Intelligenza artificiale

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44 Risposte - Pagina 2

  • Re: Intelligenza artificiale

    28/01/2025 - migliorabile ha scritto:

    1. la materia, in tutte le sue infinite varianti (acqua, montagne, plastica, la materia vivente ...)
    2. descritta dalla tabella periodica degli elementi, che spiega anche la chimica
    3. descritta da protoni, elettroni, neutroni. Poi hanno scoperto i mesoni,
    4. tutte le particelle descritte da quark, gluoni, elettroni, muoni, fotoni, neutrini, bosone di higgs (e gravitone, quando lo troveranno ;-)) e relative antiparticelle, che spiegano il funzionamento delle stelle e forse l'inizio dell'universo
    5. forse a loro volta descritte dalla teoria delle stringhe, che potrebbe anche spiegare perche' l'universo esiste

    .

    Grazieeeee infinite, grande!!!!... in effetti si parla di molto meno energivoro a più potente, quindi meno costoso, più gratuito e altamente menefreghista della privacy... hmmmm , stiamo a vedere come la competizione e l'evoluzione, cambieranno lo stato delle cose. 
    Grazie mille  ancora.

  • Re: Intelligenza artificiale

    28/01/2025 - Weierstrass ha scritto:

    Sentivo al telegiornale rai che DeepSeek è open source, ma come fa un prodotto open source ad implementare la censura? Se cerchiamo 'tienanmen' nel codice troviamo le direttive del governo cinese?

    Il "motore" è open-source: ciò che censura è l'interfaccia fruibile con la chat (tramite il sito oppure l'app).

  • Re: Intelligenza artificiale

    28/01/2025 - Weierstrass ha scritto:

    Sentivo al telegiornale rai che DeepSeek è open source, ma come fa un prodotto open source ad implementare la censura? Se cerchiamo 'tienanmen' nel codice troviamo le direttive del governo cinese?

    Giusto appunto.... per adesso sanno tutto di noi alla faccia della privacy, vediamo come evolve la question.  ;-) 

  • Re: Intelligenza artificiale

    Il modello DeepSeek lo scarichi direttamente da Huggingface

    Problema: la sua DIMENSIONE.

    In realta' esitono diversi modelli con diverse dimensioni. 

    Quale scegliere dipende ANCHE dall'hardware che si ha a disposizione e le strategie che si possono usare per fare l'inferenza.

    Diciamo che si deve partire con una scheda grafica da 16gb (costo come un portatile di fascia media).

    La 5090 con 32gb sarebbe un'ottima scheda per queste cose.

    Le schede per server hanno 24, 48 o 80gb ma costano come un'Fiat Panda...una BMW.

    ---

    per la parte di censura il sistema e' relativamente semplice: e' un problema di 'classificazione'.

    l' LLM (DeepSeek) non censura, lui risponde sempre.

    a  stima direi:

    il suo output lo dai in pasto ad un'altra NN che 'classifica' e dice SI (censura) con prob P%, e quindi NO con prob (100-P)%

    SE P e' abbastanza alto, che ne so 75%, allora censuri, altrimenti mandi il risultato al pezzo di rete che genera il testo scritto.

    Nota: una NN e' un affare basato sull'algebra lineare/matrici/quattro operazioni, quindi numeri con la vergola.

    C'e' tutto un meccansimo di encoding/decoding abbastanza sofisticato (ma niente di che una volta capito) per convertire

    da testo a numeri (encoding)

    da numeri a testo (decoding)

  • Re: Intelligenza artificiale

    Che questi LLM siano totalmente 'stupidi' io lo so ma il 'volgo' non ne e' ancora convinto. 

    Ho chiesto

    quanto fa 11 piu 15 in base 26

    risposta

    Per sommare in base 26:

    1. Somma in base 10:
    2. Conversione in base 26:
      26 in base 26 è A con un "riporto" (come accade in un sistema numerico quando si supera la base). In base 26, 26 corrisponde a , quindi scriviamo "A" come il risultato finale.

    Quindi, in base 26 è A.

    ---

    Ma questo e' scemo! MA che sta a di'?

