I potenti sono solo forti finché si da retta a loro. Io sono un combattente, un guerriero, e conoscendo le mie paure, so che anche i potenti li hanno, solo mille volte di più, perché sono mille volte più potenti e mille volte più deboli, nello stesso tempo
Sono stato all'estero e ho visto cosa produce la nostra ricchezza nei paesi poveri. Ho avuto l'occasione di parlare alla gente come se fossi uno di loro, e ho spiegato il grande mistero della richezza, con le stesse frasi che ho usato in confronto a un banchiere italiano:
Un paese è ricco, quando può dare cibo a tutti i suoi, e ci sia perfino un piccolo avanzo. Chi non ha cibo, è povero, di conseguenza, Europa è davvero molto povero. Se i veri ricchi chiudono il rubinetto, e le frontiere, e si tengono il cibo per conto loro, andremo tutti in rovina, da un giorno all'altro. Ma chi di voi (dicevo) ha il coraggio di rifiutare soldi, che non valgono nulla, e tenersi la raccolta? Chi di voi rimanda il commerciante di pesci nel suo paese, dicendogli che d'ora in poi lo mangiate voi?
C'era un grande silenzio. Molti anni dopo, un capo delle loro tribù mi ha scritto due righe: Sei stato il primo parlare alla mia gente in questo modo, e per la prima volta hanno cominciato a pensare e lavorare per loro stessi. Non si sentono più vittime dei paesi ricchi, e nel piccolo e nel grande, le cose stanno cambiando. Sei stato onesto pur sapendo che ti potevano uccidere, e tu sai quanti hanno fatto questa fine...
Era un villaggio nel selvaggio Nicaragua, e la palizzata del paese era ornata dalle teste dei nemici, centinaia. Non molto bello da guardare, e certamente un avviso di non dire una sola parola sbagliata, né fare come faresti a casa tua. Era gente che coltivava fagioli, e invece di disseccarli, li vendevano ai commercianti, come anche i cavalli, maiali e le loro attrezzature. Poi, quando cominciava scarseggiare il cibo, lo ricompravano al prezzo triplo, e siccome non ne avevano neanche i soldi, soffrivano la fame.
Avevo detto che non comprendo come possono soffrire la fame in un paese che ha acqua tutto l'anno, che è caldo sufficiente per fare tre raccolte all'anno, che ha una terra fertile come noi ce la sogniamo soltanto, e una popolazione che scarsamente copre la superficie: 5 milioni di abitanti su un territorio grande come l'Italia.
Ho detto, di non andare nelle città a cercare lavoro, perché vi sfruttano soltanto, e vi danno soldi sufficienti per bere. Poi tornate, più poveri di prima, stanchi, insoddisfatti. Fina alla prossima volta. Invece, se restate qui, soffrite la stessa fame, ma intanto potete fare per voi, e un domani avete abbastanza per sopravvivere.
Comunque sia, mi hanno offerto una casa e un pezzo di terra, per quando avrò voglia di lasciare Europa. Bello, no? Così ho già due posti dove posso andare. Uno e sulle Canarie, 200 ettari, una valle intera, che mi è stata regalata da qualcuno che si era stufato della sua proprietà. Ci sono stato tre volte, solo per sedermi in cima al passo, al confine, a guardare fino al mare, e sentire il vento nella faccia, salutare la poca gente che passa, e sognare. Mi piace più del Nicaragua, ma Nicaragua ha più cibo. Sulle Canarie si muore di fame...
Giovanni
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