Fatturazione elettronica B2B

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1158 Risposte - Pagina 23

  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    jugin ha scritto:


    ettore56 ha scritto:


    +m2+ ha scritto:


    La descrizione articolo ( tag 2.2.1.4 <Descrizione>) è un campo obbligatorio!
    quindi metti solo i totali imponibili per aliquota cioè quelli che vanno nel castelletto iva
    (senza mettere tutti gli articoli e le quantita)
    (nella descrizione si potrebbe mettere una cosa tipo :Merci varie)

    me lo puoi riconfermare ?
    Ma certo che no.
    Se vendi che so
    - coca cola
    - acqua
    - birra

    dovrai mettere
    - cocacola
    - acqua
    - birra

    non è che puoi fare una singola riga "merce varia" di importo (cocacola+acqua+birra).

    Se ho ben compreso la domanda, NON puoi fare come ti piacerebbe (cioè prendere i movimenti IVA e da lì generare l'XML).
    Devi fare la fattura "da capo", e come la chiede l'agenzia.
    Ti suggerisco di utilizzare il programmello java ufficiale di AdE col quale generare un certo numero di XML, simili alla tua casistica, così da vedere come (si spera) vanno fatti.
    ---
    Non si tratta di una comunicazione (tipo spesometro), dove indichi all'agenzia l'importo dei tuoi movimenti.
    Ma dell'unico e solo documento-fattura.
    E nota di credito / debito (visto che le fatture non si possono più correggere, ci saranno flussi enormi di note)
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    +m2+ ha scritto:


    jugin ha scritto:


    ettore56 ha scritto:


    ...non è che puoi fare una singola riga "merce varia" di importo (cocacola+acqua+birra).

    ma Ettore diceva:
    "puoi togliere anche la descrizione articolo.
    Personalmente metto unità misura AC o numero, quantità 1"


    non ci siamo capiti?
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    jugin ha scritto:


    +m2+ ha scritto:


    jugin ha scritto:



    ma Ettore diceva:
    "puoi togliere anche la descrizione articolo.
    Personalmente metto unità misura AC o numero, quantità 1"


    non ci siamo capiti?
    Sicuramente non ho capito.
    Anche perchè hai fatto due domande (in realtà poi penso sia una sola, cioè la 2)

    1) è possibile NON mettere ALMENO una riga nella fattura?
    No, non è possibile. ALMENO una riga (nella fattura) ci deve essere.
    Quindi mentre è normale fare una fattura cartacea del tipo "consulenza per questo euro 100" nella fattura elettronica avrai
    - consulenza per questo (descrizione, cioè la testata), o quello che ti pare
    - UNA RIGA quantità 1 x 100 con descrizione consulenza per questo

    2) E' possibile fare delle righe raggrupate per codice IVA (che potrei attingere dalla tabella dei movimenti IVA) ?
    quindi metti solo i totali imponibili per aliquota cioè quelli che vanno nel castelletto iva (senza mettere tutti gli articoli e le quantita) (nella descrizione si potrebbe mettere una cosa tipo :Merci varie)

    NO.
    Perchè così raggrupperesti articoli-beni-servizi DIVERSI con la medesima aliquota.
    Il che, per inciso, "fotterebb.e" alla grande il magazzino.
    Ci vanno tante righe quanti sono gli articoli-beni-servizi.
    E tanti "raggruppamenti IVA" quante sono le aliquote (22%, 10%, 0% o quelle che hai)
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    +m2+ ha scritto:


    jugin ha scritto:


    +m2+ ha scritto:



    ma Ettore diceva:
    "puoi togliere anche la descrizione articolo.
    Personalmente metto unità misura AC o numero, quantità 1"


    non ci siamo capiti?
    Sicuramente non ho capito.
    Anche perchè hai fatto due domande (in realtà poi penso sia una sola, cioè la 2)

    1) è possibile NON mettere ALMENO una riga nella fattura?
    No, non è possibile. ALMENO una riga (nella fattura) ci deve essere.
    Quindi mentre è normale fare una fattura cartacea del tipo "consulenza per questo euro 100" nella fattura elettronica avrai
    - consulenza per questo (descrizione, cioè la testata), o quello che ti pare
    - UNA RIGA quantità 1 x 100 con descrizione consulenza per questo

    2) E' possibile fare delle righe raggrupate per codice IVA (che potrei attingere dalla tabella dei movimenti IVA) ?
    quindi metti solo i totali imponibili per aliquota cioè quelli che vanno nel castelletto iva (senza mettere tutti gli articoli e le quantita) (nella descrizione si potrebbe mettere una cosa tipo :Merci varie)

    NO.
    Perchè così raggrupperesti articoli-beni-servizi DIVERSI con la medesima aliquota.
    Il che, per inciso, "fotterebb.e" alla grande il magazzino.
    Ci vanno tante righe quanti sono gli articoli-beni-servizi.
    E tanti "raggruppamenti IVA" quante sono le aliquote (22%, 10%, 0% o quelle che hai)
    non ho chiesto di :'non mettere nessuna riga'
    ma di mettere i totali per aliquota iva come nello spesometro.

