cgf ha scritto:
Non ho esperienze dirette in librerie pubbliche italiane, durante miei soggiorni all'estero ho preso 1-2 libri qualche volta in GB e USA e forse il metodo anglo-sassone sarà diverso, alla riconsegna il libro veniva attentamente ricontrollato. Intendo quello che io stavo riconsegnando, non uno uguale.
ma... ok, un'etichetta con codice 2su5 sarebbe più che sufficiente.
che mondo antico: ci sono i QR da un bel po'
infatti sotto questo profilo, cioè identificazione univoca di un libro, potrebbe avere un senso.
ovviamente magari combo: prima proprio l'ISBN, poi il numero di catalogo interno, e magari un CRC di ulteriore verifica per i "malati" (come me)