un laureato con il dottorato di ricerca di andare a fare il manovale MA non puo' pretendere piu' dello STIPENDIO DA MANOVALE!

    6) rientra nel discorso che si deve studiare quello che piace e per fare i soldi bisogna FARE BENE/OTTIMAMENTE il proprio lavoro. Una laurea non genera soldi. E' la PASSIONE PER IL PROPRIO LAVORO/LA PROFESSIONALITA' migliore di quelli che lavorano giusto per arrivare a fine mese, che genera i soldi!

    8 ) rientra nel punto 6): NON E' LA LAUREA che genera il lavoro, E' LA PASSIONE PER IL PROPRIO LAVORO che genera lavoro.
    Per lo stesso posto di lavoro, tra un DIPLOMATO CON passione, un LAUREATO SENZA passione(e diciamo pure con TUTTE le competenze) ed un LAUREATO CON passione (e magari anche SENZA alcune competenze), secondo te che assumerebbero?
    Io lo so per certo al 200%!

    9) come 6) e 8 ) ma su questa linea di pensiero, un Laureato in Computer Scenze con competenze in settori avanzati e che saranno sempre piu' presenti nel futuro ha maggiori possibilita' di impiegno di un diplomato

    10) STUPIDO SI, per il discorso 3), ASSOLUTAMENTE NON fallito o mentecatto.
    Ha fatto una scelta! Ne accetti le conseguenze.

    ----------------

    Per avere buone possibilita' di raggiungere buoni stipendi bisogna:

    1) fare quello che piace, e farlo con passione,
    2) NON PENSARE ai soldi
    3) essere piu' bravi degli altri o almeno TENTARE di essere bravi quanto i migliori!
    4) CONTINUARE A MIGLIORARSI giorno per giorno, CONTINUANDO A STUDIARE

    Senza passione e miglioramento continuo, ci si ferma. E chi si ferma e' perduto!

    ----------------

    Giusto per concludere con un'altro pensiero: la societa' di oggi e del futuro e' una societa'

    basata SULLA CONOSCENZA E SULL'INFORMAZIONE

    NON sul lavoro manuale!

    Gli operai sono stati sostituiti dai robot, le catene di montaggio con catene automatizzate.
    Chi lavora nei call center viene sostituito da sofistcati software in grado di comprendere il linguaggio naturale e rispondere,
    le cassiere dalle casse automatiche.

    Chi pensi abbia inventato/realizzato i software per i robot, i modelli per l'interpretazione del linguaggio naturale, il concetto di RFID, l'ergonomia delle casse automatche?

    Al momento (e per un bel po' di tempo ancora) E' LA CONOSCENZA (ottenuta con TANTO STUDIO) ed il trattamento dell'INFORMAZIONE il VERO LAVORO.

    Tutto il resto e' in via di estinzione/delocalizzazione/...
  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    migliorabile ha scritto:


    SeaMan81 ha scritto:


    1): è vero (e anche giusto) che chi si laurea abbia guadagni superiori a chi si ferma al diploma, ma non è sempre cosi. Dipende da laurea e dipende da diploma.

    2) non te la prendere, ma ritengo ABERRANTE un discorso che non laurearsi sia da stupidi

    3) GLI STUDI UNIVERSITARI NON SONO ALLA PORTATA DI TUTTI...

    4) 1000 euro al mese come consulente "venditore" di prestiti, ...

    5) ... vicissitudini ...

    6) ... la facoltà dei parcheggiati e gli indecisi, tanto per tenerli contenti, ovvero giurisprudenza. ...

    7) ... vicissitudini ...

    8 ) purtroppo non tutte le lauree dànno le stesse aspettative di realizzazione lavorativa ...

    9) un perito informatico sia molto piu valido sul mercato del lavoro di un laureato in filosofia ...

    10) Chi non ama studiare, è giusto che non vada all'università escelga lo "stipendiuccio" ... senza essere considerato uno stupido, un fallito o un mentecatto.
    1) nessuno assicura niente. Una laurea NON IMPLICA AUTOMATICAMENTE guadagni & lavoro & donne & soldi & ... La laurea ti da la possibilita' di avere ...

