Fatturazione elettronica B2B

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1159 Risposte - Pagina 33

  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    Patrizio_rio ha scritto:


    ettore56 ha scritto:


    Patrizio_rio ha scritto:


    Aiuto ?
    Ti ho appena risposto con uno stralcio di codice due post precedenti al tuo!
    Scusa ma mi sembrava che tu dicevi il contrario di quello che dice adri512 .. sbaglio ?
    Grazie
    Se guardi il mio post delle 16.44 (in risposta al tuo) trovi l'esempio ed il risultato del controllo.

    riassumendo:
    - l'importo del bollo va messo SOLO come sotto
    <DatiBollo>
    <BolloVirtuale>SI</BolloVirtuale>
    <ImportoBollo>2.00</ImportoBollo>
    </DatiBollo>
    NON devi indicarlo nel dettaglio righe altrimenti il documento viene scartato
    nella riga <ImportoTotaleDocumento>21032.80</ImportoTotaleDocumento> devi indicare la somma di tutte le voci + il bollo

    Hai provato a sostituire l'importo di 1.77 con 2.00? vedrai che funziona
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    dario46 ha scritto:



    riassumendo:
    - l'importo del bollo va messo SOLO come sotto
    <DatiBollo>
    <BolloVirtuale>SI</BolloVirtuale>
    <ImportoBollo>2.00</ImportoBollo>
    </DatiBollo>
    NON devi indicarlo nel dettaglio righe altrimenti il documento viene scartato
    ...
    L'importo bollo non deve essere riportato nel dettaglio righe se non viene addebitato al cliente, mentre VA RIPORTATO NEL DETTAGLIO RIGHE se viene addebitato al cliente.
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    Forse l'argomento è già stato trattato, confesso che non ho letto TUTTE le pagine precedenti.

    I fornitori iniziano a darsi da fare per chiedere dai loro clienti il codice destinatario o la PEC a cui inviare le fatture elettroniche.
    I clienti iniziano a darsi da fare per comunicare ai loro fornitori il codice destinatario o la PEC a cui devono essere inviate le fatture elettroniche emesse nei loro confronti.
    Se teniamo conto di tutte le aziende italiane, sono milioni, forse miliardi, di comunicazioni che girano, peraltro senza alcuna certezza di ottenere risposte tempestive e valide ...

    Considerando che tutte le fatture transitano attraverso l'ADE, non sarebbe stato di gran lunga più semplice che ogni azienda comunicasse all'ADE il codice destinatario o la PEC di destinazione per le fatture da ricevere?
    Per l'ADE non dovrebbe essere un problema smistare facilmente le fatture in base alla P.IVA del cliente indicata nell'XML ...

    La modalità attuale mi sembra semplicemente folle ... o mi sfugge qualcosa?
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    ClaudioDz ha scritto:


    Forse l'argomento è già stato trattato, confesso che non ho letto TUTTE le pagine precedenti.

    I fornitori iniziano a darsi da fare per chiedere dai loro clienti il codice destinatario o la PEC a cui inviare le fatture elettroniche.
    I clienti iniziano a darsi da fare per comunicare ai loro fornitori il codice destinatario o la PEC a cui devono essere inviate le fatture elettroniche emesse nei loro confronti.
    Se teniamo conto di tutte le aziende italiane, sono milioni, forse miliardi, di comunicazioni che girano, peraltro senza alcuna certezza di ottenere risposte tempestive e valide ...

    Considerando che tutte le fatture transitano attraverso l'ADE, non sarebbe stato di gran lunga più semplice che ogni azienda comunicasse all'ADE il codice destinatario o la PEC di destinazione per le fatture da ricevere?
    Per l'ADE non dovrebbe essere un problema smistare facilmente le fatture in base alla P.IVA del cliente indicata nell'XML ...

    La modalità attuale mi sembra semplicemente folle ... o mi sfugge qualcosa?
    Ti sfugge (sto ironizzando) che è proprio così.
    Sei tu che scegli a quale PEC vuoi ricevere le fatture, e lo comunichi propri all'Ade nella relativa pagina.
    Puoi anche scaricare direttamente il codice QR (che non serve a niente, ma fa fico).
    Inoltre è prassi comune, per i fornitori, inviare le fatture ai registri publici, tipicamente ini-pec.
    dove ci sono tutte le aziende, e tutti i professionisti.

    personalmente, ai miei clienti, faccio registrare delle pec apposite ad esempio, registrando quelle presso l'ade (e i fornitori)
    altri 5 o 6 euro\anno di spesa, ma non si mischiano con le pec "normali" (notifiche eccetera).
    ---
    Ovviamente qualcosa di altamente intelligente, tipo lo stato che fornisce le PEC
    , e magari
    è troppo, ma troppo intelligente.

