migliorabile ha scritto:
@+m2+ siamo alle solite.
Se tu non sei laureato, oppure lo sei (tu DICI di esserlo, ma si fa parecchia fatica a crederci)
Bhè in effetti ho frequentato Scienza del Tortellino, mi hai sgamato!
ma la laurea non ti e' stata utile per il lavoro che stai svolgendo,
Faccio proprio il lavoro per cui ho studiato, o meglio lo facevo già da 15 anni prima della laurea, con la quale ho imparato a salare l'acqua
o non ti ha soddisfatto perche' non hai imparato quello che avresti voluto imparare, e' un TUO problema.
Purtroppo è un problema di chiunque si iscriva, immaginando di imparare qualcosa che gli servirà effettivamente per lavorare (come fanno i medici, gli ingegneri, gli infermieri, gli avvocati... insomma tutti i professionisti. tolgo dall'elenco le materie umanistiche tipo storia, lettere eccetera per ovvi motivi)
Affermare che alcune materie non si usano nel mondo del lavoro e' solo una TUA convinzione: si usano, basta scegliere il MONDO giusto! Probabilmente non ti servono per realizzare il sito web, ma fare siti web NON E' l'unico lavoro che un laureato in informatica puo' fare! Se tu sai fare solo questo, e' una TUA limitazione.
OK, allora andiamo nel concreto.
Fammi un esempio concreto di utilizzo nell'ambito informatico delle nozioni relative alla termodinamica.
Nella mia non-laurea come mezzo esame di Fisica del Tortellino c'era da calcolare se un asteroide lanciato verso la Terra avrebbe colpito la superficie, oppure no.
Aspetto che mi spieghi l'utilità per un informatico.
Nella porzione di meccanica calcolare il decadimento dell'orbita di un satellite artificiale frenato dall'atmosfera.
Suppongo che possa essere utile per avere un'idea dell'RTT di un pacchetto verso la ISS, ma insomma ne dubito.
personalmente, SENZA UNA LAUREA...
questa è la TUA situazione.
Non quella di Zuckerberg. O Dell. O Bill Gates. O Steve Jobs. O Ellison. O (...)
SMETTILA di denigrare l'universita', la laurea o l'utilita' di un titolo di studio. NON FACCIAMO COSI' schifo come tu continui a dire.
Non smetto affatto, perchè sono dati di fatto.
Uno, con una laurea, puo' accontentarsi di fare anche il bidello.
Uno, senza laurea, non puo' aspirare a qualcosa di piu' che non fare il bidello!!!!
Magari fosse come affermi, dico solo magari, può assumere (senza laurea) diciamo 200.000 laureati.
Non sai nulla nell'ambito dell'informatica (intesa come storia), è un dato di fatto, forse per motivi anagrafici, forse per disinteresse, ma di nuovo sono fatti, non opinioni.
Certo, se hai faticato tanto (?) per un pezzo di carta col quale, concretamente, non riuscirai a guadagnare più di un qualsiasi commerciale di media levatura (* fonte: stipendi per ingegneri del software più alti del mondo, che sono quelli di Google, vs una qualsiasi media azienda che produce gabinetti o tortellini), è un TUO problema.
Ti rode? Vabbè, lo posso comprendere.
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Chiusura con: essendo un non-laureato (come tu affermi) mi capita di discorrere per lavoro con laureati effettivi, tipicamente ingegneri, tipicamente professori ordinari, tipicamente presidi ed ex-presidi proprio di grandi facoltà di ingegneria del Nord (insomma... la crème dell'università italiana).
Sia Est, sia Ovest.
Alcuni con docenze al MIT (sì, al MIT).
(in realtà il mio lavoro è spiegare a loro come dovrebbero fare, o avrebbero dovuto, ma questo è un dettaglio, mi occupo di gatti e tortellini in realtà).
Ebbene se parlassi con loro sentiresti con le tue orecchie che le mie tesi sono assolutamente modeste, tranquille, e che la situazione è estremamente PEGGIORE di come la descrivo.
Conosceresti l'università italiana dall'interno, dalle persone che sono ormai diventate i mitici "baroni" (che significa in concreto quelli che fanno parte delle commissioni per l'abilitazione degli altri, in pratica i "professori" che decidono chi diventerà "professore" a sua volta).
E ti riderebbero in faccia, ma proprio rotolandosi per terra, riguardo allo stato dell'univesità italiana odierna, diciamo post-2000 circa (non ricordo l'anno preciso), con l'introduzione del 3+2.
Ti spiegherebbero il perchè e il percome vengono dati i finanziamenti, come l'obiettivo è la minima qualità possibile nella didattica e così via.
Certo sei liberissimo di non crederlo, e di immaginare che la tua lauretta in un'università ritenuta su scala mondiale a livello di una africana (se va bene, fatte sempre le debite eccezioni e così via) sia chissà che.
Vieni come me in maggio a Londra e vedrai cosa ne pensano, ma sul serio, non in termini "iociòòòlalaureaasoooohhhficoooooo...". Ma è meglio di no, potresti avere delle sorprese un pochino... sgradite.
Ovviamente a Londra vado a fare il bidello, o meglio il cuoco
Riguardo poi al mondo del lavoro non ne parliamo: vieni con me a parlare con i vari amministratori per "saggiare" la qualità dei neolaureati assunti oggi.
La sintesi è banale: se sei in gamba, sei in gamba, con o senza laurea.
Non è che il giorno prima della cerimonia di laurea sei un cretino, e il giorno dopo un genio.
Non è che quanto ti iscrivi, il primo giorno, sei un idiota mentre col pezzo di carta magicamente diventerai un genio.
Se sei tonto, rimani tonto, anche con il pezzo di carta.
Il "dramma" è che UNA VOLTA se eri "tonto", MA avevi studiato e ti eri laureato, ALLORA "qualcosa" sapevi fare.
Oggi neanche questo.
Pertanto, sempre per andar nel concreto lasciando perdere flame e solite posizioni quantomeno risibili, assai meglio STASTICA E INFORMATICA PER LE IMPRESE (cioè... il niente in pratica, una mezza economia con qualcosina in più, ci sono varie varianti ma ci siamo capiti) che INFORMATICA.
Ancora più facile, parimenti inutile, ma con qualche maggior possibilità di impiego