Inizio carriera: Italia o estero?

di il
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Inizio carriera: Italia o estero?

Ciao a tutti,
sono nuovo qui, per cui chiedo scusa se questa è la sezione sbagliata dove postare. Avrei bisogno di consigli nella ricerca del primo impiego nel settore informatico.
Vi descrivo un po' il mio background: ho poco più di trent'anni e vivo nel nord italia, ho un diploma informatico, una laurea magistrale in materie relativamente distanti dalla programmazione (pensate design e UX, avremo avuto sì e no un 15% di materie legate all'informatica), e una storia lavorativa che purtroppo non ha nulla a che fare con tutto ciò che ho studiato causa crisi del 2009 e relativi strascichi economici. Ho vivacchiato fino ad oggi prendendo stipendi nulli ("paghiamo in visibilità!") o molto bassi, e da circa 2 anni ho deciso di riprendere in mano la programmazione per cercare di uscirne. Ho vissuto in modo molto frugale e ho accumulato abbastanza denaro da poter vivere serenamente senza dover lavorare per molti mesi, inoltre mi sono licenziato dall'ultimo lavoretto qualche settimana fa. Ora sono disponibile a muovermi ovunque per trovare il mio primo impiego nel settore, questo include anche altri paesi nell'UE (Germania, Irlanda e Olanda in primis). Il mio inglese è eccellente e quando sono in giornata rasenta il C2, inoltre il mio profilo github è ben curato e ricco di buoni progetti. Il settore in cui mi sono preparato è il web programming, con enfasi sullo stack MERN, ma conosco anche diversi linguaggi OOP.
Sto iniziando a inviare curriculum a raffica in giro per l'Italia e l'Europa, ma sto notando (con un pizzico di dispiacere) di avere più successo entro i patri confini, tanto che ho già diversi colloqui da fare qui mentre all'estero vengo solitamente scartato. Non che mi dispiaccia troppo, in fondo per me l'importante ora è mettere un piede nella porta, ma il mio obiettivo finale è di trasferirmi all'estero e mi domandavo se forse non sto puntando troppo in alto cercando da subito il primo lavoro fuori dall'Italia.
Conoscete persone che hanno trovato lavoro all'estero anche alla prima esperienza? Mi consigliereste di fare almeno un annetto in Italia prima di provarci fuori o è meglio continuare a cercare un'offerta dall'estero? Secondo voi un trasloco all'estero prima di trovare lavoro agevolerebbe la cosa?
Grazie

5 Risposte

  • Re: Inizio carriera: Italia o estero?

    L'estero non e' la panacea di tutti i mali.

    All'estero sei in concorrenza con gli 'esteri', QUINDI e' ovvio che se devono scegliere, peschino un compatriota invece di uno che e' alle prime esperienze e pure 'estero'

    Inoltre, all'estero, per lavori di 'basso profilo' devi conoscere la lingua 'estera'

    Fatti le ossa vicino casa, poi, con un po' di fortuna, puoi tentare il salto.
  • Re: Inizio carriera: Italia o estero?

    migliorabile ha scritto:


    L'estero non e' la panacea di tutti i mali.
    Mai detto e mai pensato, è solo che mi piace l'idea di spostarmi oltralpe, in più di norma pagano meglio, anche al netto del COL.

    migliorabile ha scritto:


    All'estero sei in concorrenza con gli 'esteri', QUINDI e' ovvio che se devono scegliere, peschino un compatriota invece di uno che e' alle prime esperienze e pure 'estero'
    Tutt'altro che ovvio se non c'è disponibilità di programmatori in zona (vedi Germania, che al momento ha una carenza cronica di sviluppatori praticamente ovunque, eccetto Berlino). Però capisco dove vuoi arrivare, ed è appunto per quello che ho postato sul forum: mi servono input da gente che ne sa un po' di più a riguardo.

    migliorabile ha scritto:


    Inoltre, all'estero, per lavori di 'basso profilo' devi conoscere la lingua 'estera'
    Molte offerte di lavoro (anche Jr) chiedono solo l'inglese, e in Irlanda il problema non si pone nemmeno.
  • Re: Inizio carriera: Italia o estero?

    Un consiglio spassionato ? Vai all'estero. Almeno per i primi anni della tua carriera ti eviti le miserie del sistema lavorativo italiano. Io mi sono trasferito a Londra circa 5 anni fa, sono bilingue di famiglia e con laurea in Informatica studiavamo molto testi in inglese quindi la lingua non e' stato un problema.
    Magari la realta lavorativa Veronese non e' minimamente paragonabile a quella di Milano ma ricordo che finito lo stage pagato universitario dopo 2 mesi di colloqui mi venivano proposti solo stage retribuiti circa 500eur o non retribuiti proprio. Accetto un colloquio a Londra, primo stipendio 29k.

    Fidati che quando cominci ad abituarti all'estero dove ci sono tantissime opportunita per developers, dove si cambia ogni 2-3 anni, dove ad ogni cambio ci sono spesso salti di stipendio di 5-10k difficilmente ti viene voglia di ritornare in Italia, se non come turista o per la tua pensione (privata).

    Io ti consiglio ti sparare applications in Germania (ideale Berlino e' molto internazionale e ci sono tante IT startups), Svizzera (Geneva se sai il francese ci sono molte finance), Londra o Dublino. Da non scartare anche Amsterdam, Sweden(stoccolma) e Norvegia (oslo)
  • Re: Inizio carriera: Italia o estero?

    Vai all'estero. Io sono stato 2 anni ad Edimburgo e ora che sono tornato in italia mi pare di essere in un paese del terzo mondo! Per esperienza personale ti dico : DIFFIDA dai consigli del tipo 'fatti le ossa in italia e poi in caso ti sposti'. Fai il contrario.

    Infatti mi sa che, finito sto anno, all'estero ci torno.

    P.s. ti serve anche come ottimo modo per fare esperienza, soprattutto perchè fuori da questo bel paese investono molto di più nello sviluppo del personale.
  • Re: Inizio carriera: Italia o estero?

    Aggiornamento: alla fine ho deciso di accettare un'offerta che ho ricevuto qui in Italia, il team è composto da gente davvero in gamba, sto imparando molto da loro e vedo che c'è lo spazio per crescere, che per me è la cosa più importante in assoluto in questo momento.
    Alcune statistiche: una trentina di resume inviati in tutta Europa, 5 contatti da aziende per colloqui (tutte italiane). 2 colloqui, entrambi sfociati in proposte di assunzione, le altre 3 interviste declinate perché arrivate troppo tardi. 1400 e 1500 i netti offerti per vivere in città di piccole/medie dimensioni.
    Per ora va più che bene così, poi in futuro si vedrà.
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