Se tu conosci subito il nome del Comune, a cosa ti serve fare tutto il giochetto delle filtrazioni? La tabella Immobili deve avere UN SOLO campo IDComune. Una casella combinata (quella che i profani chiamano menu a tendina) "ben congeniata" mostrerà il testo del Comune di cui tu digiterai solo i primi caratteri, il resto lo scegli e vai direttamente.
La relazione serve a dare forza a tutto questo meccanismo che Access prevede in maniera relativamente agevole. L'aver messo in moto WHERE apposite, significa aver scomodato codici o espressioni superflue.
Se, a fini estetici/istituzionali (es. report), ti serve mostrare Regione e Provincia, sfrutti una query che riprende questi campi a monte della tabella Comuni
Mi hai convinto.
Funziona anche con le LIST box, vero? Se non ho letto male i manuali la differenza tra LIST e COMBO è che la seconda permette anche un dato non in lista, giusto?
Quelle immagini mi aiutano poco. In verità vorrei che tu mi descrivessi ad es. che:
- nell'Immobile del Cliente Rossi Mario sito in Roma, Via Nazionale 12, vi sono 2 Impianti con le SEGUENTI CARATTERISTICHE...
- nell'Immobile del Cliente Cassano Antonio sito in Bari, Piazza Chiurlia 10, vi è un Impianto con le seguenti caratteristiche...
Vorrei che tu dessi un NOME a ogni Impianto.
Per ogni Impianto descrivi tutti i Componenti
Poi descrivi cosa succede (a livello di manutenzione) a questi tre impianti dalla loro DataInstallazione in poi...
Allora, vediamo..
Nell'Immobile del Cliente Cassano Antonio sito in Bari, Piazza Chiurlia 10 abbiamo i seguenti Impianti elettrici:
- QGBT (Quadro generale di bassa tensione) è il quadro che alimenta tutto il palazzo.
- QEP1 (Quadro elettrico piano 1) è il quadro che, alimentato dal QGBT, alimenta le utenze (p.e. Illuminazione e prese) del piano primo.
- QEP2 (Quadro elettrico piano 2) è il quadro che, alimentato dal QGBT, alimenta le utenze del piano secondo.
- Illuminazione piano 1: sono gli apparecchi illuminanti (lampadine, plafoniere, lampade al neon, etc..) che fanno luce al piano 1.
Illuminazione piano 2: come sopra.
- Illuminazione di emergenza piano 1: sono le lampade di emergenza del piano 1, cioè quelle che si accendono/rimangono accese in caso di black out.
Per identificare un
quadro elettrico inserisco questi dati:
- il Cliente di riferimento 'Cassano Antonio'
- l'immobile di ubicazione 'Bari Chiurla 10'
- il nome del quadro 'QGBT' o uno degli altri
- l'ubicazione del quadro 'piano terra' per esempio: serve ai tecnici che intervengono a trovarlo più facilmente
- Marca 'ABB'
- Portata interruttore generale '160' (misura di grandezza A)
- Misure HxLxP (espresse in mm) '4000x1000x800'
- data di installazione
- data ultima revisione (queste due date mi definiscono che i documenti del quadro sono a norma oppure no)
- pulsante di sgancio sì/no (la presenza di un pulsante di sgancio lontano dal quadro mi definisce che, nei controlli da eseguire, devo verificare anche il funzionamento del pulsante)
- foto fronte quadro: mi da un'idea immediata della generalità del quadro (è un campo allegato)
- Note: è campo libero che serve per segnalare eventuali problemi, etc...
Per identificare
l'illuminazione indico:
- il Cliente di riferimento 'Cassano Antonio'
- l'immobile di ubicazione 'Bari Chiurla 10'
- l'ubicazione dell'impianto: 'piano 1'
- tipologia di illuminazione (alogene, neon, incandescenza, led, etc..)
- n° di elementi (la manutenzione da fare a degli apparecchi illuminanti è uguale per tutti. Non è necessario identificarli uno per uno ma è sufficiente aggregarli)
Per identificare
l'illuminazione di emergenza indico:
- il Cliente di riferimento 'Cassano Antonio'
- l'immobile di ubicazione 'Bari Chiurla 10'
- l'ubicazione dell'impianto: 'piano 1'
- tipologia di illuminazione (alogene, neon, incandescenza, led, etc..)
- n° di elementi (come per l'illuminazione)
- se hanno la batteria a bordo oppure no 'sì/no'
- se sono sempre accese o solo emergenza
Molti di questi dati aiutano parecchio a identificare i guasti oltre che il tempo necessario alla manutenzione preventiva.
Dalla buona norma tecnica nonché dalla normativa UNI, ogni impianto (ogni quadro elettrico, illuminazione o illuminazione di emergenza) ha le sue manutenzioni preventive periodiche.
Per questo motivo la tabella [attività manutentive] me le descrive una per una, definendole per impianto e per frequenza.
A questo punto quando ho finito di compilare la maschera CENSIMENTO con i vari dati di cui sopra, attivo la query di accodamento che crea nel [REGISTROManutenzione] le attività manutentive che devono essere eseguite per ogni impianto. Ad ogni attività viene data una scadenza. Faccio un esempio pratico semplificato.
Per il QGBT del nostro amico Cassano ci sono un totale di 3 attività: una mensile, una quadrimestrale, una annuale.
La query mi crea 3 record con data di scadenza pari alla data odierna (la data in cui attivo la query) sommata dei giorni residui alla scadenza (30, 120, 365). Come data di riferimento prendo la data di attivazione della query perché la considero come la data di attivazione del contratto tra me e il cliente.
A questo punto grazie ad un report posso vedere quelle che sono le mie scadenze e organizzare i giri delle squadre di manutenzione.
A manutenzione effettuata, registro la data di esecuzione, allego il rapportino di intervento e attivo un query che mi genera la prossima manutenzione basata su quella appena eseguita. E così via fino a quando non scade il contratto...