Innanzitutto, per rispondere alla domanda, dovremmo avere una definizione universalmente accettata di intelligenza, cosa che al momento ancora non c'è. Ad ogni modo, dopo aver dato uno sguardo all'attività di chi si occupa di AI, l'idea che mi sono fatto è che il frutto del loro lavoro, certamente encomiabile, sia, ad oggi, la messa a punto di algoritmi sempre più sofisticati per l'interpretazione di suoni (voce) ed immagini (visione) ed effettuare le opportune azioni da intraprendere in base alla situazione (sistemi esperti).
Tutto ciò è veramente, come detto, encomiabile e da sostenere (al pari ovviamente del progresso hardware) in modo da poter godere dei conseguenti, positivi, progressi tecnolgici.
Ma .. è tutto ciò intelligenza ? La mia opinione è che l'intelligenza sia si capacità logica, ma coniugata all 'emotività. E' questa che da' la spinta e la direzione alla logica del pensiero.
Se così è, dato che a mia conoscenza non c'e' sostanzialmete, ad oggi, capacità di riprodurre la parte emotiva, è improrio parlare di intelligenza (artificiale) da parte dei robot. Per quanto dotati di sensori e capacità di calcolo sempre più impressionanti, restano, ad oggi, pur sempre delle macchine che fanno ciò che qualcun altro (programmatori e tecnologi vari) hanno già deciso per loro.
Prevedere quanto succederà in un futuro lontano non è possibile (dato che tanto più ci si allontana dal presente tanto più le previsioni sono incerte). Detto che non tutto ciò che è immaginabile in un futuro più o meno lontano per forza si realizzerà, ad oggi, a vedere le cose in modo razionale, a chi pensasse di costruire un robot pensante si dovrebbe dire che è un pazzo, un pazzo furioso, come a chi avesse pensato che effettivamente si potesse andare Dalla terra alla luna, come descritto da Giulio Verne.
Ma se solo questi esseri razionali del 1865 avessero potuto vivere fino al 1969 ...