migliorabile ha scritto:
Non e' proprio vero che programmare' soggettivo: se e' vero che programmare e' ancora un'arte, e' anche vero che un programma incasinato, che funziona per sbaglio, non e' saper programmare.
La programmazione richiede di seguire le regole, ma sopprattutto chiarezza di pensiero.
Un programma incasinato, dove c'e' piu' codice del necessario, incomprensibile, arzigogolato, significa che chi lo ha realizzato non ha compreso bene le regole da seguire ed e' andato solo per tentativi.
grazie per aver fatto diventare il mio post una questione filosofica/morale, sinceramente dopo una risposta del genere mi sarei aspettato una bozza di programma con scritto (si fa così e basta! unico e solo metodo consentito dai canoni informatici!), invece solo parole.
A mio parere è una gran cosa che non abbiamo le stesse idee e che certa gente arriva alle conclusioni in maniera diversa, perché è proprio il carattere che ci distingue dalle macchine che sono "comandate" da programmi. Poi non parlare di arte che forse è la cosa più soggettiva che ci sia...
e comunque, la storia racconta che proprio persone che pensano fuori dagli schemi, hanno fatto la differenza, anche se non è il mio caso..
poi ti dico, questo è solo il mio pensiero, rispetto il tuo ma non lo condivido..
ma se mi presenti una bozza di programma e mi smonti il mio spiegandomi il perché te ne sarò molto grato.. molto probabilmente sarai più bravo di me.
Se fossi sicuro del mio programma non l'avrei scritto qui.. ma più che discorsi sull'informatica in generale mi aspettavo un aiuto pratico.
Se puoi scrivimi la tua bozza