    ---

    TOTALMENTE CANNATA, per diversi motivi:

    0) SEMBRA una frase coerente ma non lo e'! Mancano pezzzi ;-)

    NON E' un errore di copiamincolla ;-)

    1) in che base sono scritti i numeri in ingresso? 10 o 26? Supponiamo 10, giusto per non fargli fare brutta figura

    2) QUALUNQUE programmatore SA che il numero b in base b e'...rullo di tamburi..

    10

    (uno zero).

    2 in base 2 e' 10

    3 in base 3 e' 10

    10 in base 10 e' 10

    26 in base 26 e' 10!

    ...

    NON RAGIONANO!

    Lo volete capire?

    NB: lo sto dicendo a quelli che li chiamano "Intelligenza Artificiale" ;-)

    NON SONO intelligenti, 

    SONO SUPER STUPIDI!

    ;-)

    ---

    Piuv in generale, POICHE' sono basatu sull' ORDINE delle parole,

    SE le parole sono giuste e nell'ordine giusto, danno risultati che SEMBRANO sovvraumani.

    Basta cambiare UN EPSILON, il testo e i risultati sono equivalenti a quelli di una scimmietta che pesta tasti a caso.

    Ovviamente NON LO DICIO IO. Ci sono lavori di ricerca in tal senso.

  • Re: Intelligenza artificiale

    Uhm.... Ma neppure la coerenza nello sbaglio....

    Ho fatto la stessa domanda e mi sembra di essere a lascia o raddoppia e alla fine ha raddoppiato...

    Ecco la risposta:

    Nella base 26

    Prima, s

    11 +

    Ora, vediamo come scrivere il numero 26 in base 26:

    26 in base 26 è rappresentato come "AA", poiché 26 è una "cifra" in base 26, equivalente al valore di 0 in una nuova colonna.

    Quindi, 11+15 in base 26 è AA .

  • Re: Intelligenza artificiale

    29/01/2025 - sihsandrea ha scritto:

    Ho fatto la stessa domanda e mi sembra di essere a lascia o raddoppia e alla fine ha raddoppiato...

    E già,  questo è molto preoccupante per chi pensa sia un possibile strumento didattico come l'autore del thread che fortunatamente e saggiamente si è posto il problema e ha aperto tale discussione.

    Ottimo!!! Tutto molto interessante e, fa molto riflettere soprattutto per chi è alle prime armi.

  • Re: Intelligenza artificiale

    29/01/2025 - By65Franco ha scritto:

    questo è molto preoccupante per chi pensa sia un possibile strumento didattico come l'autore del thread [...]

    Può anche essere uno strumento usato a scopo didattico: il problema è capire come funzionano per sapere come trattare le risposte che ti fornisce.

    Anche se è sempre bene entrare nei dettagli specifici, questo non è un requisito necessario per utilizzare lo strumento: quanto sopra si può acquisire leggendo il primo articolo di giornale un po' tecnico che capita a tiro, uno "short" dimostrativo su YouTube, o i termini di servizio, o anche banalmente quella dicitura che è scritta in piccolo sopra alla casella in cui metti il prompt. :)

    Si tratta dell'ABC.

    Poi ovviamente esplorare anche tutti i dettagli implementativi e sperimentare in vari modi, per chi ha le basi giuste per poterlo fare, è un viaggio sicuramente più interessante, ma non è un requisito per poter utilizzare essenzialmente le chat interattive che vengono esposte agli utenti tramite le app o i siti Web.

  • Re: Intelligenza artificiale

    29/01/2025 - Alka ha scritto:

    Può anche essere uno strumento usato a scopo didattico: il problema è capire come funzionano per sapere come trattare le risposte che ti fornisce.

    Esatto!!! capire e cercare di interagire con delle basi (abc) necessarie. (quando sai non sbagli ad utilizzare le risposte che vengono propinate)

  • Re: Intelligenza artificiale

    Fondamentalmente, ha senso usarlo SOLO per far parlare tra di loro i personaggi dei videogiochi dove, anche se dicono fesserie, chissene.

    Non puoi usarlo come 'oracolo' che dice il vero perche' quello che dice e' basato SOLO sulla statistica e non su una base di conoscenze "organizzata".