    Meglio fare un mischione della (mi viene da dire madonna, ma ci siamo capiti).

    PS puoi anche chiederti a cosa serve cognome, nome, indirizzo, cap, città eccetera.
    A niente, oltre che a far impazzire a tenere le anagrafiche aggiornate.
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    Nella circolare ADE 30/04/18 prot. 89757/2018 leggo:

    "3.2 Per il recapito della fattura elettronica l’Agenzia delle entrate rende
    disponibile un servizio di registrazione, descritto al punto 8.1, dell’indirizzo telematico (vale a dire una PEC o un codice destinatario di cui al precedente punto 2.2) prescelto per la ricezione dei file."

    "3.3 In caso di registrazione, le fatture elettroniche sono sempre recapitate all’indirizzo telematico registrato."

    Il punto 8.1 precisa
    "Nel caso in cui il cessionario/committente abbia utilizzato il servizio, il SdI recapiterà le fatture elettroniche e le note di variazione riferite a tale partita IVA attraverso il canale e all’indirizzo telematico registrati, indipendentemente dalle opzioni di compilazione del campo “CodiceDestinatario” definite alle lettere a) e b) del punto 3.4;"

    Ottimo!
    Allora basta registrarsi e non serve comunicare nulla ai fornitori ...

    Però il fornitore cosa ci scrive nei tag codice destinatario e/o PEC delle fatture che emette?

    "3.4 Nel caso in cui il cessionario/committente non abbia utilizzato il servizio di registrazione di cui al punto 3.2, il campo “CodiceDestinatario” del file della
    fattura elettronica è compilato dal soggetto emittente come segue:
    a) inserendo il codice destinatario di cui al punto 2.2 fornito dal soggetto cessionario/committente ...
    b) inserendo un codice convenzionale “0000000” e compilando il successivo campo PECDestinatario con l’indirizzo PEC del soggetto cessionario/committente.
    c) inserendo solo il codice convenzionale “0000000” nel caso in cui il soggetto cessionario/committente sia un consumatore finale ...
    d) inserendo solo il codice convenzionale “0000000” nel caso in cui il soggetto cessionario/committente sia un soggetto passivo che rientra nel cosiddetto “regime di vantaggio”
    e) inserendo solo il codice convenzionale “0000000” nel caso in cui il soggetto passivo IVA cessionario/committente non abbia comunicato al cedente/prestatore il codice destinatario ovvero la PEC attraverso cui intende ricevere la fattura elettronica dal SdI.

    Come fa il fornitore (cedente/prestatore), a sapere se il cliente (cessionario/committente) ha utilizzato il servizio di registrazione di cui al punto 3.2?
    Glielo chiede? Allora siamo punto e a capo.
    Non chiede nulla, assume che l'abbia fatto e usa l'opzione "e" del punto 3.4? (che però richiede l'invio della fattura in altro formato ...)
    Oppure aspetta che sia il cliente a comunicargli qualcosa?
    Se il cliente NON si e' registrato (punto 3.2) e VUOLE ricevere le fatture via PEC o ad uno specifico codice destinatario, dovrà per forza comunicare qualcosa ai fornitori ...

    Gira e rigira, sono sempre necessari scambi di informazioni tra clienti e fornitori ...

    Bastava "obbligare" tutte le aziende a comunicare all'ADE il codice destinatario/PEC (magari rendendo la registrazione un po' più semplice) e togliere dall'XML i relativi tag, a quel punto inutili ...
    In sintesi, il fornitore andava "liberato" dalla necessità di dover conoscere le scelte di ricezione effettuate dai suoi clienti.


    La richiesta di comunicare sempre (non solo nelle fatture elettroniche, ma in tanti altri flussi e documenti) i dati anagrafici (tra l'altro nemmeno sempre gli stessi), OLTRE all'identificativo IVA, è chiaramente del tutto inutile, ma ormai a quello mi sono rassegnato e ho smesso di lamentarmene decine di anni fa ...
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    In teoria ai fornitori va inviato il codice qr (ahahahaha).
    Io l'ho messo da mesi nei report delle fatture cartacee così che i clienti lo vedano (cosa del tutto inutile).
    Invece fornitori di software e servizi spingono, ovviamente, per lo utilizzo del LORO codice.
    i primari fornitori di software per commercialisti stanno facendo campagne molto aggressive.
    i motivi sono ovvi
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    ettore56 ha scritto:


    Con la Fatturazione Elettronica occorre adeguarsi alle regole imposte dall'AdE e, pertanto, non è più possibile calcolare lo "sconto di riga" sul totale dell'importo, ma va calcolato necessariamente sull'importo unitario del singolo articolo
    Premesso che l'applicazione degli sconti sull'importo lordo (prezzo unitario * quantità) è prassi comune (i miei programmi gestionali operano in questo modo da 30 anni, mai avuto alcun problema), la regola di controllo degli XML prevede comunque una tolleranza di 1 centesimo in più o in meno.