    Il magazzino non si fotterebbe perchè il programma scaricherebbe
    articolo per articolo ma
    ho capito, non si può fare perchè si raggrupperebbero articoli diversi.

    Non so se altri hanno opinioni diverse.
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    jugin ha scritto:


    non ho chiesto di :'non mettere nessuna riga'
    E allora mi scuso, avevo capito male.
    E' un problema che accade spessissimo (quello delle fatture senza righe)
    ma di mettere i totali per aliquota iva come nello spesometro.

    Il magazzino non si fotterebbe perchè il programma scaricherebbe
    articolo per articolo ma ho capito, non si può fare perchè si raggrupperebbero articoli diversi.

    Non so se altri hanno opinioni diverse.
    Non hai considerato che chi RICEVE la fattura, a sua volta, dovrà aggiornare il SUO magazzino.
    E, in caso di controllo fiscale, fararanno fede SOLO quei movimenti (mi vien già la ridarella a pensarlo)

    Se TU mi fatturi 3 bottiglie di coca cola, IO devo avere 3 bottiglie di coca cola da "qualche parte".
    Poi ne venderò magari 2 a tizio, sempre con fattura elettronica, e come una sorta di "block-chain de' noartrj" l'ade-GF dovrebbe poter ricostruire esattamente dove sono finite le bottiglie di coca cola.

    Di converso TU dovrai avere "qualcuno" che ti ha venduto le 3 bottiglie (sempre se non sei un produttore) PRIMA che me le fatturassi.

    Quindi il TUO magazzino avrà, da qualche parte, il carico in ingresso, e poi fatturando dovrai (in teoria) mantenerlo allineato.

    Cosa per nulla banale, se ad esempio compri pezzi separati (magari 1.000) e vendi macchine intere (magari 1)

    Almeno io la vedo così.
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    Io pensavo di accompagnare la fattura elettronica con un altro documento
    cioè con le fatture che vengono fatte attualmente con i dettagli degli articoli.

    Se creavo gli XML dai movimenti iva il magazzino non c'entrava nulla.

    Il magazzino poi si carica/scarica più spesso con i ddt (documenti di trasporto)
    che con fatture accompagnatorie o fatture immediate.
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    jugin ha scritto:


    Io pensavo di accompagnare la fattura elettronica con un altro documento
    cioè con le fatture che vengono fatte attualmente con i dettagli degli articoli.
    In breve: non si potrà.
    Se creavo gli XML dai movimenti iva il magazzino non c'entrava nulla.
    C'entra, eccome.
    Poichè solo - e solamente - la fattura elettronica farà testo.
    In un mondo "ideale", per le aziende commerciali - cioè che non producono o trasformano - la corrispondenza magazzino-fatture elettroniche (non i DDT, che sono documenti neanche fiscali) dovrebbe essere perfetta.
    Sappiamo benissimo che nella pratica non sarà così, ma il "problemino" di quadratura rimane.
    Così come rimane un "problemino" se il codice articolo cambia tra acquisto e vendita (cosa che, in generale, può accadere).
    Il magazzino poi si carica/scarica più spesso con i ddt (documenti di trasporto)
    che con fatture accompagnatorie o fatture immediate.
    Si caricaVA e scaricaVA.
    Sono curioso di vedere come la GdF controllerà una fattura accompagnatoria elettronica, ma è un loro problema...

    Se tutto questo ti pare una grandissima rottura di zebedei... benvenuto nel club
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    +m2+ ha scritto:


    jugin ha scritto:


    Il magazzino poi si carica/scarica più spesso con i ddt (documenti di trasporto)
    che con fatture accompagnatorie o fatture immediate.
    Si caricaVA e scaricaVA.
    Ma..la fattura elettronica sostituisce anche i ddt?
    cioè invece dei ddt bisogna fare una fattura elettronica ed inviarla all'Ade?
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    jugin ha scritto:


    Ma..la fattura elettronica sostituisce anche i ddt?
    cioè invece dei ddt bisogna fare una fattura elettronica ed inviarla all'Ade?
    Che sappia io no (almeno per adesso).
    Nella fattura elettronica ci sono i campi per indicare anche i ddt.
    Ma i ddT sono per il "trasporto". Potrebbero anche non esistere.
    O essere "assorbiti" da una fattura elettronica accompagnatoria.
    Mentre è "normale" fare, non fare, rifare e disfare i DDT, le fatture elettroniche una volta emesse (*meglio spedite, meglio consegnate) non si possono nè cancellare nè modificare.
    E, fiscalmente, solo quelle faranno testo (sempre in teoria, in pratica... chi può dirlo?).
    La ratio di tutto l'ambaradam è: l'agenzia delle entrate deve poter vedere ogni singolo spillo che entra o esce in azienda.
    Siccome sia le fatture attive che passive saranno (sempre in teoria) elettroniche, qualsiasi cosa che "esce" deve avere a "monte" una fattura elettronica di ingresso. Che poi (la fattura elettronica) menzioni 10 DDT va benissimo, resta il fatto che i beni o servizi che "entrano" lì (nella fattura elettronica) devono essere specificati.
    Puoi anche mettere i 10 PDF dei DDT nel campo "attach" della fattura elettronica, ma nessuno li guarderà, poichè non hanno valore alcuno sotto il profilo fiscale.
    - questo almeno il mio "stato dell'arte" dopo elucubrazioni coi miei commercialisti, il che in realtà non significa nulla -
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    +m2+ ha scritto:


    jugin ha scritto:


    Ma..la fattura elettronica sostituisce anche i ddt?
    cioè invece dei ddt bisogna fare una fattura elettronica ed inviarla all'Ade?
    Che sappia io no (almeno per adesso).
    Nella fattura elettronica ci sono i campi per indicare anche i ddt.
    Ma i ddT sono per il "trasporto". Potrebbero anche non esistere.
    O essere "assorbiti" da una fattura elettronica accompagnatoria.
    Mentre è "normale" fare, non fare, rifare e disfare i DDT, le fatture elettroniche una volta emesse (*meglio spedite, meglio consegnate) non si possono nè cancellare nè modificare.
    E, fiscalmente, solo quelle faranno testo (sempre in teoria, in pratica... chi può dirlo?)

    Non posso immaginare tutti I ddt emessi dalle aziende italiane che vanno e vengono
    dall'ufficio delle entrate.
    Dubito che se ne possa fare a meno o che vengano sostituirli con una fattura accompagnatoria.
    In alcuni casi poi le merci consegnate vengono fatturate da terzi, come nel caso
    del Conad Romagna che fattura per conto dei loro associati previo invio dei ddt su tracciato Filconad.
    In questi casi le fatture faranno un girotondo vorticoso.
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    jugin ha scritto:


    Non posso immaginare tutti I ddt emessi dalle aziende italiane che vanno e vengono
    dall'ufficio delle entrate.
    Io sì, nel senso che ritengo che "spariranno" per morte naturale.
    Considera che è previsto che TUTTE le fatture emesse dalle aziende italiane transitino per l'agenzia delle entrate.
    Dubito che se ne possa fare a meno o che vengano sostituirli con una fattura accompagnatoria.
    Ehhh... spiegalo ai capoccioni dell'agenzia...
    In alcuni casi poi le merci consegnate vengono fatturate da terzi, come nel caso
    del Conad Romagna che fattura per conto dei loro associati previo invio dei ddt su tracciato Filconad.
    In questi casi le fatture faranno un girotondo vorticoso.
    Penso che cambieranno il tracciato a favore del "filade"

    Hanno preso "qualcosa" (la fattura PA), pensato per un problema specifico (cioè tracciare gli acquisti della pubblica amministrazione, che NON vende, acquista solo), estendendolo al "mondo intero", senza praticamente nessuna modifica.
    Il "pacco" nasce come monitoraggio degli ACQUISTI, ed ha una forte impronta in tal senso (anche come strumenti di controllo).
    Nel tracciato XML vedrai una caterva di informazioni del tutto inutili (per i privati) ma utili per agevolare la vita dei vari Ragionieri della PA.
    Come accennato il mio consiglio è "scaricati il programma java ufficiale e vedi subito (per modo di dire) come dovranno essere ripensati i flussi per la fattura elettronica".
    In vendita.
    Ma soprattutto in acquisto.
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    +m2+ ha scritto:


    jugin ha scritto:



    Hanno preso "qualcosa" (la fattura PA), pensato per un problema specifico (cioè tracciare gli acquisti della pubblica amministrazione, che NON vende, acquista solo), estendendolo al "mondo intero", senza praticamente nessuna modifica.
    Spero mi arrivi qualche dritta dal Conad Romagna ma attualmente non saprei dove mettere
    (in quali items del file XML) alcuni dati indispendabili per la rifatturazione.
    Le attuali fatture emesse al Conad Romagna sono riepilogative e riguardano diversi
    destinatari merce.
    In ogni riga del tracciato filconad c'è un codice destinatario merce.
    Ogni riga ha un numero ddt che può essere diverso.
    La fattura invece ha i totali per articolo con un elenco sterminato
    di numeri ddt all'inizio. (1000 caratteri non bastano)
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    jugin ha scritto:


    ma Ettore diceva:
    "puoi togliere anche la descrizione articolo.
    Personalmente metto unità misura AC o numero, quantità 1"...
    Non l'ho detto io!!!
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    jugin ha scritto:


    Spero mi arrivi qualche dritta dal Conad Romagna ma attualmente non saprei dove mettere
    (in quali items del file XML) alcuni dati indispendabili per la rifatturazione.
    Le attuali fatture emesse al Conad Romagna sono riepilogative e riguardano diversi
    destinatari merce.
    In ogni riga del tracciato filconad c'è un codice destinatario merce.
    Ogni riga ha un numero ddt che può essere diverso.
    La fattura invece ha i totali per articolo con un elenco sterminato
    di numeri ddt all'inizio. (1000 caratteri non bastano)
    La domanda da porsi è: ma a cosa servono i DDT?
    Se sono - come direi che siano almeno ora - meri campi descrittivi, cioè che non servono a nulla, puoi "piazzarli" dove ti pare.
    Magari se hai una fattura PDF di esempio (purga i dati sensibili) postala.
  • Re: Fatturazione elettronica B2B

    jugin ha scritto:


    Io pensavo di accompagnare la fattura elettronica con un altro documento
    cioè con le fatture che vengono fatte attualmente con i dettagli degli articoli.

    Se creavo gli XML dai movimenti iva il magazzino non c'entrava nulla.

    Il magazzino poi si carica/scarica più spesso con i ddt (documenti di trasporto)
    che con fatture accompagnatorie o fatture immediate.
    Credo occorra fare un po' di chiarezza al riguardo l'obbligatorietà dell'emissione del Ddt.
    • 1) Il Documento di trasporto (DDT) è un documento contabile di consegna emesso in relazione alla movimentazione di beni da parte di soggetti passivi Iva, sia che esercitino in forma individuale che collettiva.
      L’effettiva operatività di tale documento contabile coincide con l’abrogazione delle disposizioni (DPR n. 627/1978) riguardanti l’obbligo di emissione del documento di accompagnamento dei beni viaggianti (fattura o bolla accompagnatoria), a seguito della quale, i beni viaggianti, in linea di principio, non devono essere più obbligatoriamente assistiti da documento accompagnatorio.
      Ai fini fiscali, il Documento di trasporto può essere utilizzato quando il contribuente abbia intenzione di:
      Avvalersi della fatturazione differita (articolo 21, DPR n. 633/72);
      Vincere le presunzioni di acquisto o di vendita previste dalla nostra disciplina (articolo 53, DPR n. 633/72).

      2) Il DPR n. 472/96 ha introdotto il Documento di trasporto (DDT) come sostituzione della precedente Bolla di Accompagnamento.
      Il DDT certifica un trasferimento di merci dal cedente (venditore) al cessionario (acquirente). La consegna avviene presso la sede indicata dal cessionario quale luogo di consegna.
      Il trasporto può essere effettuato sia dal mittente che dal destinatario, oppure utilizzando un trasportatore che si assume l’incarico della consegna.
      Il Documento di trasporto viene emesso almeno in duplice esemplare (uno per il cedente e uno per il cessionario) e in forma libera, ossia senza vincoli di forma, di dimensioni o di tracciato, prima dell’inizio del trasporto o della consegna della merce, ovvero prima della consegna diretta o dell’affidamento dei beni al trasportatore, e deve contenere l’indicazione alcuni elementi obbligatori.


      3) I Documenti di trasporto non rispondono solo all’adempimento della normativa fiscale ma ricoprono anche necessità di carattere civilistico come ad esempio la tutela e la garanzia per Cedente e Cessionario dell’avvenuta consegna delle merci nonché per una corretta gestione amministrativa.
      È quindi da valutare caso per caso l’opportunità di certificare con DDT anche operazioni che sarebbero esenti per la legislazione fiscale anche allo scopo di ottenere dalla controparte ricevuta dell’effettiva consegna dei beni.
      Dopo la soppressione della Bolla di Accompagnamento, l’introduzione del Documento di trasporto permette alle imprese di continuare ad emettere la fattura differita, che senza documento di trasporto non avrebbe più avuto senso mancando il giustificativo di consegna.
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