dario46 ha scritto:
REVERSE CHARGE - Nuovo argomento (quando finiremo?!?!?!?)
Da Roma, bontà loro, ci hanno fatto sapere pochi gg fa che si devono inviare tramite FE anche le fatture in rev charge per quanto riguarda le fatture ricevute da operatori italiani.
Finora la fattura rev charge era trattata come una normale registrazione di storno in quanto fisicamente la fattura non esisteva se non in forma "virtuale" (con il suggerimento di alcuni commercialisti avevo indicato ai miei clienti di fare fotocopia della fattura fornitore , numerarla all'interno di un sezionale dedicato e registrarla solo in iva)
ma ora che vogliono l'xml anche per quella cosa ci mettiamo nel body della stessa?
Non è un bene, ne un servizio ma solo a indicare natura N6 su cosa?
Pensavo di generare una riga con indicare come descrizione prodotto (senza codice) " OPERAZIONE RELATIVA A REVERSE CHARGE SU FATTURA ACQ... DEL FORNITORE... ECC"
QTA 1
PRESSO IL VALORE DELL'IVA IN REV CHARGE
NATURA N6
Chi è daccordo alzi la mano
Grazie per le vs opinioni
Ciao.
Fino ad oggi le fatture in "Reverse Charge" ricevute, dovevano essere registrate in contabilità nel seguente modo:
1) Nel registro IVA Acquisti si registrava la fattura ricevuta, senza iva esposta, applicando l'aliquota iva di competenza;
2) Nel registro IVA Vendite si registrava un'autofattura con cliente fittizio (ragione sociale del fornitore) di pari importo della fattura d'acquisto ricevuta, applicando la relativa aliquota iva, compensando in tale modo l'importo dell'iva d'acquisto con l'importo dell'iva di vendita, in fase di liquidazione IVA.
3) Nella registrazione di cui al precedente punto 2) s'imputava come contropartita, al posto del conto di ricavo, lo stesso nominativo del cliente fittizio ( ragione sociale del fornitore), chiudendo parzialmente in tale modo la scheda cliente.
4) Si girocontava l'importo dell'iva dalla scheda cliente fittizio alla scheda fornitore, per potere chiudere definitivamente la scheda contabile del cliente fittizio e per lasciare aperta la scheda contabile del fornitore per il solo effettivo importo imponibile, al netto dell'iva.
5) Si chiudeva la scheda contabile del fornitore con il pagamento dello stesso (banca o cassa).
Tutto ciò premesso, personalmente ritengo che in materia di "Reverse Charge" nulla sia cambiato dal punto fiscale / contabile, pertanto, come specificato da il Sole 24 ore, il destinatario, successivamente al ricevimento di una fattura d'acquisto di tale natura, sarà obbligato ad integrare la fattura ricevuta con l’aliquota e l’imposta dovuta, ma avrà la facoltà di emettere, per lo scopo, l’autofattura per l’integrazione e inviarla attraverso lo Sdi. Tale facoltà potrebbe essere di particolare interesse nel caso in cui l’operatore abbia sottoscritto con l’Agenzia il servizio di conservazione elettronica perché l’integrazione sarà portata automaticamente in conservazione.
Siamo, comunque, ancora nel campo delle ipotesi, poiché di certo non c'è ancora nulla.
Se qualcuno ha notizie più "fresche" sarei anch'io ben felice di venirne a conoscenza.