Andreoum2001 ha scritto:
...mi sta giudicando attraverso un'unico commento ...
Non mi intendo molto di informatica, però ti suggerisco di perfezionare l'italiano.
Per il resto ti segnalo, come elemnto stilistico, che "mischi" notazione ungherese (per modo di dire) con "libera uscita".
Cioè utilizzi identificatori maiuscoli, minuscoli, misti, senza una coerenza interna.
Non faccio lo spiegone-pippone su come nasca la notazione ungherese, e come sia ormai abbandonata per tanti motivi.
Se ti piacciono i "riferimenti storici" ti segnalo che gli indici dei cicli vengono, usualmente, chiamati i, j e k (minuscolo).
Il perchè risale al FORTRAN, a sua volta "modellato" sulle prassi scientifiche.
Nei libri di testo, quasi sempre, vedrai che si chiamano proprio così (i,j,k) e quasi mai, per non dire mai, o (nel tuo programma).
Inoltre, sempre sul tema stilistico, non c'è omogeneità nell'inizializzazione delle variabili.
Talvolta lo fai (quando non è necessario), talvolta sì.
Ti suggerisco di prendere la "buona abitudine" di inizializzare
sempre le variabili, anche quando ciò è in realtà superfluo (a ben vedere).
Anche qui risparmio lo spiegone, condensando che è una buona abitudine (che va coltivata).
Sempre su questo tema ti segnalo, come ulteriore buona abitudine, di NON mischiare inizializzazioni "complesse" con le definizione delle variabili.
L'inizializzazione del tipo
int i=0;
va benissimo, mentre
int i=funzionestrana(j)/funzionestrana(k)+n[12]+ancora;
è un vero e proprio programma.
In questo caso, tipicamente, dichiarerai la variabile, inizializzandola, all'inizio del codice.
Poi, dove ci sono gli statement veri e propri, andrai a calcolarne il valore.
Spero di essere stato utile