Geeks "anni 80"

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  • Re: Geeks "anni 80"

    ultrasound91 ha scritto:


    inoltre la differenza fra le macchine nuove e quelle più antiche è la complessità, salvo casi eccezionali per l'architettura, è sempre possibile prendo l'ultimo PC e osservarne solo le funzioni basilari. Non è necessario aver posseduto o aver usato un computer primitivo.
    Scusa, ma mai un'affermazione è stata tanto sbagliata. Poter capire e comprendere come funziona un computer moderno discende direttamente dalla piena comprensione delle macchine che tu, purtroppo, chiami antiche. Io ho 26 anni, e non ho potuto vivere l'epoca del C64, ma durante i miei studi mi sono imbattuto ed ho programmato macchine basate su un motorola 68K, negli anni 2010.

    Ciò che tu chiami complessità è in realtà proprio l'architettura sia hw che sw. In 40 anni di sviluppo informatico l'hw è radicalmente cambiato, sebbene il principio alla base è il medesimo della macchina di Turing. Cos'è cambiato? Pipeline, processori superscalari, multicore e relativa gestione della coerenza della cache, caching (appunto), trasferimenti tramite DMA, gestione delle interruzioni vettorizzate, ecc....

    Non sottovalutare il "vecchio" solo perché è vecchio, senza quello il "nuovo" non esisterebbe.
  • Re: Geeks "anni 80"

    Studio ing. informatica e sinceramente sui libri c'è praticamente tutto, anzi, i primi due capitoli sono sempre dedicati ai principi base.
    Non ti parlo di chi segue un percorso formativo (universitario) ma di chi, al pari di quelli che negli anni 80 erano autodidatti, adesso bazzicano con l'informatica e la programmazione da soli e credono di essere preparati senza possedere le informazioni di base.

    E comunque, anche dal punto di vista di chi affronta gli studi universitari oggi, ti posso dire con relativa certezza che non tutti hanno le "basi" che servirebbero.
  • Re: Geeks "anni 80"

    Ecco ... diciamo che gli "autodidatti degli anni 80" hanno una preparazione di base migliore della media dei "giovani", compresi quelli che stanno o hanno studiato ...
  • Re: Geeks "anni 80"

    ultrasound91 ha scritto:


    oregon ha scritto:


    Studio ing. informatica e sinceramente sui libri c'è praticamente tutto, anzi, i primi due capitoli sono sempre dedicati ai principi base.
    Non ti parlo di chi segue un percorso formativo (universitario) ma di chi, al pari di quelli che negli anni 80 erano autodidatti, adesso bazzicano con l'informatica e la programmazione da soli e credono di essere preparati senza possedere le informazioni di base.

    E comunque, anche dal punto di vista di chi affronta gli studi universitari oggi, ti posso dire con relativa certezza che non tutti hanno le "basi" che servirebbero.
    Concordo
    Avere le "basi" è un concetto molto vago e dipende da quanto si vuole andare a fondo sull'argomento, e su altri argomenti, più o meno correlati. E' praticamente impossibile conoscere "tutto". E' possibile definire in modo sistematico quali sono le conoscenze da acquisire per avere le "basi"? Uhm...
  • Re: Geeks "anni 80"

    Le basi dell'informatica sono chiare ... sapere cosa è un bit è una nozione di base ... sapere cosa sia Ruby no.
  • Re: Geeks "anni 80"

    ultrasound91 ha scritto:


    Anche lo shuttle della NASA funziona grazie ai principi base.
    Ovviamente ... funzionava ... non ci sono più gli shuttle ...

    Interessante notare come i computer dello shuttle usassero prima un 8086 e poi un 80386 ... anche loro erano "antichi" ...
  • Re: Geeks "anni 80"

    oregon ha scritto:


    Le basi dell'informatica sono chiare ... sapere cosa è un bit è una nozione di base ... sapere cosa sia Ruby no.
    Quindi: sapere cosa un bit, cosa è un byte, etc. Sapere cosa è un algoritmo. Uhm, a ben vedere le cose da sapere non sono solo 3, in effetti si avvicinano a 300, ma forse anche a 3000.

    Da un punto di vista storico, sapere cosa è la macchina di Von Neumann, e quanto ha che fare con i moderni computers?
    Sapere cosa c'entra un certo Alan Turing con tutto questo? Ah, dimenticavo, c''è stato pure un certo George Boole. E Haskell Curry, dove lo mettiamo? Ma no, quello non è importante. O lo è? E Ada Byron? Ma, a ben vedere, sono centinata e centinaia, questi signori. Se programmiamo e usiamo le funzioni anonime, bisogna sapere perché si chiamano anche funzioni lambda e che era Alonzo Church? O è irrilevante? Uhm. Che confusione!

    L'hardware dove lo mettiamo? Tutto quanto riguarda la programmazione, prima o poi, deve interagire con l'elemento "hardware", volenti o nolenti. Un programma che mi aumenta la luminosità di un monitor. Un programma che mi masterizza un CD. Un programma che mi spegne il PC. Un programma usa memoria. Cos'è la memoria? Me lo sono dimenticato. Gli esempi cono infiniti. Fino a che punto bisogna conoscere l'hardware?

    La cosa bella è che potrei andare avanti per ore e ore, e anche per giorni interi. Ciò mi porta alla domanda: Cosa sono le "basi", e cosa è invece conoscenza superflua, non strettamente di base??
  • Re: Geeks "anni 80"

    ultrasound91 ha scritto:


    Prima di tutto grazie per aver fornito questa lista di personaggi storici. Posso affermare di non conoscerli tutti e per una mia soddisfazione personale andrò a leggere le loro teorie o i loro risultati.

    Tutto l'hardware che hai elencato so come funziona e so progettarlo.

    Ma tornando al discorso iniziale secondo me c'è modo di confinare le basi.
    Es.: Al fine del funzionamento della macchina il monitor non è essenziale; basti pensare ai server.
    E qualsiasi componente che interagisce con l'uomo.
    Direi che comunque un percorso universitario fornisce basi sufficenti ma non complete.
    E in ogni caso aver conoscenza completa delle basi non è un requisito strettamente necessario per essere efficenti sul lavoro.
    Bene, ad ogni modo la lista non è assolutamente esaustiva, né sono necessariamente i personaggi più importanti! Ce n'è tanti altri che forse meritano anche maggiore considerazione, anche italiani.

    Per quanto riguarda le "basi", il discorso che si era aperto mi ha portato a questa domanda: che significa poter dire "ho le basi dell'informatica", a livello, ovviamente, professionale ed universitario, non hobbistico.

    Cosa bisogna conoscere? Ai miei tempi non c'era la facoltà di Informatica, e nemmeno ingegneria informatica, e purtoppo non ho potuto seguire in percorso universitario di questo tipo, per quanto anche esso sia, per definizione, incompleto.

    E sono d'accordo con te sul fatto che si può essere programmatori o tecnici produttivi anche senza necessariamente conoscere tutte le basi.
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