    2) e' da STUPIDI non pensare che una cultura di alto profilo non sia importante, A PRESCINDERE, anche se poi non la si usa nel proprio lavoro, ma e' solo per CULTURA PERSONALE.
    Vabbe' ci sono quelli che pensano che la cultura sia una perdita di tempo e che non dia da mangiare, e quindi non valga la pena coltivarla.
    Sono STUPIDI!
    L'ignoranza NON PAGA!

    3) stupidaggini. Non e' alla portata di una persona con GRAVI deficienze mentali. Ma in quel caso non avrebbe fatto nemmeno le elementari. CHIUNQUE sia in grado di completare agevolmente le scuole superiori puo' TRANQUILLAMENTE affrontare gli studi universitari.
    NON C'E' NULLA di stratosferico o per i quali serva avere caratteristiche fisico/mentali SUPERIORI.
    Solo POCHISSIME PERSONE AL MONDO sono in gado di superare i 100m in meno di 10 secondi, ANCHE SUPPONENDO CHE TUTTI 7 miliardi si allenino per tale fine. Bisogna avere PRIMA DI TUTTO i geni giusti. E questi non si decino a tavolino, ma sono cosi' come Madre Natura ha deciso che siano.
    Studiare e' una scelta CONSAPEVOLE, l'odio/amore per lo studio E' CULTURALE, NON GENETICO.
    Al piu', la predilezione per un argomento piuttosto che per un'altro e' una questione di interesse personale/culturale.
    Al piu' (2) si puo' essere ""portati"" per argomenti scentifici piuttosto che umanistici. O magari per qualcosa altro.
    Ma dire di ""non essere portati per lo studio"" e' una STUPIDAGGINE!

    Non avere voglia di studiare E' EQUIVALENTE al non avere voglia di lavorare!
    Mettiamola in questo modo: lo studio e' il primo esempio di lavoro che si affronta nella vita e che SI E' OBBLIGATI a fare, almeno per il ciclo delle scuole dell'obbligo. Lavorare e' fatica, impegno, fallimenti e successi.

    Pensare 'non mi piace studiare, preferisco lavorare' vuol dire semplicemente NON RENDERSI CONTO che nella vita CI SARA' SEMPRE DA STUDIARE, oltre che lavorare, ci saranno fatica, impegno, fallimenti e successi.

    Se un ragazzino di 13 anni questo non lo capisce, e' ABBERRANTE (;-) ) che non lo capisca uno di 30+ anni.

    4) cifra normale per lavori di ""basso profilo"". Come gia' detto, nessuno vieta ad un laureato con il dottorato di ricerca di andare a fare il manovale MA non puo' pretendere piu' dello STIPENDIO DA MANOVALE!

    6) rientra nel discorso che si deve studiare quello che piace e per fare i soldi bisogna FARE BENE/OTTIMAMENTE il proprio lavoro. Una laurea non genera soldi. E' la PASSIONE PER IL PROPRIO LAVORO/LA PROFESSIONALITA' migliore di quelli che lavorano giusto per arrivare a fine mese, che genera i soldi!

    8 ) rientra nel punto 6): NON E' LA LAUREA che genera il lavoro, E' LA PASSIONE PER IL PROPRIO LAVORO che genera lavoro.
    Per lo stesso posto di lavoro, tra un DIPLOMATO CON passione, un LAUREATO SENZA passione(e diciamo pure con TUTTE le competenze) ed un LAUREATO CON passione (e magari anche SENZA alcune competenze), secondo te che assumerebbero?
    Io lo so per certo al 200%!

    9) come 6) e 8 ) ma su questa linea di pensiero, un Laureato in Computer Scenze con competenze in settori avanzati e che saranno sempre piu' presenti nel futuro ha maggiori possibilita' di impiegno di un diplomato

    10) STUPIDO SI, per il discorso 3), ASSOLUTAMENTE NON fallito o mentecatto.
    Ha fatto una scelta! Ne accetti le conseguenze.

