24/02/2023 - tonyven1 ha scritto:
Stavo facendo dei test per utilizzare una funzione con i parametri.
Ok, ma quanto fai deve comunque avere un senso.
Ad esempio, devi fare la moltiplicazione? Allora ha senso avere una funzione che, dato come parametri due valori, ne faccia la conversione (se serve) e ti restituisca il valore di ritorno come risultato.
Tipo
function multiply(a, b) {
a = parseInt(a);
b = parseInt(b);
return a * b;
}
Poi magari quella funzione la puoi invocare sul gestore dell'evento onClick, recuperando i valori da dove occorre (chiedendoli all'utente, leggendoli dalla pagina, ecc.).
document.getElementById('btn').addEventListener("click",
function() {
const elementOper0 = document.getElementById("oper");
const elementOper1 = document.getElementById("oper1");
const elementDemo = document.getElementById('demo');
elementDemo.innerHTML = multiply(elementOper0.value, elementOper1.value);
}
);
Dall'esempio sopra puoi tranquillamente evincere i vantaggi di
- usare variabili con nomi che hanno almeno un minimo senso (basta x, y, z, …);
- formattare il codice in modo strutturato e leggibile;
- togliere dalle funzioni logiche (quella di moltiplicazione) i riferimenti a controlli della pagina (rendendole inservibili in altri contesti e di fatto inutili), separando la logica dalla gestione dell'interfaccia per visualizzare i risultati.
Questi ultimi suggerimenti è tanto che te li riporto, ma guai se ti sforzi un minimo di rispettarli.
Poi però, succede che il codice non fa ciò che dovrebbe e, oltre a questo, non si riesce a trovare l'errore perché è talmente “intrecciato” e offuscato da nascondere anche la logica che c'è dietro, al momento molto molto semplice.
Ciao!