Una brevissima (almeno l'idea era quella, poi però… ) contro risposta, poi mi fermo perché l'argomento del thread è stato trattato, concordo.
Siccome non capisco quando il contenuto è ironico o meno (anche perché non “ti conosco”) volevo precisare che la mia uscita dratisca per l'uso dei software gratuiti non vuole mettere in dubbio la debenza del corrispettivo dovuto ad un professionista. I computer non fanno tutto da soli, bisogna “impostarli”. Se facessero tutto da soli io sarei a spasso, visto che “tanto basta premere un pulsante", sì, certo, poi c'è un file di 100 pagine di anomalie che devo sistemare io, guardandole una ad una. Non sono per nulla nostalgico dei “vecchi tempi con la carta”. Quanti errori si potevano commettere? Scrivo una lettera con Word (o Write di Libre Office), la leggo, la rileggo, la cambio, provo qualche orpello grafico e solo alla fine stampo, invece di picchiettare su una tastiera della macchina da scrivere, usando la carta carbone magari, e poi accorgermi di aver premuto il bottone sbagliato e vai di correttore o segni “meno” sopra per riscrivere. Al solo pensiero di usare la classica calcolatrice a nastro da ufficio mi viene la nausea: oltre al concerto di crrr crrrr crrrr ad ogni numero che stampa (sono delicato, cattivocarattere di nick non a caso), sbagli un numero e sei fregato, ti tocca rifare tutto (ed altro legno sprecato per fare il nastro). Metti i numerini sul più banale foglio di calcolo e non sprechi nulla. Sbagli? li hai ancora tutti lì, li guardi, correggi l'errore e vedi subito se il totale torna. Sulla mia scrivania non esiste la calcolatrice da ufficio (complice anche la difficoltà di imparare la sequenza di pressione dei bottoni, visto che prima va l'operazione, poi il numero e il meno va prima, no dopo, anzi alla fine, forse premento T e non = ). E la calcolatrice “stile scuola” è nel cassetto, per le grandi occasioni, quando non posso usare una calcolatrice a nastro per computer (non quella di Windows, un'altra, che considero fantastica nella sua semplicità: quando l'ha vista anche una che usava quella da scrivania da anni ed anni l'ha subito inglobata come strumento indispensabile).
Ecco, i programmatori vanno pagati, giustamente. Tutti vanno pagati per quello che fanno “per te”, altrimenti impari a fartelo da solo. Sono bravino a fare i conti ma non so verniciare una parete, quindi pago l'imbianchino, senza batter ciglio. (PS: “Ma quanto risparmiamo con te, Phil, che risolvi questi problemi, invece di chiamare il consulente informatico? Se dovevamo aprire un ticket saremmo ancora qui ad aspettare, invece in 3 minuti hai risolto". Questo è il lato positivo di lavorare con uno che anche di fatto è un “cattivocarattere”. Ora basta con l'autoincensazione)