migliorabile ha scritto:
Domandona MAW: ma da quando si utilizza il termine algoritmica?
Il termine è tecnicamente valido sul duplice binario del calco e dell'analogia secondo la Crusca. Si tratta di uno dei pochissimi casi validi di reimportazione (da
algorithmics), sovrapposto comunque alla modellazione analogica di un aggettivo sostantivato col suffisso "-ica", il quale, preceduto dalle più varie eufoniche singole o sillabiche, si fonda sempre su "tecnica" e sottintende comunque il greco t???? (tékne) contraddistinguendo numerosissime altre discipline, dalla burotica alla domotica, dalla cibernetica all'aritmetica, dalla retorica all'elettronica alla meccanica alla linguistica... mentre praticamente ogni altra translitterazione di anglicismi tecnici è realmente emetica all'orecchio del cultore della lingua del Sì, in questo caso si tratta di un non raro duplice rimbalzo (in questo caso si parte dalla storpiatura in latino tardo amanuense del nome del matematico persiano Abu Ja'far Mohammed ibn-Mûsâ al-Khwârizmî) latino->inglese->italiano rafforzato da una analogia.
L'algoritmo è propriamente l'oggetto di studio dell'algoritmica, così come il meccanismo è oggetto di studio della meccanica (applicata), eccetera.
Allo stesso modo, nella letteratura matematica si parla di combinatorica assai più spesso e volentieri che di "combinatoria", pur essendo quest'ultimo un validissimo latinismo, fin dai tempi del grande Gian-Carlo Rota, sempre per il medesimo tipo di analogia.
In merito alle varie ondate di entusiasmo per annunci di supposte prestazioni strepitose inerenti algoritmi di ordinamento su architetture di calcolo non convenzionali, si veda anche
questo post dell'anno 2006.