    Se fai una domanda, DEVI GIA' sapere la risposta, per poterla valutare.

    SE TI FIDI, e' probabile che sia una grande stupidaggine. 

    La risposta e' pescata in modo 'probabilistico' in base alle parole usate.

    SE si usano le stesse parole usate nell'artico/libro in cui c'e' la risposta, e' possibile che la risposta venga composta seguendo la statistica delle parole dell'articolo/libro. E questo perche' "probabilisticamente" quelle parole hanno probabilita (condizionata) piu' alta.

    In caso contrario, e' "lancio della monetina".

    Insomma, affidabilita'

    ZERO PER COSTRUZIONE.

    E' SCEMO PER PRINCIPIO :-).

    E non c'e' modo di migliorarlo.

    Almeno fino a che e' fatto con i transformer.

  • Re: Intelligenza artificiale

    29/01/2025 - migliorabile ha scritto:

    Fondamentalmente, ha senso usarlo SOLO per far parlare tra di loro i personaggi dei videogiochi dove, anche se dicono fesserie, chissene.

    Se è detto come iperbole e ironia, ci può anche stare.
    Se invece è un parere reale e concreto, dire che serve "SOLO" a questo - considerando l'interesse che suscitano queste tecnologie, i miliardi di investimento che muovono (direttamente e per indotto) - secondo me è molto riduttivo, e forse dire "riduttivo" è un eufemismo.

    29/01/2025 - migliorabile ha scritto:

    Non puoi usarlo come 'oracolo' che dice il vero perche' quello che dice e' basato SOLO sulla statistica e non su una base di conoscenze "organizzata".

    In linea generale, non prenderei mai nulla come oracolo, né questi strumenti né altri.

    Detto questo, sì, fondamentalmente è statistica, ma di nuovo quel "SOLO" è riduttivo: se serve a far capire il principio di funzionamento di questi sistemi a mia madre, ci sta ed è più che sufficiente, ma sarebbe ingeneroso far passare questo genere di sistemi complessi e loro implicazioni come una "elaborazione di un sondaggio dell'ISTAT".

    29/01/2025 - migliorabile ha scritto:

    Se fai una domanda, DEVI GIA' sapere la risposta, per poterla valutare.

    Mmm... Mi viene da dire che se fai una domanda, non DEVI GIA' sapere la risposta, ma DEVI VERIFICARLA, se questa risposta è rilevante o importante.

    Comunque, questo si applica in modo particolare a domande di tipo nozionistico, ma vi sono svariati altri tipi di utilizzi e contesti in cui questa verifica non è strettamente necessaria, come ad esempio la generazione, la sintesi o la riformulazione di contenuti.

    29/01/2025 - migliorabile ha scritto:

    SE TI FIDI, e' probabile che sia una grande stupidaggine. 

    Se l'informazione ha una estrema rilevanza e ti fidi della risposta ciecamente, allora la stupidaggine la commette chi pone il quesito, ma non è certo che la risposta sia per forza una stupidaggine.

    Tralasciando le "allucinazioni", che sono frutto del modo in cui questi sistemi operano e anzi servono anche a spiegarlo egregiamente, la maggior parte delle risposte che danno - se parliamo delle chat messe a disposizione - sono del tutto "fruibili" a un livello minimo. Non avrebbe altrimenti senso l'attenzione e l'utilizzo massiccio che ne viene fatto, in questo e altri contesti. Alcuni strumenti includono anche la ricerca Web o fonti "based", quindi la validità delle risposte varia sensibilmente da scenario a scenario, da utilizzo a utilizzo. Come tutti gli strumenti, questi non sono altro che un altro mezzo di cui va conosciuto quel minimo per poterli usare nel modo corretto. Parlo dal punto di vista dell'utenza comune, non da altro.

    29/01/2025 - migliorabile ha scritto:

    SE si usano le stesse parole usate nell'artico/libro in cui c'e' la risposta, e' possibile che la risposta venga composta seguendo la statistica delle parole dell'articolo/libro. E questo perche' "probabilisticamente" quelle parole hanno probabilita (condizionata) piu' alta. [...]
    Insomma, affidabilita' ZERO PER COSTRUZIONE.