    Ho effettuato varie simulazioni automatiche (tipo 100 mila righe) con valori casuali per prezzo (2 decimali), quantità (3 decimali) e sconto percentuale (2 decimali).
    In nessun caso la differenza ha superato 1 centesimo.
    (NB. nel calcolo importo unitario scontato il valore non viene arrotondato, mantiene tutti i decimali)

    Ci saranno sicuramente dei casi in cui la differenza è maggiore, ma il problema sembra più teorico che reale.
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    Buon giorno,
    Qualcuno sa come indicare una riga di un prodotto omaggio su cui però va calcolata l'imposta (IVA)
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    ettore56 ha scritto:


    dario46 ha scritto:



    riassumendo:
    - l'importo del bollo va messo SOLO come sotto
    <DatiBollo>
    <BolloVirtuale>SI</BolloVirtuale>
    <ImportoBollo>2.00</ImportoBollo>
    </DatiBollo>
    NON devi indicarlo nel dettaglio righe altrimenti il documento viene scartato
    ...
    L'importo bollo non deve essere riportato nel dettaglio righe se non viene addebitato al cliente, mentre VA RIPORTATO NEL DETTAGLIO RIGHE se viene addebitato al cliente.
    La normativa in merito prevede che:(art. 1199 cc)
    Quando il costo della marca da bollo
    -è a carico del cliente, l’importo deve essere indicato in fattura tra le operazioni escluse dalla base imponibile dell’IVA (Art. 15 DPR 633/1972).
    - grava sul fornitore, l’importo della marca da bollo non deve essere specificato in fattura.

    e se è a carico del cliente va indicato nel campo bollo virtuale e non sulle righe.

    Mi posti un esempio di riga dettaglio relativa al bollo ed il risultato del controllo su ADE?

    Grazie
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    Sconto cassa / Sconto a fine fattura (in percentuale):
    va indicato solo su <DatiGeneraliDocumento> oppure va indicato anche a livello di linee ..
    avete degli esempi ?
    Grazie in anticipo
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    dario46 ha scritto:


    ettore56 ha scritto:


    dario46 ha scritto:



    riassumendo:
    - l'importo del bollo va messo SOLO come sotto
    <DatiBollo>
    <BolloVirtuale>SI</BolloVirtuale>
    <ImportoBollo>2.00</ImportoBollo>
    </DatiBollo>
    NON devi indicarlo nel dettaglio righe altrimenti il documento viene scartato
    ...
    L'importo bollo non deve essere riportato nel dettaglio righe se non viene addebitato al cliente, mentre VA RIPORTATO NEL DETTAGLIO RIGHE se viene addebitato al cliente.
    La normativa in merito prevede che:(art. 1199 cc)
    Quando il costo della marca da bollo
    -è a carico del cliente, l’importo deve essere indicato in fattura tra le operazioni escluse dalla base imponibile dell’IVA (Art. 15 DPR 633/1972).
    - grava sul fornitore, l’importo della marca da bollo non deve essere specificato in fattura.

    e se è a carico del cliente va indicato nel campo bollo virtuale e non sulle righe.

    Mi posti un esempio di riga dettaglio relativa al bollo ed il risultato del controllo su ADE?

    Grazie
    Sarebbe stato sufficiente che tu avessi letto nella pagina prevedente:
    https://www.iprogrammatori.it/forum-programmazione/programmatori/fatturazione-elettronica-b2b-t34079-465.html#p8608225
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    giovanni.arturi ha scritto:


    Sconto cassa / Sconto a fine fattura (in percentuale):
    va indicato solo su <DatiGeneraliDocumento> oppure va indicato anche a livello di linee ..
    avete degli esempi ?
    Grazie in anticipo
    Va indicato anche a livello di linea:
    <DettaglioLinee>
    <NumeroLinea>2</NumeroLinea>
    <TipoCessionePrestazione>SC</TipoCessionePrestazione>
    <Descrizione>Riga sconto</Descrizione>
    <Quantita>1.00000000</Quantita>
    <PrezzoUnitario>-100.00000000</PrezzoUnitario>
    <PrezzoTotale>-100.00</PrezzoTotale>
    <AliquotaIVA>22.00</AliquotaIVA>
    </DettaglioLinee>
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    ClaudioDz ha scritto:


    ettore56 ha scritto:


    Con la Fatturazione Elettronica occorre adeguarsi alle regole imposte dall'AdE e, pertanto, non è più possibile calcolare lo "sconto di riga" sul totale dell'importo, ma va calcolato necessariamente sull'importo unitario del singolo articolo
    Premesso che l'applicazione degli sconti sull'importo lordo (prezzo unitario * quantità) è prassi comune (i miei programmi gestionali operano in questo modo da 30 anni, mai avuto alcun problema), la regola di controllo degli XML prevede comunque una tolleranza di 1 centesimo in più o in meno.

    Ho effettuato varie simulazioni automatiche (tipo 100 mila righe) con valori casuali per prezzo (2 decimali), quantità (3 decimali) e sconto percentuale (2 decimali).
    In nessun caso la differenza ha superato 1 centesimo.
    (NB. nel calcolo importo unitario scontato il valore non viene arrotondato, mantiene tutti i decimali)

    Ci saranno sicuramente dei casi in cui la differenza è maggiore, ma il problema sembra più teorico che reale.
    Premesso che i controlli effettuati dall'AdE sono quelli che ti ho descritto, se per effetto dell'arrotondamento degli importi con più di due decimali ci dovesse essere una differenza, anche di un solo centesimo, va indicata nel tag >Arrotondamento> (2.1.1.10)
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    rogerilcasinista ha scritto:


    Buon giorno,
    Qualcuno sa come indicare una riga di un prodotto omaggio su cui però va calcolata l'imposta (IVA)
    Ritengo debbano essere valorizzate due linee di dettaglio:
    • Per quanto riguarda la prima riga occorre valorizzare i campi 2.2.1.5 <Quantita>, 2.2.1.6 <UnitaMisura>, 2.2.1.9 <PrezzoUnitario>, e 2.2.1.11 <PrezzoTotale> riportando i relativi valori e rispettando le regole del controllo 00423.
      In questo caso il valore del codice da utilizzare nella sezione <TipoCessionePrestazione> sarà “AB”
    • Per quanto riguarda la seconda riga occorre valorizzare i campi 2.2.1.5 <Quantita>, 2.2.1.6 <UnitaMisura>, 2.2.1.9 <PrezzoUnitario>, e 2.2.1.11 <PrezzoTotale> riportando i relativi valori e rispettando le regole del controllo 00423.
      Anche in questo caso il valore del codice da utilizzare nella sezione <TipoCessionePrestazione> sarà “AB”
      Per superare il controllo:
      occorre aggiungere come ultimo sconto di riga uno sconto = 100%
    Personalmente non l'ho ancora testato, ma dovrebbe funzionare.
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    ClaudioDz ha scritto:


    Forse l'argomento è già stato trattato, confesso che non ho letto TUTTE le pagine precedenti.

    I fornitori iniziano a darsi da fare per chiedere dai loro clienti il codice destinatario o la PEC a cui inviare le fatture elettroniche.
    I clienti iniziano a darsi da fare per comunicare ai loro fornitori il codice destinatario o la PEC a cui devono essere inviate le fatture elettroniche emesse nei loro confronti.
    Se teniamo conto di tutte le aziende italiane, sono milioni, forse miliardi, di comunicazioni che girano, peraltro senza alcuna certezza di ottenere risposte tempestive e valide ...

    Considerando che tutte le fatture transitano attraverso l'ADE, non sarebbe stato di gran lunga più semplice che ogni azienda comunicasse all'ADE il codice destinatario o la PEC di destinazione per le fatture da ricevere?
    Per l'ADE non dovrebbe essere un problema smistare facilmente le fatture in base alla P.IVA del cliente indicata nell'XML ...

    La modalità attuale mi sembra semplicemente folle ... o mi sfugge qualcosa?
    Occorre precisare che qualora l'AdE non riesca a recapitare il file XML, lo depositerà nel cassetto fiscale del destinatario, avvisando chi ha emesso fattura che la consegna non è andata a buon fine, e che, pertanto, sarà compito dell'emittente fattura avvisare il proprio cliente che l'originale si trova depositato nel proprio cassetto fiscale.
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