E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

di il
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E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

Salve ragazzi, leggendo un articolo che affrontava l'argomento mi sono imbattuto in questo , del MIT Tech Review, che rimanda a questo . Loro asseriscono che, come si intende dal tweet, "Non è ancora possibile costruire un sistema di voto sicuro e veramente democratica collegato a Internet".

Certamente l'opinione del MIT è da tenere in considerazione. Secondo voi, per chi si fosse già posto la domanda e fatto un opinione, è davvero ancora lontano l'uso di strumenti di Democrazia Diretta in maniera sicura?. Tra quando effettivamente i sistemi elettorali saranno completamente digitalizzati facendoci pensare alle schede elettorali cartacee come a qualcosa che appartiene alla preistoria ?

12 Risposte

  • Re: E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

    Secondo me il principale difetto dell'e-democracy è che il controllo dei server è centralizzato e in mano a poche persone, per cui ti basta corrompere quelle poche persone per falsare completamente le votazioni.

    Col sistema attuale, invece, lo spoglio delle schede è distribuito in migliaia di seggi, ognuno dei quali controlla qualche centinaio/migliaio di schede; quindi, se da un lato è più facile che su diverse migliaia di scrutatori ce ne sia qualcuno facile da corrompere, dall'altro è molto difficile (anche dal punto di vista economico) riuscire a corromperne abbastanza da falsare significativamente il risultato finale.

    Oltre a questo, sarebbe da capire fino a che punto delle persone che non fanno i politici di professione, ma anzi hanno solitamente un altro lavoro che li tiene occupati almeno 8 ore al giorno, riescano ad essere sufficientemente preparati e competenti su ciò che vanno a votare; si tratterebbe di passare ogni giorno diverse ore a studiare pagine e pagine di proposte di legge, emendamenti e via dicendo, valutandone attentamente i pro e contro e le interazioni con le innumerevoli altre norme già esistenti. In alternativa, ci si dovrebbe basare sulle sintesi fatte da altri (i politici), che è quello che in generale accade già oggi con i referendum.
  • Re: E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

    Ciao dvaosta ,non riesco a raggiungere il tuo sito ed il tuo blog
  • Re: E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

    Sono d'accordo con il MIT (!) e tanto più vivendo in Italia.

    Dal punto di vista tecnologico c'è ancora la possibilità di falsare i risultati e comunque rimane il problema del "controllo dei controllori".

    No ... siamo lontanissimi dalla votazione elettronica a distanza (parlo di votazioni serie, ovviamente, le buffonate non mi interessano).
  • Re: E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

    gian82 ha scritto:


    ciao dvaosta ,non riesco a raggiungere il tuo sito ed il tuo blog
    Perché non sono più attivi. ora ho modificato la firma.
  • Re: E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

    dvaosta ha scritto:


    Secondo me il principale difetto dell'e-democracy è che il controllo dei server è centralizzato e in mano a poche persone, per cui ti basta corrompere quelle poche persone per falsare completamente le votazioni.
    E questo chiaramente prescinde dall'aspetto informatico.

    oregon ha scritto:


    Dal punto di vista tecnologico c'è ancora la possibilità di falsare i risultati e comunque rimane il problema del "controllo dei controllori".
    Questo è uno dei primi ostacoli. Ad esempio occorrerebbe un ente certificatore terzo, certificato a sua volta dallo stato in quanto immagino debba rispettare degli standard ecc. Infine c'è, secondo me, il passo più difficile, ovvero quello di far passare una cosa del genere in parlamento. Non si mettono d'accordo per una legge elettorale decente, figuriamoci a regolarizzare le elezioni digitalizzate.
  • Re: E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

    CarDeFusco ha scritto:


    Questo è uno dei primi ostacoli. Ad esempio occorrerebbe un ente certificatore terzo, certificato a sua volta dallo stato in quanto immagino debba rispettare degli standard ecc.
    Ma lo Stato non può certificare nulla perché non esistono standard e non esiste la sicurezza che quello che certifica sia tecnicamente valido.
    Infine c'è, secondo me, il passo più difficile, ovvero quello di far passare una cosa del genere in parlamento.
    No, non credo questo sia un passo difficile. I parlamentari non sono necessariamente "edotti" su tutto lo scibile (ok, alcuni lo sono veramente poco ma come nel resto della società ...) e si basano sul supporto di relazioni di tecnici e gente competente. Il problema è che il Parlamento non può approvare nulla che non sia certo e nessun tecnico (serio) ti dirà che il voto online è sicuro (ripeto, a parte qualche buffone ...).
    Non si mettono d'accordo per una legge elettorale decente, figuriamoci a regolarizzare le elezioni digitalizzate.
    Una legge elettorale "decente" non esiste ... esiste quella più "conveniente" relativamente a chi governa in un certo momento ... la storia ce lo insegna. Per il resto, le elezioni così come le pensi tu sembrano "semplici" ma sono complicatissime ... sotto tanti punti di vista.
  • Re: E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

    oregon ha scritto:


    CarDeFusco ha scritto:


    Questo è uno dei primi ostacoli. Ad esempio occorrerebbe un ente certificatore terzo, certificato a sua volta dallo stato in quanto immagino debba rispettare degli standard ecc.
    Ma lo Stato non può certificare nulla perché non esistono standard e non esiste la sicurezza che quello che certifica sia tecnicamente valido.
    Certo, non ci sono standard. Questo non significa che non si possano definire. Credo che, vuoi o non vuoi, in un futuro (non so quanto lontano) comunque la direzione che si prenderà è questa. E' anche vero che i primi esperimenti reali non hanno dato buoni risultati. Ad esempio in Norvegia iniziarono una sperimentazione (come descritto qui) e sembra che poi abbiano rinunciato proprio per i problemi legati alla sicurezza.
  • Re: E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

    Certo ... in futuro ... tutto è possibile (ma proprio tutto, anche che non si voti più ... ) ...

    Oggi (ma neanche domani o dopodomani) non c'è tecnologia a buon mercato e tanto sicura da potere usare sistemi di voto elettronico remoto.

    Ci accontentiamo del voto per posta degli italiani all'estero (che non si capisce perché poi dovrebbero votare per questioni che non li riguardano più ...). E sai che casini già con questi voti "postali" ... )
  • Re: E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

    In riferimento al topic, vi segnalo interessante Report che ho trovato. Tra gli autori c'è che ha affrontato a fondo l'argomento ed è molto critico.
  • Re: E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

    In Italia sono state fatte tante sperimentazioni (parlo di voto politico), limitate a pochi elettori a partire da dopo il 2000 ma non si è giunti a molto ...

    Personalmente vedo tanti problemi ...
  • Re: E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

    Per quanto riguarda la legge elettorale, c'e' un bel testo da leggere: la matematica della democrazia scritta da un matematico, quindi non un pisquano qualunque, il quale, spiegando pro e contro dei vari modelli, dimostra che esiste un'unica forma elettorale veramente equa, ma ha il piccolo diffetto che e' proprio quella che nessuno vuole: la dittattura

    Quello che ho sempre pensato: una bella democrazia dittattoriale

    http://www.bollatiboringhieri.it/scheda.php?codice=9788833923864
  • Re: E-Democracy, davvero ancora lontani dalla sua applicabilità?

    migliorabile ha scritto:


    Quello che ho sempre pensato: una bella democrazia dittattoriale
    Così però tagli la testa al toro, dato che cade il concetto stesso di democrazia. O meglio, vedo difficile conciliare la parola "democrazia" con "dittatura".

    migliorabile ha scritto:


    http://www.bollatiboringhieri.it/scheda.php?codice=9788833923864
    Grazie della segnalazione, il libro dalla descrizione, e dalla che sono riusciuto a vedere grazia a Google, sembra molto interessante (se costava un po' di meno la versione cartacea era ancora meglio).
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