Per risparmiare un bel po' di tempo mentre fai le prove, perché non segui il consiglio di Migliorabile di PREIMPOSTARE l'array dei valori da invertire? Ti eviti di riscrivere i dati ad ogni "esperimento"...
#include <iostream>
using namespace std;
int main ()
{
/* questa parte del codice ti fa perdere un sacco di tempo
potresti preimpostare a[] fin dalla sua dichiarazione,
invece di immettere i valori ogni volta da tastiera...
int N = 6;
int a [N];
int box;
cout << "Gli elementi dell'array sono: " << endl;
for (int i = 0; i < N; i++)
{
cin >> a [i];
}
*/
int N = 6;
int a[N] = { 1,2,3,4,5,6 }; // a[] viene riempito di botto con i sei valori
int box;
cout << "La nuova serie e': " << endl;
for (int i = 0; i < 3; i++)
{
N = N - 1;
box = a [i];
a [i] = a [N];
box = a [i];
cout << a [i] << endl;
}
return 0;
}
Migliorabile, la sintassi del for con le istruzioni multiple di inizializzazione e incremento non l'ho tirata fuori io, era in una delle domande che ci ha posto Luggigi -- io ho tentato di aiutarlo a capire di cosa si trattasse.
P.S. Gli esercizi scritti in
italiacano esistono, eccome! Sono quelli di fronte ai quali chi deve svolgerli passa venti minuti a cercare di capire quali delle
n interpretazioni possibili (a fronte di un uso non univoco della lingua italiana) è quella che
più probabilmente combacia con quel che aveva in mente l'autore, poi cinque minuti a risolvere l'esercizio sperando d'aver indovinato le intenzioni dell'autore stesso. Ho solo riportato un fenomeno che ho osservato, nei riguardi quale non ho nè meriti nè colpe -- se ci si bagna la testa è colpa della pioggia, non di chi dice che sta piovendo.