cgf ha scritto:
Mi pare di ricordare, non sono sicuro, che questo caso, al pari della carta carburante, non vada comunicato
esattamente come non manca di far RInotare, ma NON ha notato che proseguivo con ANCHE
Vanno comunicate le fatture per autoconsumo, omaggi (Art.18 quindi DTE), etc etc era in risposta al suo
StefanoEsse ha scritto:
...Mi pare di ricordare che nessuna autofattura possa essere presente nella sezione <DTE> bensì solo nella sezione <DTR>.
Allora ero in aeroporto, non avevo riferimenti certi, ho preferito restare sul vago, non ho quotato perché con un tablet non è così immediato, ho sintetizzato, forse troppo, ho dato per scontato troppe cose che per me, ed altri che come me si occupano da un tot di gestionali, sono conosciute, per questo chiedo venia.
Colgo l'occasione per ampliare meglio la seconda parte, quella sintetizzata, la invito a
Rileggersi quanto ha riportato.
- le ‘autofatture’, vale a dire a quelle fatture emesse e registrate dal cessionario/committente nei casi in cui non le abbia ricevute dal cedente/prestatore o, pur avendole ricevute, abbia rilevato in esse delle irregolarità
Queste sono anche dette autofattura denuncia, infatti non ci vanno per due motivi, il primo non avrebbe riscontro sul cedente/prestatore, l'altro perché sono già state comunicate. Come enunciato NON vanno comunicate così come le schede carburanti (NB da non confondere con le fatture carburanti emesse dalla controparte, queste ci vanno). E RILEGGERE ANCHE
Vanno comunicate le fatture per autoconsumo, omaggi (Art.18 quindi DTE), etc etc
Non era chiaro? bastava chiedere, ammetto di aver sintetizzato molto, ho scritto nella fretta con l'ipad in attesa dell'imbarco, sicuramente troppo sintetizzato, Le rendo noto che nel DPR 633 non sono previste solo le autofatture per inversione contabile + le autofatture denuncia. Queste ultime + le bolle doganali non vanno comunicate in quanto
entrambe già a registrate nelle memorie dell'Agenzia, così come tutte le inversioni contabili non debbono essere comunicate per non generare [a loro] segnalazioni/confusione, esistono ben altri casi rispetto a quanto enunciato, il che non significa, anzi non significa affatto, che tutti questi casi non menzionati debbano essere anche loro esclusi perché essi stessi autofatture a tutti gli effetti. Ne faccio presenti alcuni, i più comuni.
Autofattura per autoconsumo
- Si parla di autoconsumo quando beni acquistati dall’azienda per l’esercizio dell’attività vengono destinati all’uso o consumo personale o familiare dell’imprenditore o dei soci (autoconsumo interno) o a finalità estranee all’esercizio dell’attività economica (autoconsumo esterno).
A fini IVA l’autoconsumo è un’operazione rilevante, deve pertanto essere emessa autofattura in un unico esemplare, con l’indicazione del valore normale dei beni, l’aliquota e la relativa imposta ed annotata nel registro delle fatture emesse.
Acquisti di servizi da soggetti non residenti UE che, ovviamente, NON hanno bolla doganale
- E’ necessaria l’emissione dell’autofattura per regolarizzare a fini IVA acquisti di beni o servizi da soggetti residenti in Paese extra – UE che non hanno una stabile organizzazione in Italia, effettuati da acquirenti o committenti nazionali residenti.
Ovviamente l'inversione contabile non deve essere comunicata
Autofattura per omaggi
- Altro frequente caso di emissione dell’autofattura avviene quando l’impresa decide di destinare ad omaggio beni oggetto della propria attività. In tale circostanza infatti l’operazione rientra tra quelle rilevanti a fini IVA con obbligo di emissione della fattura con addebito della relativa imposta.
L’impresa che effettua la cessione gratuita potrà tuttavia anche decidere di non esercitare la rivalsa dell’IVA, documentando quindi l’operazione secondo una delle seguenti soluzioni alternative:
- emettere la fattura con l’applicazione dell’IVA, esercitando la facoltà di non addebitarla al cliente, specificando in fattura che si tratta di una “cessione gratuita senza rivalsa ai sensi dell’art. 18 del D.P.R. 633/1972”;
- emettere un’autofattura in un unico esemplare, da annotare nel registro delle fatture emesse con indicazione che trattasi di “autofattura per omaggi”, con la possibilità di emettere un’autofattura globale mensile per tutte le cessioni effettuate nel mese;
- tenere uno specifico registro degli omaggi, nel quale annotare cronologicamente l’ammontare delle cessioni gratuite effettuate in ciascun giorno, distinte per aliquota.
Vi sono anche casi di obbligo di emissione dell’autofattura ad esempio gli acquisti di prodotti agricoli effettuati nei confronti di produttori agricoli esonerati dall’obbligo di fatturazione.
¡Hasta luego!