Forse mi sono spiegato male io…
Una nota casa italiana di cosmetici invia la packing list con scritto “creata con rfid”.
I colli passano nel pallettizzatore scansiona gli rfid e segna nel collo cosa contiene (e li contiene SEMPRE tutti proprio perché scansionati in automatico.
Ora, il fornitore ha sempre la tracciabilità con rfid?
Se si> usa lo stesso codice per il carico e lo scarico.
Se no> l'omino etichetta il contenuto con adesivo rfid e lo associa al pezzo da programma.
Il robot si avvicina e legge il codice e sa se si tratta di cilindro o pistone…
Ti resta il problema della posizione. O vedi gironzolare il robot per il capannone o usi un radiogoniometro per capire dove deve dirigersi il robot per quel pezzo.
La domanda è la stessa: chi sposta il collo? Il robot? Il robot sa cosa sta spostando? Ha modo di inserire in memoria dove posiziona il collo? In che modo?
Tutte cose da analizzare prima di procedere con qualsiasi cosa tu voglia utilizzare.
Tornando all'oggetto del 3d, non puoi usare un rfid come fosse un radar o uno scandaglio.
L'rfid risponde ad un segnale radio con un segnale codificato un id appunto.
Per conoscere la posizione ti servono tre punti radio per calcolarne l'intensità del segnale e trovarne la posizione.
Questo con parole semplici