    Dipende da cosa si intende per "affidabilità": se si intende la fedeltà più o meno elevata della risposta in termini di adesione a quello che è corrispondente all'input che è stato fornito all'origine, anche se riformulato, l'affidabilità direi che è elevata.

    Certo, se l'input è sbagliato all'origine, allora la risposta sarà errata. Ma se la risposta riformula in modo "statistico" con probabilità molto elevata ciò che ha acquisito da un input che è affidabile, il sistema non può che essere affidabile, ovvero "fa bene il suo lavoro".

    Se poi è la fonte originale a essere inaffidabile, questo è un altro problema, ma in quel caso metteremmo in discussione le fonti in sé.

    In breve, bisogna capirsi.
    Se il sistema è inaffidabile perché attinge a fonti inaffidabili, questo non è un problema del sistema.
    Se il sistema è inaffidabile perché attinge a fonti che sono affidabili, ma le "ricombina male statisticamente", allora questo sarebbe un problema del sistema, ma in questo caso i sistemi attuali - allucinazioni a parte s'intende - forniscono nella stragrande maggioranza dei casi una risposta congrua e corretta formalmente.

    In fondo, è anche il motivo per cui banalmente si usano in tante applicazioni: se non producessero un risultato "apprezzabile" nella maggior parte dei casi, non verrebbero nemmeno presi in considerazione.

    29/01/2025 - migliorabile ha scritto:

    E non c'e' modo di migliorarlo.

    Almeno fino a che e' fatto con i transformer.

    Ogni strumento è adatto al suo scopo: se si pretende di far "ragionare" e "fare di conto" a un modello che genera contenuti basati sulla statistica per vicinanza di parole (banalizzo), lo capisco pure io che non sono un esperto il fatto che si sta usando e valutando uno strumento misurandone l'efficacia per un uso evidentemente improprio.

    E' come dire che non ci sarà mai il modo di migliorare un rastrello affinché sia possibile utilizzarlo efficacemente per spazzare un cortile: il rastrello serve per raccogliere le foglie nel prato, mentre per spazzare si usa la scopa, e se qualcuno usa il primo per ottenere l'obiettivo del secondo e fa leva su questa esperienza d'uso per darne una valutazione di merito, l'errore non sta nello strumento ma nel criterio di valutazione.

  • Re: Intelligenza artificiale

    29/01/2025 - migliorabile ha scritto:

    Fondamentalmente, ha senso usarlo SOLO per far parlare tra di loro i personaggi dei videogiochi dove, anche se dicono fesserie, chissene.

    Sono molto d'accordo con questa affermazione che ironicamente esprime dei concetti molto elevati (mia umile e personale interpretazione)

    29/01/2025 - Alka ha scritto:

    Ogni strumento è adatto al suo scopo

    Secondo me è molto chiaro quanto esposto e fa riflettere.

    -

    Mettendo insieme le vostre esposizioni rimango sempre dell'opinione che il successo attuale di queste "AI" è quello di "rastrellare" più informazioni possibili dai vari utenti che si registrano/connettono. E questo rappresenta un grande business per chi ha tanto investito nel divulgare tali strumenti.

    Ma grazie anche alle vostre opinioni e ed esposizioni fin qui riportate, per le quali non saprei giudicare per mancata competenza specifica, mi porta senz'altro a riflettere e a farmi una certa opinione. 
    Trovo tante conferme a quello che già pensavo, e al tempo stesso mi pongo il problema di come si approccia un neofita, per esempio nel settore della programmazione. 
    Questo si, mi preoccupa per una serie di ragioni che avete ben delineato.

  • Re: Intelligenza artificiale

    @Alka, sono contentonper te, se sei cosi' "fiducioso"

    ;-)

    Dal mio punro di vista:

    se lo conosci, lo eviti

    se lo conosci, non ti uccide 

    io lo evito

    ;-)

  • Re: Intelligenza artificiale

    Io ho visto da un cliente un caso pratico di genAI: in pratica ha creato in poco tempo un istogramma che rappresentava l'utilizzo di un certo strumento suddiviso per i suoi clienti, solo che la somma degli istogrammi non faceva il 100% e glielo si è fatto notare. Ragionandoci sopra, ha individuato il problema con la scala errata delle ordinate e ha risolto tutto con un riscalamento per avere la somma corretta al 100%. Ma a questo punto come fa ad essere sicuro che i dati che ha tirato fuori siano corretti? Con i vecchi metodi puoi andare ad esaminare linea per linea i codici delle query sui database o il codice dell'interfaccia, è lento e vero ma riesci a vedere cosa succede. Qui come fai?