    ----------------

    Per avere buone possibilita' di raggiungere buoni stipendi bisogna:

    1) fare quello che piace, e farlo con passione,
    2) NON PENSARE ai soldi
    3) essere piu' bravi degli altri o almeno TENTARE di essere bravi quanto i migliori!
    4) CONTINUARE A MIGLIORARSI giorno per giorno, CONTINUANDO A STUDIARE

    Senza passione e miglioramento continuo, ci si ferma. E chi si ferma e' perduto!

    ----------------

    Giusto per concludere con un'altro pensiero: la societa' di oggi e del futuro e' una societa'

    basata SULLA CONOSCENZA E SULL'INFORMAZIONE

    NON sul lavoro manuale!

    Gli operai sono stati sostituiti dai robot, le catene di montaggio con catene automatizzate.
    Chi lavora nei call center viene sostituito da sofistcati software in grado di comprendere il linguaggio naturale e rispondere,
    le cassiere dalle casse automatiche.

    Chi pensi abbia inventato/realizzato i software per i robot, i modelli per l'interpretazione del linguaggio naturale, il concetto di RFID, l'ergonomia delle casse automatche?

    Al momento (e per un bel po' di tempo ancora) E' LA CONOSCENZA (ottenuta con TANTO STUDIO) ed il trattamento dell'INFORMAZIONE il VERO LAVORO.

    Tutto il resto e' in via di estinzione/delocalizzazione/...
    Come prima, ritengo validi molti tuoi discorsi, arriccio il naso su altri

    E' chiaro che bisogna studiare. Fondamentalmente se uno ci pensa, nasciamo analfabeti, e tutto cio che impariamo lo impariamo a scuola.

    Forse mi ero espresso male prima, non è studiare alla prtata di tutti, ma uno studio universitario può non essere alla portata di tutti. E qui ribadisco fermamente la mia convinzione su questo al punto 3. Se vogliamo anche una scuola superiore può non essere alla portata di una persona rispetto a un'altra. Non credo per deficenze mentali, quanto piu per propensione a determinate materie, e, inutile che ci prendiamo in giro, per quanto spesso la differenza la faccia il soggetto, ci sono materie "obiettivamente" piu difficili rispetto ad altre.

    Anche un ragazzo che decide di scegliere dopo il diploma la scuola per diventare parrucchieri, studia (3 anni se vuoi aprirti un atelier con qualifica regionale), ma credo che sia fuori da ogni dubbio che le materie che studierà nel suo percorso non saranno impegnative quanto le materie che studirerà chi si iscrive alla triennale di ingegneria aerospAZIALE

    Un mio compagno di liceo scientifico, fu bocciato in primo liceo, optò per una scuola professionale di meccanica. Ha superato tutti e 5 gli anni senza mani piu una bocciatura, e da quanto ne sapevo, ora ha una sua officina ed è anche molto apprezzato.

    Una mia compagna di liceo, maturata con me, anche abbastanza brava a scuola, si iscrisse a MEdicina, si incagliò durante gli studi, poi ripiegò su scienze infermieristiche. Fa l'infermiera da tanti anni ed è soddisfatta.

    Gia citato l'esempio del mio amico di università, che la abbandonò dopo pochissimi esami, e si mise a fare il cameriere, facendo una buina carriera nel settore della hotelleria e ristorazione.

    Potrei continuare con altri esempi, ma risulterei tediante e noioso. Questo per dire cosa?
    Prijmo, che non è vero che chi è stato un pessimo studente, sarà un pessimo lavoratore. Semplicemente il percorso scelto inizialmente non era quello adatto a lui. Punto secondo, se esistono vari tipi di scuole, di ordine e grado, è proprio perche esistono tanti esseri umani. Se fra 30 anni dovessero diventare tutti ingegneri, sai che palle? I capelli da chi mi li vado a tagliare? Se voglio sedermi a un ristorante, chi cucina?

    Punto 8....di sicuro la passione per il proprio settoe genera lavoro. La soggettività è importante. Ma cosi come è innegabile che un percorso di studi di ingegneria presenti una difficoltà diversa da un percorso di scienze della comunicazione o un percorso triennale da parrucchiere, è altrettanto innegabile, che, per il mercato, ci siano lauree piu apptibili e meno appetibili di altre.

    Secondo te i ragazzi che si laureano i materie umanistiche e che affollano i call center o fanno le baby sitter, si sentono realizzati? §Non credo. Eppure ne conosco di realmente bravi, che hanno studiato con passione.

    MA una laurea in storia medioevale non sarà richiesta quanto una laurea in ingegneria.

    Tornando indietro, per come me la son presa io la laurea (che ha corroso anche la mia salute), di sicuro NON la rifarei. MA io sono un caso a parte. Grazie a Dio piu unico che raro.
  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    @SeaMan81

    Solo i familiari possono sapere cosa è giusto per il ragazzo, noi non lo conosciamo.
    L'ITIS va benissimo anche in ottica Università e probabilmente è la scelta corretta. L'unico consiglio è di scegliere bene nel suo interesse: se è molto portato nelle materie scientifiche, deve fare il liceo.
    Se non lo fa solo perché avete avuto esperienze negative personali e/o è nato al sud quindi è destinato ad arrabattarsi nella vita e tanto vale che si adegui fin da subito, allora non state scegliendo nel suo interesse.

    p.s.: abbiamo pianto quasi tutti all'università, è normale che si concluda con un quasi esaurimento nervoso
  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    Weierstrass ha scritto:


    L'unico consiglio è di scegliere bene nel suo interesse: se è molto portato nelle materie scientifiche, deve fare il liceo.
    Ma anche no, visto che è oggettivamente inutile.
    Tutto quello che si impara in un liceo scientifico in 5 anni dura (durava? parlo dei miei tempi e mia università e mio cdl) un 15 giorni.
    A ottobre il liceale era al livello del ragioniere (cioè zero).
    p.s.: abbiamo pianto quasi tutti all'università, è normale che si concluda con un quasi esaurimento nervoso
    "Quasi" tutti.
    Personalmente, ad esempio, non sono mai stato bocciato (in realtà in tutta la vita ho preso esattamente due voti insufficienti in terza superiore).
    Per me l'università è stata una gran perdita di tempo, e di denaro, con pochissime femmine (ai miei tempi c'erano, ma rare. Chissà perchè in un gruppo tipico da elaborato da 4 c'ero io, e 3 donzelle Assai meglio comunque psicologia, proprio sulla strada dalla stazione )
    Ci tenevo così poco che al mio controrelatore di tesi sperimentale (l' "invenzione" di instagram, ante litteram ovviamente) la misi direttamente rilegata nello stipo, senza neppure fargliela leggere, e tantomeno correggere, neppure una volta.
    Non la prese benissimo ( ) ma ero già sicuro di aver superato il voto di laurea di mia sorella già solo con la media (come in F1 il primo "avversario" è il compagno di scuderia, e così tra fratelli), e quindi anche un giorno in più era buttato letteralmente.

    Altro aneddoto: nell'ultimo esame la professoressa, avendo preso 30L e 30 nei due esami equazioni differenziali e analisi II (che poi diventavano il singolo analisi II vecchio ordinamento), voleva interrogarmi ancora, per la lode, come sovente propongono agli studenti in gamba.
    Le risposi no grazie, ho qui nella cartella la copia della tesi da consegnare in segreteria, non ho tempo da perdere (cioè tornare il giorno dopo in sede, un paio d'ore tra andata e ritorno).
    Anche lei non la prese proprio benissimo

    Ognuno ha avuto la sua esperienza, bella o brutta.
    Non siamo tutti uguali.

    PS e poi si lamentavano dei miei "spiegoni": queste lenzuolate sopra cosa sono?
  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    +m2+ ha scritto:


    oggettivamente inutile
    Al solito elevi le tue esperienze personali a "oggettività". Che per te la matematica sia inutile non significa che lo sia per gli altri.
    Per me l'università è stata una gran perdita di tempo
    Si è capito che per il tuo lavoro non sia servita a niente. Non è così per gli altri, fattene una ragione
  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    Weierstrass ha scritto:


    +m2+ ha scritto:


    oggettivamente inutile
    Al solito elevi le tue esperienze personali a "oggettività". Che per te la matematica sia inutile non significa che lo sia per gli altri.
    Non so che facoltà abbia frequentato.
    Nella mia (almeno ai miei tempi) il livello liceo scientifico, cioè graficini di funzioni, minimi e massimi, flessi e "robetta" del genere su funzioncelle per "bambini", era fatta nelle prime due settimane di corso, forse tre.
    Già alla quarta settimana si facevano "cose" che al liceo si sognavano, magari dopo una pesantissima cena a base di peperoni.
    Ecco perchè il liceo è oggettivamente inutile nell'ottica di una preparazione per una facoltà davvero scientifica.
    Perchè il livello è talmente basso (o quello universitario è talmente alto, insomma lo iato) che non dà/dava vantaggi concreti, se non modestissimi, che lo giustifichi/giustificasse.

    EDIT: qui però devo fare un inciso.
    Mentre so per certo quale sia il livello dei liceali (cioè modestissimo, fonte: nipote diplomata nel "miglior" liceo scientifico della provincia e vedendo cosa non fa), non ho considerato che anche il livello universitario è precipitato.
    Quindi può darsi che oggi la differenza si sia ridotta.
    E' qualcosa su cui non avevo ben riflettuto.
    Effettivamente è possibile che una laurea odierna in una facoltà di scienze matematiche e fisiche sia poco diversa dal liceo scientifico odierno.
    Va riconosciuto
    Per me l'università è stata una gran perdita di tempo
    Si è capito che per il tuo lavoro non sia servita a niente. Non è così per gli altri, fattene una ragione
    Lo è per chiunque faccia l'informatico.
    Non è un lavoro per il quale è richiesta la laurea, come può essere un avvocato piuttosto che un medico o un commercialista, o un consulente del lavoro o dentista quello che è (i professionisti con albi e collegi, dove il discorso si inverte).
    Se ne faccia una ragione, è oggettivo.
  • Re: ITC o ITIS: quale fra queste due scuole offre maggiori possibilità di lavoro?

    Dico la mia.
    Io volevo andare all'ITIS, in particolare all'Istituto Giordani di Napoli (tosto, ma esci che qualcosa l'hai sicuramente imparata).
    Mio padre all'epoca aveva la ditta di informatica ed office automation, per cui si trattava di proseguire su quella strada (all'epoca un computer lo si pagava fior di quattrini).
    Fu proprio lui a farmi ragionare e andare a ... Ragioneria.

    Effettivamente la scienza dei conti è diversa da quella dei bit e dell'elettronica; però posso dirti che l'ITC apre un ventaglio di orizzonti ben più grandi di una persona che va all'ITIS.
    Tra le tante materie di insegnamento c'è il Diritto, la Scienza delle Finanze, la Tecnica Bancaria e la Computisteria, e principalmente la Ragioneria, senza contare la possibilità comunque di fare qualcosa di veramente tecnico in qualche classe sperimentale (io stavo al VII ITCS di Napoli, attuale Francesco Saverio Nitti, ed ero in una sezione sperimentale dove abbiamo studiato informatica e il bilinguismo l'abbiamo portato fino in 5^.

    Ragionieria (attualmente si dovrebbe chiamare Economia Aziendale, credo) può farti trovare molte possibilità di lavoro, qui come all'estero; e volendo hai delle buone basi per l'università (considera che il programma di matematica dal III° anno in su comprende funzioni matematiche, trigonometria e via discorrendo).

    Eventualmente nessuno ti vieta di iscriverti, successivamente, ad università tecniche come ingegneria o informatica.
    Un mio compagno di classe, già bravo in materie tipiche della ragioneria, si iscrisse a Ingegneria informatica (e noi tutti a ridere pensando ai disastrosi risultati), e adesso è diventato uno sviluppatore alla Oracle in America.
    Quindi, se hai l'iniziativa e la volontà, puoi mettere in cassaforte un titolo di studio comodo per lavorare in amministrazione o per fare concorsi nella Pubblica Amministrazione (come ho fatto io), e al contempo, dopo, sviluppare un tipo di studi che possano portare a qualcosa in più.

    Questo, chiaramente sempre e solo IMHO
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14 risposte