  • Re: Intelligenza artificiale

    29/01/2025 - By65Franco ha scritto:

    Mettendo insieme le vostre esposizioni rimango sempre dell'opinione che il successo attuale di queste "AI" è quello di "rastrellare" più informazioni possibili dai vari utenti che si registrano/connettono.

    Non direi. O meglio, qual è l'evidenza di questo? Ciò che è stato fornito come base a questi strumenti, ad esempio ChatGPT, è una enorme quantità di testo (e non solo) preso da libri, scraping Web e altre fonti. In questa pagina di Wikipedia ne sono state riportate alcune, a titolo di esempio.

    L'input dell'utente è utile a continuare il training del sistema, da un lato, e fornire feedback (es. un "like") dall'altro, che è comunque funzionale al primo obiettivo.

    Certo, poi l'uso da parte di milioni e milioni di utenti crea quella base tale per cui, potendo dire che questi sono i numeri, le aziende ricevono poi i finanziamenti.

    Il "rastrellamento" lo fa sicuramente il social network gratuito, per poi rivendere la pubblicità.

    29/01/2025 - By65Franco ha scritto:

    E questo rappresenta un grande business per chi ha tanto investito nel divulgare tali strumenti.

    In questo contesto, almeno per il momento, l'obiettivo è un altro.

    L'investimento non è nella divulgazione, ma nell'ottimizzazione: gli strumenti poi funzionano e si "divulgano" da sé.

    29/01/2025 - By65Franco ha scritto:

    Trovo tante conferme a quello che già pensavo, e al tempo stesso mi pongo il problema di come si approccia un neofita, per esempio nel settore della programmazione. 

    Non capisco qual è il problema, ma non capisco nemmeno perché porsi dei problemi "a prescindere": hai registrato un account su uno di questi tool? hai provato a fare una domanda? hai analizzato le risposte fornite? hai risolto un problema con le indicazioni che ti sono state date o hai imparato qualcosa? hai verificato che poi le informazioni corrispondessero al vero?

    In conclusione, la discussione qui mi pare che verta su temi che prendono strade diametralmente opposte: da un lato ci sono dissertazioni sul funzionamento generale di Transformer & C. che, pur essendo valide in sé, non possono esaurire l'argomento e non possono prendere in considerazione tutti gli aspetti tecnici degli altri elementi che corredano queste architetture, molti dei quali non sono svelate (undisclosed) dai player di mercato (OpenAI, ecc.) e che non si esauriscono nelle modalità che sono state illustrate, ma una complessità estrema che si tende poi a banalizzare, di fatto relegando queste "macchine (pseudo)intelligenti" all'uso per costruire dialoghi di videogiochi e basta. Dall'altro lato, si prescinde da tutto questo e ci si pone domande astratte su ciò che potrebbe essere, quanto bene potrebbe funzionare o meno, con piani fumosi di rastrellamento di dati o altre cose che - almeno secondo il mio parere, con tutto il rispetto - sono "buttate un po' lì", sono un po' quello che mia madre direbbe di tutto questo.

    La domanda che faccio di nuovo è: qualcuno si è preso la briga di registrarsi un attimo un account su una qualsiasi di queste applicazioni, cito DeepSeek ad esempio perché proprio stamattina ho sottoposto un problema che mi è capitato tempo addietro, non molto complesso per la verità, ma è interessante vedere la parte basata su "Chain of Thoughts" che si sviluppa e ragiona sulla problematica sottoposta, che è propedeutica anche nel validare la soluzione proposta poi dalla AI.

    E vedendo in diretta come lavora, io suggerisco quantomeno di provarla e farsi una idea concreta.
    Poi, possiamo tornare a parlare di "sesso degli angeli". :)

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